Tertium non datur: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
'''''Tertium non datur''''' (tradotto: «''Una terza cosa non è data''») è una [[locuzioni latine|locuzione]] che appartienesta ala repertoriosignificare delleche celebriuna frasiterza insoluzione [[lingua(una latina]]terza entratevia, nelo patrimoniopossibilità) culturalenon mondialeesiste rispetto a una situazione che paia prefigurarne soltanto due. Si potrebbe leggere quindi come: «Non ci sono altre possibilità eccetto queste due».
 
Sta a significare che una terza soluzione (una terza via, o possibilità) non esiste rispetto a una situazione che paia prefigurarne soltanto due. Si potrebbe leggere quindi come: «Non ci sono altre possibilità eccetto queste due».
 
L'articolazione della frase, nella sua secchezza e laconicità, è piuttosto semplice: ''datur'' è la terza persona singolare passiva del verbo dare (quindi «è dato») e ''tertium'' figura come aggettivo neutro sostantivato, in quanto riferito a ''res'', ovvero «cosa»: quando la parola ''res'' è sottintesa, l'aggettivo prende il genere neutro. La negazione ''non'' compare con lo stesso uso che ne fa la lingua italiana.