Yes: differenze tra le versioni

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Gli '''Yes''' sono un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] formato nel 1968, annoverato tra i principali esponenti del [[rock progressivo]].<ref name="Rizzi96">{{cita|Rizzi|p. 96|cidRizzi}}.</ref><ref name=ondarock>{{cita web|autore=Michele Chiusi|titolo=Yes - Una panoplia progressive|sito=Ondarock|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm|accesso=5 novembre 2014|urlarchivio=httphttps://www.webcitation.org/6TrEkHq6I?url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm#|dataarchivio=5 novembre 2014|deadurl=no|urlmorto=no}}</ref>
 
La band, fondata dal [[cantante]] [[Jon Anderson]], il [[bassista]] [[Chris Squire]], il [[chitarrista]] [[Peter Banks]], il [[tastierista]] [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] ed il [[batterista]] [[Bill Bruford]],<ref name=Progarchives/> ha conosciuto il periodo di maggior successo negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]], e nel corso degli anni ha visto avvicendarsi numerosi componenti.<ref name=allmusic/>
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=== L'era classica ===
[[File:Jon anderson 1977.jpg|thumb|[[Jon Anderson]] in un concerto del 1977]]
Forti contrasti nella band, derivanti dall'impiego dell'orchestra,<ref name="Welch86"/> dal progressivo ridimensionamento del ruolo della chitarra<ref>{{cita|Welch|p. 82|cidWelch}}.</ref> e dal ridotto feeling di Peter Banks con lo stile musicale del gruppo<ref>{{cita|Welch|p. 87|cidWelch}}.</ref> portano, poco prima dell'uscita dell'album, all'abbandono del chitarrista.<ref>{{cita|Welch|p. 85|cidWelch}}.</ref> La sua uscita provoca la cancellazione delle date in calendario e il ritiro del gruppo in una fattoria sulla costa [[devon]]iana alla ricerca della propria direzione musicale, in attesa di trovare un sostituto all'altezza.<ref name="Welch86"/> Il suo posto viene preso da [[Steve Howe]], un giovane "chitarrista prodigio",<ref>{{cita|Welch|p. 88|cidWelch}}.</ref> che ha al suo attivo numerose incisioni in gruppi come [[Tomorrow (gruppo musicale)|Tomorrow]] e [[Bodast]]. Howe appare sulla copertina dell'edizione americana di ''Time and a Word'', sebbene non abbia partecipato alle incisioni dell'album.<ref>{{cita|Welch|p. 94|cidWelch}}.</ref> Nello stesso periodo la band conosce [[Eddie Offord]], un [[produttore discografico]] molto noto, passato poi alla storia del rock proprio per il suo lavoro con la band e gli [[Emerson, Lake & Palmer]]. Insieme a Howe e Offord viene realizzato, nel gennaio [[1971]], ''[[The Yes Album]]'', un disco contenente quattro tra i brani migliori mai realizzati dalla band.<ref>{{cita|Welch|p. 104|cidWelch}}.</ref><ref group="nota">Si tratta di ''[[Yours Is No Disgrace]]'', ''[[Starship Trooper]]'', ''[[I've Seen All Good People]]'' e ''Clap'', registrato dal vivo al [[Lyceum Theatre]] di [[Londra]].</ref> L'album, balzando al sesto posto delle classifiche inglesi e al 40º di quelle americane,<ref>{{cita|Welch|p. 102|cidWelch}}.</ref> afferma la band sulla scena internazionale, tanto che nell'aprile '71 gli Yes intraprendono un [[tournée|tour]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], come gruppo spalla dei [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], dei [[Ten Years After]] e dei [[Black Sabbath]].<ref>{{cita|Welch|p. 120|cidWelch}}.</ref><ref name=themarquee>{{cita web|url=http://www.themarqueeclub.net/yes|titolo=The Marquee Club - Yes - Biography|lingua=en|accesso=27 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225210801/http://www.themarqueeclub.net/yes#|dataarchivio=25 febbraio 2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nell'agosto del [[1971]] anche Tony Kaye, il cui percorso musicale resta fedele all'[[organo Hammond]], mentre Jon e Chris si rivolgono all'emergente [[musica elettronica|strumentazione elettronica]],<ref>{{cita|Welch|p. 123|cidWelch}}.