Beniamino Andreatta: differenze tra le versioni
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La vicinanza con Moro favorì la sua ascesa politica all'interno della [[Democrazia Cristiana]], e dal [[1976]] al [[1992]] fu ininterrottamente parlamentare della DC. Ricoprì numerosi incarichi ministeriali di rilievo: nel [[1979]] fu [[Ministri del bilancio e della programmazione economica della Repubblica Italiana|Ministro del bilancio e della programmazione economica]] nel primo [[governo Cossiga I|governo]] di [[Francesco Cossiga]] e senza portafoglio "con incarichi speciali" nel [[governo Cossiga II|secondo governo Cossiga]] (agosto [[1979]] - ottobre [[1980]]).
Fu [[Ministri del tesoro della Repubblica Italiana|Ministro del tesoro]] dall'ottobre [[1980]] al dicembre [[1982]] nel [[Governo Forlani|governo]] di [[Arnaldo Forlani]] e
La sua permanenza al Tesoro coincise con alcuni degli anni più critici della storia dell'Italia contemporanea. Andreatta sancì la '''separazione della [[Banca d'Italia]] dal Ministero del Tesoro'''.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=891110&chId=30|titolo=l divorzio tra Tesoro e Bankitalia e la lite delle comari: uno scritto per il Sole del 26 luglio 1991}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://keynesblog.com/2012/08/31/le-vere-cause-del-debito-pubblico-italiano/|titolo=Debito pubblico italiano.}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-debito-pubblico-italiano-la-truffa-e-servita/|titolo=Un divorzio all’italiana}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://keynesblog.com/2013/07/31/litalia-antikeynesiana-1981-2013/|titolo=L’Italia antikeynesiana (1981-2013)}}</ref>
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