Censura nella musica in Italia: differenze tra le versioni
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=== Repubblica Italiana ===
Nel 1955 il brano ''La pansé'' di [[Gigi Pisano|Pisano]] - [[Giuseppe Cioffi|Cioffi]], interpretata da [[Renato Carosone]], a causa dei suoi contenuti ammiccanti, viene bandito
Nel 1957 la canzone ''[[Resta cu'mme]]'' di [[Domenico Modugno]] viene censurata dalla [[RAI]] per il verso "Nun me 'mporta d'o passato, nun me 'mporta 'e chi t'avuto..."<ref>[http://www.italica.rai.it/scheda.php?monografia=canzone_italiana&scheda=canzone_modugno_restacumme Resta cu'mme] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140822080214/http://www.italica.rai.it/scheda.php?monografia=canzone_italiana&scheda=canzone_modugno_restacumme |data=22 agosto 2014 }} Scheda da ''La Canzone d'Autore Italiana'' su italica.rai.it</ref> per l'evidente contrasto con la corrente morale di stampo [[Chiesa cattolica|cattolico]] che attribuiva grande valore ed importanza alla [[verginità]] della donna. Per sospetta [[pubblicità occulta]], viene sospesa la trasmissione del brano ''Tu vuo' fa l'americano'' di [[Nisa (paroliere)|Nisa]] - Renato Carosone. Il verso "ma i soldi pe' Camel chi te li dà ?" dovrà essere modificato con "ma i soldi pe' campa', chi te li dà ?" per poter essere riammesso nella scaletta delle canzoni trasmesse dalla radio nazionale.
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Nel 1963 la canzone ''Cristina'', cantata da [[Jaime de Mora y Aragón]] (fratello della [[Fabiola del Belgio|regina belga Fabiola]]) e dedicata a [[Christine Keeler]], allora famosissima e chiacchierata protagonista dello "[[scandalo Profumo]]" viene immediatamente censurata, sia per il tema scabroso che per scongiurare ripercussioni diplomatiche. Il pezzo ''La carità'' di [[Don Backy]], parte della colonna sonora scritta per il film ''[[Il monaco di Monza]]'' con [[Totò]], non verrà trasmessa dalla RAI in video in quanto la scena dei frati ballerini che chiedono la questua è considerata offensiva per la sacralità dell'[[abito talare]]. Inspiegabilmente, il veto fu posto anche per la trasmissione in radio.
Nel 1964 altro caso "diplomatico" è sollevato da ''[[Addio a Lugano]]'' di [[Pietro Gori]] e cantata da [[Giorgio
''[[Lu primmo ammore]]'' di [[Toni Santagata]] è bloccata dalla censura in quanto contiene la parola "corna". Verrà trasmessa dalla RAI solo dieci anni dopo.
Al [[Festival dei Due Mondi]] di [[Spoleto]] dello stesso anno, in occasione di una replica dello spettacolo ''Bella ciao'' del [[Nuovo Canzoniere Italiano]], [[Michele Straniero]], [[Roberto Leydi]], [[Gianni Bosio]] e [[Filippo Crivelli]] vennero denunciati da
Nel 1966 i [[Pooh]] partecipano al [[Festival delle rose]] con il brano ''Brennero '66'', ispirato agli attentati terroristici in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] avvenuti proprio quell'anno. La commissione impone una modifica nel testo (viene eliminata la frase ''T'hanno ammazzato quasi per gioco'') e nel titolo, che da ''Brennero '66'' viene mutato in ''Le campane del silenzio''.
Nel 1967 ''Se io fossi un falegname'' dei [[Dik Dik]] viene censurata per la presenza della parola "Maria" vicino a "falegname"; "Maria" viene quindi cambiato in "signora".<ref name="l'arcobaleno 92">{{Cita libro|nome=Gianfranco|cognome=Salvatore|titolo=L'arcobaleno. Storia vera di Lucio Battisti vissuta da Mogol e dagli altri che c'erano|anno=2000|editore=Giunti editore|pagine=Pagina 92-93.}}</ref> ''Guardo te e vedo mio figlio'', scritta da [[Lucio Battisti]] e [[Mogol]] e interpretata dai
Nel 1968 ''Il vento'', scritta da [[Lucio Battisti]] e [[Mogol]] e interpretata dai
A seguito di una censura imposta da parte della
Nel 1970 ''[[Sexus et politica]]'', l'[[Album discografico|album]] interpretato da [[Giorgio Gaber]] e scritto da [[Virgilio Savona]], con testi liberamente tratti da celebri componimenti della [[letteratura latina]], venne totalmente censurato dalla RAI a causa del titolo.<ref>{{Cita|Menico Caroli, 2003|pag. 163}}</ref>
Nel 1971 ''[[Dio mio no/Era|Dio mio no]]'', scritta e interpretata da [[Lucio Battisti]] su testi di [[Mogol]], viene censurata perché contiene i versi "la vedo in pigiama e lei si avvicina / vicina vicina vicina vicina / Dio mio no, Dio mio no / cosa fai che cosa fai".<ref name="l'arcobaleno 92" /> Battisti, comunque, il 31 dicembre [[1971]] partecipa alla trasmissione televisiva di fine anno ''Cento di queste notti'' e, prima di cantare ''[[La canzone del sole/Anche per te#La canzone del sole|La canzone del sole]]'' esegue (forse in atto di sfida) una breve introduzione con la chitarra che ricorda molto quella di ''Dio mio no''.<ref>{{Cita web|url=http://www.luciobattisti.info/?page_id=1276|titolo=In TV – Anni 70|sito=www.luciobattisti.info|accesso=23 gennaio 2010}}</ref> ''[[4 marzo 1943]]'', il successo di [[Lucio Dalla]]
Nel 1972 ''I giorni dell'arcobaleno'', scritta e interpretata da [[Nicola Di Bari (cantante)|Nicola Di Bari]] e vincitrice del [[Festival di Sanremo 1972]], fu sul punto di non essere ammessa alla gara a causa del verso ''Vivi la vita da donna importante perché a tredici anni hai già avuto un amante''. L'età della protagonista dovette essere aumentata a ''sedici anni''.<ref>Marcello Giannotti, ''L'enciclopedia di Sanremo'', Gremese, Roma, 2005, pag. 51</ref>
Nel 1974 il brano di [[Antonello Venditti]] ''[[A Cristo]]''
Nel 1980 Il brano di [[Giorgio Gaber]] ''[[Io se fossi Dio]]'', che doveva far parte dell'album ''[[Pressione bassa]]'', viene pubblicato solo come singolo con una piccola etichetta indipendente a causa del timore della casa discografica Carosello di subire il sequestro dell'intero LP per le accuse e affermazioni dell'autore contenute nella canzone. Il brano viene inoltre rifiutato da tutte le radio e tv nazionali.
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