Pellegrinaggio: differenze tra le versioni

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Per quanto non contemplati dall'Islam, sono pur tuttavia estremamente popolari i pellegrinaggi devozionali alle tombe di mistici e di persone ritenute di elevata spiritualità. Ciò avviene specialmente in [[Nordafrica]] (dove tali personaggi sono chiamati [[marabutti]] - dall'[[Lingua araba|arabo]] ''murābiṭ'': che vive cioè in un ''[[ribāṭ]]'') e in [[Egitto]], dove si celebra un elevato numero di ''[[mawlid]]'', ovvero giorno natale, ma questo può avvenire in tutto il mondo islamico, [[Vicino Oriente|vicino]], [[Medio Oriente|medio]] ed [[Estremo Oriente|estremo-orientale]].
 
== Pellegrinaggi nelNel mondo ebraico ==
L'[[Ebraismo]] antico prevedeva il pellegrinaggio al Tempio di [[Gerusalemme]] in occasione di tre feste: [[Pesach]], [[Shavuot]] e [[Sukkot]]. In seguito alla distruzione del [[Secondo Tempio]] e alla conseguente dispersione del popolo ebraico, nella religione ebraica vennero a mancare gli spazi sacri dove effettuare i pellegrinaggi<ref>[http://www.morasha.it/zehut/rds28_pellegrinaggio.html Identità ebraica-Il pellegrinaggio]</ref>. Dopo la costituzione dello stato di [[Israele]] avvenuta nel [[1948]], c'è stata una ripresa dei pellegrinaggi religiosi. Oggi la meta principale dei pellegrinaggi ebraici è costituita dal [[Muro Occidentale]] (meglio conosciuto come ''Muro del Pianto'') nella [[Città Vecchia di Gerusalemme]]. Altre mete di pellegrinaggio per gli ebrei sono la [[Tomba dei Patriarchi]], la [[Tomba di Rachele]], la [[Tomba di Giuseppe]], la [[Tomba di Maimonide]] e le tombe di alcuni grandi [[rabbino|rabbini]] definiti [[zaddiq|zaddik]] (cioè giusti), come [[Shimon bar Yohai]] e [[Jonathan ben Uzziel]]<ref>David M. Gitlitz-Linda K. Davidson, ''Pilgrimage and the Jews'', Praeger Publishers, 2006</ref>.