Parco nazionale del Gran Paradiso: differenze tra le versioni

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Il 3 dicembre [[1922]] re [[Vittorio Emanuele III]], nei primi giorni del governo [[Mussolini]], firmava il decreto legge che istituiva il Parco Nazionale del [[Gran Paradiso]]. L'articolo 1 del decreto sancisce che la finalità del parco è quella di "''conservare la fauna e la flora e di preservare le speciali formazioni geologiche, nonché la bellezza del paesaggio''". L'articolo 4 sancisce che la gestione è affidata alla '''Commissione Reale del Parco Nazionale del Gran Paradiso'''. Seguono una serie di norme: nel perimetro del parco sono vietate la caccia e la pesca, l'accesso con cani, armi ed ordigni che servano a tali scopi, la Commissione può sospendere e regolare il pascolo in alcune località.
Il servizio di vigilanza venne affidato al Corpo Reale delle foreste che reintegrò tutti i [[guardaparco]] della vecchia riserva che ne fecero richiesta. Vennero poi gli anni bui del parco.
 
[[File:Valsavaranche 2008 123.jpg|thumb|Il [[rifugio Federico Chabod]] in [[Valsavarenche]] nel cuore del parco]]
 
Nel [[1933]] fu abolita con regio decreto la Commissione Reale e la gestione del parco passò al ministero ([[fascismo|fascista]]) per l'Agricoltura e Foreste. La sorveglianza, affidata alla Milizia Nazionale Forestale, divenne una sorta di servizio punitivo: venivano mandati dei malfattori o degli antagonistici politici, spesso non abituati alla rigidità della montagna, ad espiare le proprie pene (una specie di "piccola [[Siberia]]" italiana). La vigilanza perse d'efficacia, riprese il bracconaggio e a volte fu persino ordinato ai guardaparco di uccidere esemplari di stambecchi e di camosci della miglior specie per farne dono alle autorità militari. Durante la guerra, data l'assoluta scarsità di viveri, il bracconaggio si rese necessario anche per la popolazione locale.
[[File:Valsavaranche 2008 123.jpg|thumb|Il [[rifugio Federico Chabod]] in [[Valsavarenche]] nel cuore del parco]]
 
Tornata la pace gli [[stambecco|stambecchi]] erano ridotti ad appena 400 capi. Il 5 agosto [[1947]], con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato [[Enrico De Nicola]], venne istituito l''''Ente Parco Nazionale Gran Paradiso''' con un consiglio di amministrazione composto da 13 elementi ed un corpo di guardie giurate alle sue dirette dipendenze. Fu nominato direttore soprintendente (lo sarà sino al 1969) il prof. [[Renzo Videsott]] che l'anno successivo, nel 1948, vi costituirà nel [[castello di Sarre]] la prima associazione ambientalista italiana, la [[Federazione Nazionale Pro Natura]]. Terminava così il lungo percorso di passaggio, durato quasi un trentennio, dalla riserva di caccia al parco nazionale.