</ref> abbandona il gruppo per formare un proprio complesso, i [[Badger (gruppo musicale)|Badger]], e viene sostituito da un altro virtuoso, il tastierista degli [[Strawbs]] [[Rick Wakeman]], che aveva in precedenza suonato come turnista per artisti di rilievo come [[David Bowie]], [[Elton John]], [[Lou Reed]] ed altri.<ref>{{cita web|url=http://www.rickwakeman.it/home.htm|titolo=Biografia di Wakeman|accesso=15 gennaio 2010}}</ref> Wakeman, in grado di suonare sia le tastiere acustiche che elettroniche,<ref>{{cita|Welch|p. 125|cidWelch}}.</ref> si dimostra ben presto una controparte per Howe, introducendo anche due nuovi elementi chiave nella strumentazione del gruppo, il [[mellotron]] ed il [[minimoog]]. La prima incisione di questa formazione, considerata la formazione "classica" degli Yes,<ref name=allmusic/> fu un'interpretazione di dieci minuti del classico ''[[America (Simon & Garfunkel)|America]]'' di [[Paul Simon]].
 
Tra il [[1971]] e il [[1972]] gli Yes incidono due album considerati [[pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] del rock progressivo: ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', che include anche uno dei due [[singolo di successo|singoli di successo]] del gruppo, ''[[Roundabout (singolo)|Roundabout]]'', e l'album ''[[Close to the Edge]]''. Entrambi riscuotono successo nelle classifiche sia europee che americane e sono seguiti dai rispettivi tour.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426230437/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Fragile Tour|accesso=5 gennaio 2010|dataarchivio=26 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426230442/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Close to the Edge Tour|accesso= 5 gennaio 2010|dataarchivio=26 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref> Poco dopo l'uscita di ''Close to the Edge'', Bill Bruford abbandona inaspettatamente gli Yes per passare ai [[King Crimson]]. Viene sostituito da [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], già batterista della [[Plastic Ono Band]] di [[John Lennon]], che fa la sua apparizione sul [[Disco in vinile|vinile]] nel [[1973]], nel triplo ''live'' ''[[Yessongs]]''.
[[File:Chris squire 1978.jpg|thumb|[[Chris Squire]] nel 1977]]
''Fragile'', considerato da alcuni l'[[epitome]] degli album di rock progressivo,<ref>{{cita web|url=http://www.rwcc.com/biogra.asp#70|titolo=Biografia di Rick Wakeman, il 1970|lingua=en|accesso=16 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171225193528/http://www.rwcc.com/biogra.asp#70#70|dataarchivio=25 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref> segna anche l'inizio della lunga collaborazione fra gli Yes e l'artista [[Roger Dean]],<ref name="Welch132">{{cita|Welch|p. 132|cidWelch}}.</ref> al quale si devono la maggior parte delle copertine degli album del gruppo,<ref name="Welch132"/> il disegno del loro celebre logo, l'organizzazione del merchandising<ref>{{cita|Welch|p. 134|cidWelch}}.</ref> e l'impianto [[scenografia|scenografico]] utilizzato nei concerti.<ref>{{cita|Welch|pp. 160-62|cidWelch}}.</ref> In ''Close to the Edge'', l'album della [[Close to the Edge (brano musicale)|''suite'' omonima]] e degli altri due capolavori ''[[And You and I]]'' e ''[[Siberian Khatru]]'',<ref name=ondarock/> gli Yes raggiungono il vertice del loro cammino artistico.<ref name="Rizzi98">{{cita|Rizzi|p. 98|cidRizzi}}.</ref> Molti fan considerano l'intero trittico composto da ''The Yes Album'', da ''Fragile'' e da ''Close to the Edge'' come l'apice della creatività degli Yes, in cui si definiscono i canoni dello ''Yessound'' e nel quale dominano gli arrangiamenti e i virtuosismi individuali;<ref name="Rizzi96"/> questi ''supporter'' sono spesso detti ''trooper'', con riferimento a uno dei brani più famosi di quest'epoca degli Yes, ''[[Starship Trooper]]''.<ref name="Montanari">{{cita web|url=http://www.storiadellamusica.it/classic_rock-psichedelia-wave/prog_rock/yes-the_yes_album(atlantic-1971).html|titolo=Recensione di "The Yes Album"|autore=Francesco Montanari|sito=Storia della Musica|accesso=18 dicembre 2009}}</ref>
 
