Strage del Rapido 904: differenze tra le versioni

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L'attentato venne compiuto domenica 23 dicembre 1984, nel fine settimana precedente le feste natalizie. Il treno era pieno di viaggiatori che ritornavano a casa o andavano in visita a parenti per le festività.
 
Il treno, intorno alle 19:08, fu dilaniato da un'esplosione violentissima mentre percorreva la [[Ferrovia Bologna-Firenze (direttissima)|Direttissima]] in direzione Nord, a circa 8 km dall'ingresso del tunnelall’interno della [[Grande Galleria dell'Appennino]] (18 km), in località [[Vernio]], dove la ferrovia procede diritta e la velocità supera i 150 km/h. La detonazione fu causata da una carica di esplosivo radiocomandata, posta su una griglia portabagagli del corridoio della 9ª [[Carrozza ferroviaria|carrozza]] di seconda classe, a centro convoglio: l'ordigno era stato collocato sul treno durante la sosta alla [[stazione di Firenze Santa Maria Novella]].
 
{{P|Il periodo seguente contraddice quello precedente. Sopra infatti si afferma che la bomba esplose esternamente al grande tunnel dell’Appennino. Nelle righe successive, invece, si afferma che l’ordigno esplose circa a metà del percorso della galleria|novembre 2018}}
 
Al contrario del caso dell'[[Strage dell'Italicus|Italicus]], questa volta gli attentatori attesero che il veicolo penetrasse nel tunnel, per massimizzare l'effetto della detonazione: lo scoppio, avvenuto a quasi metà della galleria, provocò un violento spostamento d'aria che frantumò tutti i finestrini e le porte. L'esplosione causò 15 morti e 267 feriti<ref name="notte" />. In seguito, i morti sarebbero saliti a 16 per le conseguenze dei traumi<ref name="notte" />.