Pucajirca: differenze tra le versioni

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La prima salita ad una cima dei Pucajirca risale al 1º luglio [[1936]], quando Erwin Schneider salì in solitaria la cima del Pucajirca Sur.<ref>{{cita|Ricker|pag.66}}</ref> La vetta più alta, il Pucajirca Norte I, fu salita il 12 giugno [[1966]] dai giapponesi Shigeo Nakagawa, Hiroshi Nakajima e Tamotsu Nakamura attraverso la cresta nord; il 13 giugno del 1961 due cordate italiane, composte da Giuseppe Dionisi, Luciano Ghigo, Giuseppe Marchese e Mildo Fecchio salirono per la prima volta il Pucajirca Central dalla cresta sud-ovest.<ref>{{collegamento interrotto|[http://www.americanalpineclub.org/documents/pdf/aaj/1962/252_southamerica_aaj1962.pdf American Alpine Journal – 1962 (pdf).]|date=aprile 2018|bot=InternetArchiveBot}} URL consultato il 06-12-2009
 
Scàndere, anno XIII-XIV, 1961-62</ref> Il Pucajirca Norte II era già stato salito il 14 luglio [[1955]] da Clinch e Kauffman, così come pochi giorni prima, il 12 luglio [[1955]], Hopponen e Walton avevano salito il Pucajirca Norte III.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.americanalpineclub.org/documents/pdf/aaj/1956/27_platts_pucahirca_aaj1956.pdf American Alpine Journal – 1956 (pdf).] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} URL consultato il 06-12-2009</ref> Il Pucajirca Oeste II è stato salito il 16 giugno [[1970]] da Glasgow, Gough, White, Stanton e Wilson.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.americanalpineclub.org/documents/pdf/aaj/1971/peru1971_397-422.pdf American Alpine Journal – 1971 (pdf).] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} URL consultato il 06-12-2009</ref> In generale i Pucajircas sono montagne che contano un esiguo numero di ascensioni<ref name="cita|Tomé|pag.66"/> a causa del relativo isolamento di Pomabamba, il villaggio di accesso alla montagna. Il 14 Luglio 1981 avvenne una tragedia in una spedizione di nove uomini da Bergamo guidata da Bruno Berlendis. Rocco Berlingheri è caduto per circa 40 metri e Flavio Betivecchi a 250 metri, ma Italo May, Livio Piantoni e Giovanni Tagliaferri scomparseroscomparirono sotto la neve. Così scriveva in prima pagina L'Eco di Bergamo nell'edizione del 17 luglio del 1981 comunicando la tragica notizia dal Perù, Salvetti aveva ricevuto poco prima una comunicazione da Bruno Berlendis, il capo spedizione che si trovava al campo base di Laguna Sajuna a quota 4.100 metri.
 
== Note ==