Nel [[1973]] gli Yes ottengono importanti riconoscimenti dalla critica musicale: vengono inseriti nelle classifiche annuali del settimanale ''[[Melody Maker]]'' e votati miglior gruppo britannico ed internazionale. Analoghi i successi a livello individuale: Wakeman è il miglior tastierista, Squire occupa la piazza d'onore tra i bassisti, Anderson ed Howe sono terzi nelle rispettive classifiche.<ref>{{cita web|url=http://yesmuseum.org/Awards.html|titolo=Yes Museum - Melody Maker Pop Poll 1973|lingua=en|accesso=20 dicembre 2009}}</ref>
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Nel [[1982]], un anno dopo lo scioglimento degli Yes, Squire e White incontrano il chitarrista [[sudafrica]]no [[Trevor Rabin]] e decidono di fondare un nuovo gruppo denominato "Cinema", chiamando poco dopo con loro anche il primo tastierista degli Yes, Tony Kaye, in sostituzione del già reclutato [[Eddie Jobson]].<ref name="Welch220"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.yesfans.com/archive/index.php/t-36085.html|titolo=Why I did not join Yes|editore=''yesfans.com''|accesso=|autore=Eddie Jobson}}</ref> Insieme cominciano a lavorare a una serie di brani, alcuni fra questi composti principalmente da Rabin, mentre gli altri sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo. Ne nasce una soluzione senza precedenti, che unisce elementi riconducibili all'[[Album-oriented rock|AOR]]<ref name=ondarock/> ed elementi che richiamano lo stile degli Yes classici, come le armonie dei cori. I brani dovevano essere cantati da Rabin e Squire, ma non andò così: Squire infatti contatta [[Jon Anderson]], i due si incontrano a [[Los Angeles]] e gli fa ascoltare alcune registrazioni del materiale prodotto con Rabin. Anderson, trovando il materiale molto interessante (in particolare ''Leave It''), decide di partecipare al progetto.<ref>{{cita|Welch|pp. 220-21|cidWelch}}.</ref> Con quattro ex-Yes su cinque della formazione, il gruppo nascente perde il nomignolo "Cinema" e l'album ''[[90125]]''<ref group="nota">Il titolo non è altro che il numero di catalogo assegnato all'album, in {{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> viene pubblicato nel [[1983]] con il marchio "Yes".<ref>{{cita|Welch|pp. 224-25|cidWelch}}.</ref> Produttore dell'album è [[Trevor Horn]], già cantante degli Yes in ''Drama''.<ref>{{cita|Welch|p. 225|cidWelch}}.</ref>
 
''90125'' ha un successo commerciale inaspettato: ''[[Owner of a Lonely Heart]]'', il brano di apertura, diventa il secondo singolo di successo degli Yes, e l'unico a raggiungere la prima posizione in classifica.<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/90125.htm|titolo=L'album ''90125''|lingua=en|accesso=28 dicembre 2009}}</ref> L'album vende complessivamente otto milioni di copie<ref>{{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> e vince persino il ''[[Grammy award|premio Grammy]]'' nel 1985 per il miglior pezzo rock strumentale con il brano ''Cinema''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=7CQEAAAAMBAJ&pg=PT151&lpg=PT151&dq=&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo=News - 27th Annual Grammy Awards Final Nominations|editore=''Billboard''|accesso=24 ottobre 2014|autore=}}</ref> A questo successo segue il più trionfale tour della storia del gruppo, che si conclude con la partecipazione al [[Rock in Rio]], presso [[Rio de Janeiro]], di fronte a un pubblico di centinaia di migliaia di fan e in diretta televisiva.