Teoria della complessità computazionale: differenze tra le versioni

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Per quel che riguarda la misurazione della risorsa ''tempo'', data una macchina di Turing <math>M</math>, si dice che ''<math>M</math> opera in tempo <math>f(n)</math>'' se ''<math>f(n)</math>'' è il ''massimo'' numero di passi necessari alla macchina per produrre il risultato su un input <math>x</math> di lunghezza <math>n</math>.
 
Per quel che riguarda la misurazio SABRINACORTESE nemisurazione della risorsa ''spazio'', data una macchina di Turing <math>M</math>, si dice che ''<math>M</math> opera in spazio <math>f(n)</math>'' se ''<math>f(n)</math>'' è il ''massimo'' numero di celle visitate durante una computazione su un input <math>x</math> di lunghezza <math>n</math>, oltre a quelle occupate dall'input.
 
Affinché queste affermazioni siano valide, <math>f(n)</math> dev'essere una ''funzione di complessità propria'', cioè deve soddisfare le seguenti condizioni: