Televisione terrestre: differenze tra le versioni

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Anche questi standard opzionali sono retrocompatibili, quindi, se il ricevitore televisivo non è dotato della compatibilità con tali standard opzionali, l'utente non può usufruire delle funzionalità aggiuntive degli standard opzionali ma può comunque ricevere la televisione.
 
Lo standard DVB-CI è stato il primo ad essere sviluppato ed è destinato ad essere soppiantato dal DVB-MHP, infatti, anche se offre le medesime funzionalità aggiuntive, è molto più limitato del DVB-MHP. Il DVB-MHP è una vera è propria piattaforma tecnologica comune per lo sviluppo di servizi interattivi per la televisione. E' basato sul linguaggio [[Java (linguaggio)|Java]] e in pratica non pone limiti nello sviluppo di servizi interattivi, l'unico limite è dato dalla creatività degli sviluppatori dei servizi interattivi. Il DVB-CI, inoltre, prevede l'utilizzo di scomode schede [[PCMCIA]] da acquistare a parte. Per contro un apparecchio televisivo compatibile con lo standard DVB-MHP comporta un [[hardware]] più complesso quindi risulta un po' più costoso.
 
In Italia i [[provider]] televisivi per la televisione digitale terrestre hanno adottato lo standard DVB-MHP. Stranamente però i nuovi televisori messi in commercio compatibili con la televisione digitale terrestre (quindi con lo standard DVB-T, lo standard adottato in Italia per la televisione digitale terrestre), ormai la maggioranza, supportano quasi tutti lo standard DVB-CI e non lo standard DVB-MHP. Questo inconveniente obbliga i possessori di televisori compatibili con la televisione digitale terrestre a doversi dotare ugualmente di [[set-top box]] compatibile con il DVB-MHP per poter usufruire dei servizi interattivi con conseguente aggravio di costi e spreco di risorse hardware, oltre alla scomodità di usare un set-top box che comporta l'utilizzo di un secondo telecomando oltre a quello del televisore.
 
==Voci correlate==