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426224139/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=90125 Tour|accesso=5 gennaio 2010|dataarchivio=26 aprile 2009|urlmorto=no}}</ref> Dal tour vengono tratti un album live, ''[[9012Live: The Solos]]'', ed un video, ''[[9012Live (video)|9012Live]]'', girato dal regista [[Steven Soderbergh]], per il quale ottiene una ''nomination'' ai ''Grammy''.<ref>{{cita web|url=http://www.film.it/steven-soderbergh/biografia|titolo=Biografia di Steven Soderbergh|sito=film.it|accesso=14 gennaio 2010}}</ref>
 
Nel [[1987]] il gruppo, con la medesima formazione, tenta di ripetere il successo di ''90125''; dopo aver registrato alcune tracce si trasferisce a Los Angeles<ref>{{cita|Welch|p. 244|cidWelch}}.</ref> dove, in mezzo a molti contrasti,<ref>{{cita|Welch|pp. 245, 247|cidWelch}}.</ref> vede la luce il nuovo album, ''[[Big Generator]]'', che vende ben due milioni di copie,<ref name="cita|Welch|p. 249|cidWelch">{{cita|Welch|p. 249|cidWelch}}.</ref> ma non come il precedente album. L'album dà anche il nome ai ''generators'', la categoria di fan di questo periodo della storia degli Yes dominato da Rabin,<ref>{{cita web|url=http://www.tempus-fugit.it/oldsite/story.htm#who|sito=Tempus Fugit|titolo=La storia degli Yes|accesso=9 novembre 2014}}</ref> in contrapposizione ai ''troopers'', i fan dello ''Yessound'' e della formazione dell'era classica.<ref name="Montanari"/><ref name="Welch332"/>
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[[File:Trevor Rabin.jpg|thumb|[[Trevor Rabin]] in concerto durante il ''Talk Tour'', settembre 1994, [[Cile]]]]
 
All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] gli ABWH e gli Yes stanno lavorando sui rispettivi prossimi album. In casa ''Yeswest'', come sono chiamati gli Yes in quel periodo, in riferimento al fatto che la formazione ha la propria base negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=Uqogkt7VcwwC&pg=PA92&dq=yes+west+California&hl=it&sa=X&ei=vLRcVNXTLNjlapL_guAH&ved=0CCYQ6AEwAw#v=onepage&q=yes%20west%20California&f=false|titolo=Yes: An Endless Dream of ‘70s, ‘80s and ‘90s Rock Music|editore=''books.google''|accesso=7 novembre 2014|autore=Stuart Chambers}}</ref> Squire inizia a lavorare con il chitarrista [[Billy Sherwood]] dei [[World Trade]], essendo Rabin impegnato a portare in tour ''[[Can't Look Away]]'', il suo nuovo album solista uscito nel 1989. Contemporaneamente, la ''[[Arista Records]]'', nuova etichetta degli ABWH, inizia a rendersi conto delle opportunità commerciali che potrebbero scaturire da una "riunione" di ''Yeswest'' e ABWH (o ''Yeseast'', gli Yes europei<ref>{{cita|Welch|p. 9|cidWelch}}.</ref>) sotto il nome comune di "Yes". Alla fine l'unione diviene una realtà: il materiale prodotto da ciascuno dei due gruppi viene messo insieme, in particolare la voce di Anderson viene impiegata nei brani dell'altra formazione, e il risultato è l'album ''[[Union (Yes)|Union]]'' del [[1991]], ma la musica non è paragonabile a quella del miglior periodo della band e le vendite ne risentono.