Francesco Giuseppe I d'Austria: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 94:
Dal [[1848]] al [[1866]] la politica di Francesco Giuseppe era volta soprattutto verso l'occidente, al mantenimento dei possedimenti italiani, alla supremazia sui frammentati stati tedeschi. Dopo la morte di Schwarzenberg, però, la politica austriaca diventò sempre più centralizzata e repressiva (processi di [[Mantova]], repressione dei moti del 6 febbraio [[1853]] a [[Milano]]) e furono fatti errori strategici vitali. Il mancato intervento nella [[Guerra di Crimea]] isolò l'Austria in Europa, e soprattutto permise al [[Regno di Sardegna]] di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]]<ref>Francesco Giuseppe e [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] erano due volte secondi cugini. Essi avevano in comune quattro bisnonni: l'Imperatore [[Leopoldo II d'Austria]], sua moglie [[Maria Ludovica di Borbone-Spagna|Maria Luisa di Borbone]], Infanta di Spagna, il re delle due Sicilie [[Ferdinando I di Borbone]] e sua moglie [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]].</ref> di aumentare la sua influenza con [[Francia]] e [[Inghilterra]].
Grazie alla
Il risultato fu disastroso e, dopo la sanguinosa [[battaglia di Solferino e San Martino]], si vide costretto a firmare l'[[Armistizio di Villafranca]], che sanciva la cessione della [[Lombardia]] al Regno di Sardegna, ma riuscì a mantenere sotto il controllo dell'impero asburgico il Veneto nonostante le pressioni diplomatiche dei Savoia, i quali furono costretti a ratificare il trattato poiché l'imperatore francese aveva fretta di concludere la guerra in modo da non attirare critiche verso la propria politica estera. Il [[1867]] rappresentò poi per Francesco Giuseppe un'ulteriore messa alla prova del suo animo: suo fratello Massimiliano, eletto Imperatore del Messico nel [[1863]] su proposta dei monarchici locali, venne fucilato dai rivoluzionari del paese, che stavano attuando una guerra d'indipendenza sempre più marcata per evitare governi di natura straniera.
|