Diocesi (impero romano): differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Costantino I|Teodosio I|Notitia dignitatum}}
[[File:Roman Empire with dioceses in 400 AD.png|thumb|upright=1.8|La divisione amministrativa dell'impero in [[prefettura del pretorio|prefetture]] e diocesi. La cartina, che riproduce la situazione alla fine del IV secolo d.C., mostra la parte occidentale dell'Illirico unita all'Italia, divisione che avvenne solo nel 395 d.C. Al tempo della [[tetrarchia]], l'[[Illiricum|Illirico]] non era diviso.]]
I successori di Diocleziano mantennero la riforma dioclezianea perfezionandola ulteriormente. L'Imperatore [[Costantino I]] (306-337) suddivise la diocesi di Mesia nelle [[Dacia (diocesi)|diocesi di Dacia]] e [[Macedonia (diocesi)|Macedonia]].<ref name=Jones373>{{cita|Jones|Vol. I, p. 373.}}</ref> Per quanto riguarda l'Italia, fu probabilmente Costantino, intorno al 312, a trasformare il cosiddetto ''agens vices prefectorum praetorio'' di Roma, dall'[[età severiana]] il comandante delle truppe di stanza nell'Urbe in caso di assenza del [[prefetto del pretorio]] dalla Città Eterna, nel vicario civile dell'[[Italia Suburbicaria]] (l'Italia a sud degli Appennini con l'aggiunta di Sicilia, Sardegna e Corsica), nell'ambito della smilitarizzazione dell'antica Capitale avviata immediatamente dopo la sconfitta di [[Massenzio]]. Sotto Costantino la [[Italia (diocesi)|diocesi d'Italia]] fu così suddivisa nei due vicariati di Italia Suburbicaria e [[Italia Annonaria]], sotto l'amministrazione rispettivamente del ''[[vicarius urbis Romae]]'' e del ''vicarius Italiae''. Si noti che [[Italia Annonaria]] e [[Italia Suburbicaria]] ''de jure'' non erano diocesi (pur essendolo ''de facto''), ma vicariati facenti parte della diocesi italiciana, come confermano ''Laterculus Veronensis'' e ''Notitia Dignitatum'', che elencano tra le diocesi quella italiciana ma non quelle dell'Italia Annonaria e dell'Italia Suburbicaria.<ref name=Jones373/> La diocesi italiciana divenne così l'unica diocesi ad avere non uno ma ben due ''vicarii''. Negli ultimi anni di Costantino la suddivisione dell'Impero in prefetture del pretorio cominciò a diventare permanente e indipendente dal numero di co-imperatori (fino ad allora vi era stato un prefetto del pretorio per ogni Augusto o Cesare). Il diocese di Moesia fu diviso (tra Dacia e Macedonia ) nel anon 327. Sotto l'Imperatore [[Valente (imperatore)|Valente]] (364-378) fu creata la [[Egitto (diocesi)|diocesi di Egitto]], che fino a quel momento aveva fatto parte della [[Oriente (diocesi)|diocesi di Oriente]].<ref name=Jones373/> La ''Notitia Dignitatum'' attesta che a un certo punto la diocesi delle Gallie fu soppressa e accorpata a quella delle ''[[Septem Provinciae]]''.
 
Secondo la ''[[Notitia Dignitatum]]'', le diocesi di Dacia e Illirico non avevano un vicario ma erano gestite direttamente dal prefetto del pretorio; secondo Jones, infatti, la diocesi in cui il prefetto del pretorio regionale aveva sede ricadeva sotto il suo diretto controllo, fatta eccezione per la diocesi di Tracia, amministrata da un ''vicarius Thraciarum'' nonostante il prefetto del pretorio d'Oriente avesse sede nella medesima diocesi.<ref name=Jones373/> Probabilmente anche la [[Gallia (diocesi)|diocesi delle Gallie]], prima della sua soppressione e accorpamento agli inizi del V secolo con quella delle ''Septem Provinciae'', era amministrata direttamente dal prefetto del pretorio delle Gallie avente sede a [[Augusta Treverorum|Treviri]].<ref name=Jones374/> Nelle diocesi non amministrate direttamente dal prefetto del pretorio, la massima autorità civile prendeva il nome di ''[[vicarius]]'', fatta eccezione per l'[[Oriente (diocesi)|Oriente]], governata da un ''[[comes Orientis]]'', e per l'[[Egitto (diocesi)|Egitto]], governata da un [[Prefetto d'Egitto|Prefetto Augusteo]].