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r22447|titolo=L'album ''Union''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=1º gennaio 2010|autore=Bruce Eder}}</ref> Due terzi del materiale era degli ABWH; gli ''Yeswest'' contribuiscono solo con quattro brani, di cui uno scritto da Squire/Sherwood (''The More We Live''). La produzione del disco, curata da [[Jonathan Elias]], è oggetto di numerose controversie e di attacchi diretti, in particolar modo da parte di [[Steve Howe]], anche a causa del fatto che il chitarrista deve suonare in veste di ''sessionman'' sui nastri originali degli ABWH. All'album segue l'imponente ''Union Tour'', intitolato anche ''Yesshows '91: Round the World in 80 Dates''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://yesmuseum.org/previews.html|titolo=Previews|editore=''yesmuseum.org''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Barbara Jaeger}}</ref> che ottiene un notevole successo<ref name="Welch256">{{cita|Welch|p. 256|cidWelch}}.</ref> e si svolge in Europa, Stati Uniti e Giappone.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=14&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426230343/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=14&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Union Tour|accesso= 1º gennaio 2010|dataarchivio=26 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref> In una sorta di ''revival'' degli splendori del gruppo, viene riproposto il vecchio palco ''In the Round'', con Jon Anderson al centro e due gruppi che vi suonano allo stesso tempo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=HSoqSV16SpQC&pg=PT392&lpg=PT392&dq=yes+union+tour+stage&source=bl&ots=y2nkU_cRGT&sig=uSOW7ZLGuMsvWJG6LZHTRTmWNI0&hl=it&sa=X&ei=NnZTVOK9DJXmarm0gJAF&ved=0CDIQ6AEwBTgK#v=onepage&q=yes%20union%20tour%20stage&f=false|titolo=Close to the Edge:The Story of Yes|editore=''books.google''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Chris Welch}}</ref>
 
Al termine del tour Bruford, che non era convinto del progetto avviato con la fusione Yes/ABWH,<ref name="Welch256"/> abbandona il gruppo. Nel [[1993]], quando gli Yes iniziano a lavorare al loro album successivo e si ricompone la formazione di ''[[90125]]'', ovvero gli ''Yeswest'' insieme ad Anderson, Howe e Wakeman decidono di farsi da parte.<ref>{{cita|Welch|p. 262|cidWelch}}.</ref>
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Nel [[1994]] viene pubblicato ''[[Talk (Yes)|Talk]]'', uno degli album commercialmente meno fortunati nella storia del gruppo<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r198253|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=2 gennaio 2010|autore=William Ruhlmann}}</ref>, ebbene ci siano tracce come ''The Calling'', un brano rock genuino e dalla sonorità potente<ref name="Welch263">{{cita|Welch|p. 263|cidWelch}}.</ref> ed ''[[Endless Dream]]'', una ''suite'' composta su richiesta di Phil Carson, il capo della Victory, finalizzata a rinnovare i suoni tradizionali dello ''Yessound'' e che contribuisce ad avvicinare l'album al suono ed allo spirito degli Yes "classici".<ref name="RelayerTalk">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/talk.htm|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|accesso=2 gennaio 2010}}</ref> Nell'album si sperimentano tecniche innovative, registrandolo interamente su ''[[hard disk]]'' (il primo album di sempre a sfruttare questa tecnologia) e rielaborandone le tracce al computer, una tecnica che sarebbe divenuta di routine da lì a qualche anno.<ref name="RelayerTalk"/><ref>{{cita|Welch|pp. 263-64|cidWelch}}.</ref> L'insuccesso commerciale dell'album<ref group="nota">L'album vende complessivamente 300.000 copie, in {{cita|Welch|pp. 267-68|cidWelch}}.</ref> porta al tracollo finanziario la [[casa discografica|casa produttrice]], la ''[[Victory Records]]''.<ref name="RelayerTalk"/> All'album segue il ''Talk Tour'', al quale prende parte anche Billy Sherwood, ingaggiato come possibile rimpiazzo di Squire, in forse a causa di problemi cardiaci, che non gli impediranno comunque di partecipare.<ref name="RelayerTalk"/> Al termine del tour Kaye<ref>{{cita web|url=https://myspace.com/tonykayehq/bio|titolo=Tony Kaye Biography (MySpace)|accesso=25 settembre 2014|lingua=en}}</ref> e Rabin<ref>{{cita libro|titolo=Close to the Edge: The Story of Yes|autore=Chris Welch|editore=Omnibus Press|anno=2009}}</ref> abbandonano definitivamente la band; anche Sherwood lascia, ma rientrerà nel gruppo con il successivo disco in studio.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.altguitarbass.com/Bass%20Talk/Interviews/BillySherwood/|titolo=Billy Sherwood|editore=''AltGuitarBass''|accesso=23 ottobre 2014|autore=}}</ref>
 
