La maledizione dello scorpione di giada: differenze tra le versioni

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Briggs ha anche un breve intrallazzo con la bella e spregiudicata Laura Kensington, figlia dei proprietari derubati; poche sere dopo il furto Kensington, Briggs si trova in compagnia di Laura e viene nuovamente contattato da Voltan, che lo costringe a compiere un secondo furto. Laura più tardi confermerà che lo sfortunato investigatore non aveva un alibi al momento della rapina.
 
L'indomani, Briggs viene informato che è diventato il principale sospettato ina seguitocausa alladi una serie di prove, tra cui la testimonianza di Laura Kensington. Fitzgerald, che malgrado tutto non crede alla colpevolezza del collega, va a casa di Briggs per discutere il caso con lui, ma trova casualmente i gioielli rubati. Proprio in quel momento Briggs viene contattato da Voltan, che lo riporta in trance e gli ordina di portargli i gioielli: Briggs esegue, non prima però di aver dichiarato, sempre sotto ipnosi, il proprio amore a Fitzgerald. La donna, furibonda, lo denuncia immediatamente e Briggs viene arrestato, per poi riuscire a scappare grazie all'aiuto di Laura Kensington. L'investigatore, ora in fuga, si rifugia proprio a casa di Fitzgerald, contando sul fatto che nessuno verrà a cercarlo da lei, dal momento che tutti sanno che si detestano: la collega, seppure riluttante, accetta di ospitarlo, anche perché in fondo commossa e riconoscente per la gentilezza mostrata da Briggs la sera del tentato suicidio.
 
Durante la notte, Fitzgerald riceve una telefonata da Voltan, che la ipnotizza grazie alla parola chiave "Madagascar" e si serve di lei per un terzo furto. La donna, sotto ipnosi, rivela poi a Briggs di essere innamorata pazza di lui, ma la mattina dopo non ricorda più nulla; ascoltando la radio che parla del furto, si convince anzi che sia Briggs il responsabile e lo caccia via.