Grande Fratello (1984): differenze tra le versioni

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== Caratterizzazione del personaggio ==
 
Nel romanzo non viene mai chiarito se sia una persona esistente o semplicemente un simbolo creato dal partito; nel libro si fa più volte riferimento a tale questione, ma la domanda non trova mai risposta. Quando [[Winston Smith]], protagonista del romanzo, chiede esplicitamente a [[O'Brien (personaggio)|O'Brien]], durante la tortura, se esistesse o meno, «Esiste come esisto io?», egli gli risponde «Tu non esisti»" ({{cn|il che preconizza il suo destino: essere ucciso e cancellato dagli archivi come se non fosse mai esistito}}{{chiarire||sembra una RO}})), di fatto non rispondendo alla domanda lasciando il dubbio.
 
Nel [[Pseudobiblion|libro immaginario]] scritto dal ribelle [[Emmanuel Goldstein]] è presente questa frase: «Nessuno ha mai visto il Grande Fratello. È un volto sui manifesti, una voce che viene dal teleschermo. Possiamo essere ragionevolmente certi che non morirà mai. Già adesso non si sa con certezza quando sia nato. Il Grande Fratello è il modo in cui il Partito sceglie di mostrarsi al mondo. Ha la funzione di agire da catalizzatore dell'amore, della paura e della venerazione, tutti sentimenti che è più facile provare per una singola persona che per una organizzazione.».<ref name="nota_1">{{cita libro|cognome=Orwell |nome=George |wkautore=George Orwell |altri=Traduzione di Stefano Manferlotti |titolo=1984 |editore=Mondadori |città=Milano |isbn=88-04-50745-4 |p=214 }}</ref> Secondo Goldstein, quindi, potrebbe essere solo un'icona, una personificazione del Partito.
 
Nella [[propaganda]] del Partito viene presentato come una persona reale, uno dei fondatori del Partito insieme allo stesso Goldstein. {{cn|La descrizione fisica del Grande Fratello ricalca i tratti di Adolf Hitler e Joseph Stalin mentre Goldstein ricorda l'antagonista del dittatore sovietico: Trotsky.}}{{chiarire||sembra una RO}}