Dopo questa separazione, che può preludere allo scioglimento del gruppo, dato il ruolo di guida del gruppo svolto per tanti anni da Rabin,<ref>{{cita|Welch|p. 265|cidWelch}}.</ref> gli Yes si riorganizzano e nel [[1996]] Anderson riunisce la formazione classica, con Howe, Wakeman, Squire e White.<ref>{{cita|Welch|p. 268|cidWelch}}.</ref> Il gruppo suona dal vivo in tre concerti al Fremont Theater di [[San Luis Obispo]], in [[California]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426230351/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=San Luis Obispo Shows|accesso=5 gennaio 2010|dataarchivio=26 aprile 2009|urlmorto=no}}</ref> Dall'evento sono ricavati due [[CD]] ''live'', pubblicati con l'aggiunta di materiale originale nei due album gemelli ''[[Keys to Ascension]]'', del [[1996]], e ''[[Keys to Ascension 2]]'', del [[1997]].<ref group="nota">Qualche anno dopo il materiale in studio presente su questi due album verrà riproposto in una pubblicazione singola, ''[[Keystudio]]'', del 2001.</ref> ''Keys to Ascension'', pubblicato da una piccola casa discografica, non viene pubblicizzato adeguatamente, sicché le vendite ne risentono;<ref name="Welch269">{{cita|Welch|p. 269|cidWelch}}.</ref> inoltre, prima del completamento di ''Keys to Ascension 2'' Wakeman, poco propenso ad affrontare un nuovo tour, abbandona nuovamente gli Yes,<ref name="Welch269"/> rinunciando ai possibili proventi che ne sarebbero derivati.<ref name="Welch272">{{cita|Welch|p. 272|cidWelch}}.</ref>
 
Dopo aver inutilmente cercato di convincere Wakeman a ripensarci, il gruppo si riorganizza:<ref name="Welch272"/> Rick viene sostituito, nella duplice veste di tastierista e chitarrista, dal rientrante [[Billy Sherwood]] che, insieme a Squire, diventa l'elemento chiave del gruppo.<ref name=allmusic/> Il materiale prodotto durante la loro esperienza nei [[Conspiracy (gruppo musicale)|Conspiracy]] diviene il nucleo del successivo album, ''[[Open Your Eyes (Yes)|Open Your Eyes]]''<ref name=allmusic/><ref name=themarquee/> che, nello stile di ''90125'', abbandona nuovamente il sound classico degli Yes a favore di soluzioni rock più semplici e orecchiabili, rappresentando un ponte tra lo ''Yessound'' e l'era più pop di Rabin.<ref name="AllmusicOYE">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r329852|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=3 gennaio 2010|autore=Gary Hill}}</ref> Poiché ''Keys to Ascension 2'', pubblicato dalla Essential Records, è uscito da poche settimane e il tour in programma nell'ottobre '97 sta per partire, la [[Eagle Records]] anticipa la pubblicazione di ''Open Your Eyes'',<ref name="Welch272"/> assemblandone frettolosamente il materiale,<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/OpenYourEyes.htm|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|accesso=3 gennaio 2010}}</ref> e il risultato è uno degli album meno amati dai fan.<ref name="AllmusicOYE"/> Nelle stesse settimane esce perfino un terzo album degli Yes, un doppio contenente brani registrati dal vivo per la [[BBC]] all'inizio della loro carriera, nel [[1969]] e [[1970]] (il disco, curato da [[Peter Banks]], esce in Europa col titolo ''[[Something's Coming]]'' ed in America come ''Beyond and Before'').
