Farsetto: differenze tra le versioni

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La forma di base del farsetto proveniva dal pourpoint, una [[camicia]] imbottita, originariamente indossata dai [[cavalleria|cavalieri]], al di sotto dell'[[armatura]].<ref name=FE/> Il nome ''doublet'' deriva dalla tecnica di realizzazione del capo, composto di più strati di tessuti sovrapposti. Lo strato più interno era normalmente in [[lino (fibra)|lino]], il materiale più confortevole a contatto della pelle nuda, mentre gli stati esterni in [[seta]] pesante, [[lana]] o velluto . A seconda della [[moda]] del momento il numero di strati e l'imbottitura potevano variare.<ref name=FE/>
 
Nel XV secolo il capo era molto legante, chi poteva permetterselo lo aveva di velluto, da i colori sgargianti, damascato o anche monocolore blu o bordeaux, il farsetto monocromatico aveva il pregio di far risaltare le maniche e il colletto (a V) rifiniti d'oro o bordati di pelliccia. Inoltre le grandi collane d'oro arricchivano l'abbigliamento. Verso metà secolo il farsetto aveva le [[spalline]] a sbuffo, particolarmente ampie e poteva essere aderente oppure largo in modo che la cintura stretta in vita creava un movimento e una dinamicità nel panneggio. Fra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo furono aggiunte imbottitura anche sulle braccia e sulle spalle, facendo apparire il capo estremamente ingombrante. Addirittura una moda del tardo sedicesimo secolo imponeva una tale imbottitura sull'addome da dare l'illusione di una [[gravidanza]].<ref name="FE" />.Per quan Il farsetto andava di solito abbinato con una [[gonna]] corta, o con i primi modelli di [[pantaloni]] che si andavano sviluppando.
 
Inizialmente il farsetto era completamente [[scollo|accollato]], ma verso la fine del quindicesimo secolo si adeguò al cambiamento delle mode, divenne dapprima più largo ma non imbottito (a parte le spalline molto ampie, che tuttavia di stringevano molto dal gomito in poi ), mutando il suo design con una [[scollatura]] a "V" verso il 1450 e verso il 1490 con un'ampia scollatura a barca. Il farsetto divenne dapprima lavorato a rombi ed in seguito imbottito. Anche le [[manica (abbigliamento)|maniche]], inizialmente strette dalle spalle ai polsi, mutarono, diventando molto gonfie nella parte superiore. Spesso le maniche erano capi separati dal busto, legate al resto del farsetto tramite dei piccoli agganci, nascosti da alette.<ref name=FE/>
 
Verso il 1530 il farsetto appariva di nuovo accollato, ma al posto dello scollo a v quattrocentesco, nacque unna sorte di colletto chiamato lattughina ed in seguito verso il 1570 divenne un'ampio collare bianco merlettato e inamidato chiamato [[Gorgiera (abbigliamento)|Gorgiera]] e che divenne un'accessorio a parte.
[[File:Piero della Francesca 019.jpg|miniatura|Piero della Francesca. Esempio di Farsetto tardo-gotico, XV secolo]]
 
Nell’abbigliamento dei militari, viene definito farsetto una camiciola indossata sotto la giubba dell’uniforme; nei marinai un corpetto simile ad una maglietta girocollo in [[Tessuto di cotone|cotone]] in genere a maniche corte.
 
Il farsetto scomparve verso il 1690 sostituito dal gilet.