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[[File:AlanWhite.jpg|thumb|left|upright=0.8|[[Alan White (batterista 1949)|Alan White]]]]
 
Durante l'imponente ''Open Your Eyes Tour'', che comprende 164 date in Nord e Sud America, Europa e Giappone<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426230357/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Open Your Eyes Tour|accesso=5 gennaio 2010|dataarchivio=26 aprile 2009|urlmorto=no}}</ref> e che riscuote molto successo,<ref>{{cita|Welch|p. 286|cidWelch}}.</ref> suona nel gruppo il giovane e talentuoso<ref group="nota">Dice Steve Howe: «Con Igor non avevamo trovato solo un ottimo rimpiazzo per Rick, ma qualcuno che era in grado di superarlo», in {{cita|Welch|p. 273|cidWelch}}.</ref> tastierista [[Russia|russo]] [[Igor Khoroshev]], che aveva già suonato in tre brani su ''Open Your Eyes'', e che diviene poi membro ufficiale del gruppo per l'album successivo, ''[[The Ladder]]'', pubblicato nel [[1999]]. L'album viene affidato all'esperto produttore [[Bruce Fairbairn]], sotto la cui guida la band ritrova coesione e le idee musicali vengono sviluppate con un efficace lavoro di squadra,<ref>{{cita|Welch|p. 299|cidWelch}}.</ref> ma che non riesce a vedere la conclusione del suo lavoro, poiché muore per cause naturali durante le ultime fasi della realizzazione.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmusic.com/artist/bruce-fairbairn-mn0000631808/biography|titolo=Artist Biography|editore=''Allmusic''|accesso=22 ottobre 2014|autore=Jason Ankeny}}</ref>
 
L'album, le cui tracce sviluppano un'ampia gamma di stili<ref>{{cita|Welch|p. 300|cidWelch}}.</ref> e del quale i membri della band risultano particolarmente soddisfatti,<ref>{{cita|Welch|p. 298|cidWelch}}.</ref> è accompagnato da un'operazione commerciale piuttosto insolita per gli Yes, in quanto uno dei brani portanti di ''The Ladder'' viene utilizzato come colonna sonora di un [[videogioco]], l'omonimo ''[[Homeworld]]''.<ref>{{cita|Welch|p. 294|cidWelch}}.</ref>
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=== Il nuovo millennio ===
[[File:RickWakeman2003.jpg|thumb|[[Rick Wakeman]] nel 2003]]
Privati di un elemento, gli Yes si dedicano al nuovo album ''[[Magnification]]''. In questo lavoro la band, dovendo supplire all'assenza di un tastierista, decide di ingaggiare un'[[orchestra sinfonica]],<ref name="Welch310"/> un'esperienza già provata in occasione della registrazione di ''Time and a Word''; la conduzione dell'orchestra viene affidata a [[Larry Groupé]], un ottimo arrangiatore<ref name="Welch311">{{cita|Welch|p. 311|cidWelch}}.</ref> e bivincitore del [[premio Emmy]],<ref>{{cita web|url=http://www.northeastern.edu/camd/music/events/film-music-composer-two-time-emmy-winner-larry-groupe|sito=Northeastern University|titolo=Film Music Composer and Two-Time Emmy Winner Larry Groupé|lingua=en|accesso=30 ottobre 2014}}</ref> e il risultato è uno dei migliori album degli Yes.<ref name=ondarock/> Il tour corrispondente denominato ''The Yes Symphonic Tour 2001'', inizia prima dell'uscita dell'album,<ref name="Welch311"/> tocca Nordamerica ed Europa<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|sito=Forgotten Yesterdays|lingua=en|titolo=Lo Yes symphonic tour|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090426230417/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|dataarchivio=526 aprile 2009|urlmorto=sì}}</ref> e include il primo concerto degli Yes a [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>{{cita|Welch|p. 312|cidWelch}}.</ref> Durante il tour viene ingaggiato un tastierista di sessione, [[Tom Brislin]], che si integra molto bene con l'orchestra, riuscendo a riprodurre fedelmente lo stile di Moraz.<ref>{{cita web|url=http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090601031819/http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|titolo=Yes - Symphonic Live|lingua=en|accesso=16 gennaio 2010|dataarchivio=1º giugno 2009|deadurl=yes}}</ref> A testimonianza del notevole livello delle esibizioni viene pubblicato il video ''[[Symphonic Live]]'', registrazione di un concerto tenutosi ad [[Amsterdam]] il 22 novembre [[2001]].<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r1476561|sito=Allmusic|titolo=''Symphonic Live''|lingua=en|accesso=6 gennaio 2010}}</ref>
 
Nell'aprile 2002 Wakeman torna nuovamente nel gruppo, poco prima della pubblicazione di ''[[In a Word: Yes (1969-)]]'', un cofanetto di 5 CD che ripercorre la loro carriera artistica, e dell'inizio del ''Full Circle'', un tour mondiale che passa, dopo trent'anni di assenza, anche per l'Australia.<ref>{{cita|Welch|p. 317|cidWelch}}.</ref> Per tutto il [[2002]] ed il [[2003]] gli Yes girano il mondo, finché il ''Full Circle Tour'' viene terminato anticipatamente a causa di un incidente occorso ad Anderson, fratturatosi la schiena in una caduta.<ref name="Corsera0211">{{cita news|url = http://milano.corriere.it/milano/notizie/concerti_e_locali/09_novembre_3/yes-quaranta-anni-di-prog-1601944875702.shtml |titolo = Gli Yes, quarant'anni di «prog» |pubblicazione = Corriere della Sera|giorno = 2 |mese = 11 |anno = 2009 |autore = Luca Benedetti |accesso=11 dicembre 2009}}</ref> Il 18 marzo 2003 viene, inoltre, intitolato al gruppo l'asteroide [[7707 Yes]].<ref>{{cita web|url=http://www.cbat.eps.harvard.edu/special/rocknroll/0007707.html|titolo=(7707) Yes|editore=cbat.eps.harvard.edu|accesso=24 ottobre 2014}}</ref>
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== Tour ==
La tabella riporta l'elenco dei tour della band,<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/index.asp|titolo=A Comprehensive Guide To Yes Shows|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20090501132441/http://forgottenyesterdays.com/index.asp#|dataarchivio=1º maggio 2009|accesso=10 novembre 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qdec=2010|titolo=Yes shows (2010)|accesso=10 novembre 2014}}</ref> dal titolo del tour, alle date del primo e dell'ultimo spettacolo e alle eventuali pubblicazioni discografiche che ne sono seguite. Il numero degli spettacoli riporta quelli che si sono realmente svolti, i concerti annullati non sono stati conteggiati.
{{sp}}
{| class="wikitable"
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;Siti sulla band
* {{cita web|http://www.bondegezou.co.uk/|Bondegezou - The Worlds of Bondegezou|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://forgottenyesterdays.com |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100107144804/http://www.forgottenyesterdays.com/#|titolo=Forgotten Yesterdays - A Comprehensive Guide To Yes Shows|dataarchivio=7 gennaio 2010|lingua=en|accesso=26 dicembre 2009|urlmorto=no}}
* {{cita web|http://nfte.org/|Notes from the Edge|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.relayer35.com/Yescography/home.htm|The Internet Yes Discography|lingua=en}}
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* {{en}} [http://www.billbruford.com/ Bill Bruford] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.stevehowe.com/ Steve Howe] - Sito ufficiale
* {{en}} {{Collegamento interrotto|1=[http://www.chrissquire.com/ Chris Squire] |date=novembre 2018 |bot=InternetArchiveBot }} - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.rwcc.com/ Rick Wakeman] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.trevorhorn.com/ Trevor Horn] - Sito ufficiale