Storia della scienza: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Scienza greco-romana}}
 
Zara e bella si avete capiTo bene e così lei e bella e poi ci fuRino i dinoSauris esattamente ieri ci fu la scoperta dell'America essendo bella lei e bella perché è bella.... Maria Didonna e la fIulia di Isabella de castiglia.Ed Io sono Achille ed il mio punto debole e solo il tallonè. Veronica lupu e mia madre ed è una donna ed ora sta guardando la televisione ed ha chiesto se è Corrado si avete capiTo bene questa accantorta a me e bella ed è zarinato bellina e lei è bella perché è bella ed è Belen labelentro perché è Belen
===Scienze teoriche e scienze pratiche===
[[File:Sanzio 01.jpg|thumb|left|''[[Scuola di Atene]]'', di [[Raffaello Sanzio]].]]
 
Lo sviluppo della [[filosofia greca]] portò a concepire il mondo come una totalità (κόσμος) governata da una legge ad esso [[immanente]], ritenuta intellegibile dalla mente umana.<ref name=treccani /> Se i primi [[presocratici|pensatori ionici]] si concentrarono sulla ricerca del principio originario (''[[archè]]'') a cui ricondurre tutti i fenomeni naturali, con [[Pitagora]] viene data la priorità al concetto intellegibile, ossia alla forma teorica da cui è possibile dedurre per via matematica e geometrica l'ordine della natura. Una tale impostazione sarà fatta propria da [[Parmenide]], [[Platone]] e [[Aristotele]]. Per Platone, il [[Demiurgo]] ha plasmato la natura secondo [[idee|modelli geometrici imperituri]], ai quali occorre rifarsi per poterla comprendere.
 
Per Aristotele la natura non è un semplice [[meccanicismo|meccanismo]] sottoposto a leggi di causa-effetto (come sostenuto dagli [[atomismo|atomisti]]) ma è dominata da uno scopo, un fine che ogni essere naturale è chiamato a realizzare. Lo studio della qualità prevale sulla quantità, e la materia che se ne occupa è la [[metafisica]], che culmina con la [[teologia]], scienza teorica per eccellenza che mira alla [[contemplazione]] fine a se stessa. Essa è la «filosofia prima» che si occupa dell'«[[essere]] in quanto tale» (Οὐσία) nel significato di [[Dio]], ed è distinta da Aristotele dalle scienze di basso profilo che si occupano invece delle realtà sensibili e mutevoli.
 
{{citazione| Infatti la [[fisica]] si occupa di enti che esistono separatamente ma non sono immobili, e dal canto suo, la matematica si occupa di enti che sono sì, immobili, ma che forse non esistono separatamente e sono come presenti in una materia, invece la "scienza prima" si occupa di cose che esistono separatamente e che sono immobili. E se tutte le cause sono necessariamente eterne, a maggior ragione lo sono quelle di cui si occupa questa scienza, giacché esse sono cause di quelle cose divine che si manifestano ai sensi nostri. Quindi ci saranno tre specie di filosofie teoretiche, cioè la matematica, la fisica e la teologia, essendo abbastanza chiaro che, se la divinità è presente in qualche luogo, essa è presente in una natura siffatta, ed è indispensabile che la scienza più veneranda si occupi del genere più venerando.| [[Aristotele]], ''Metafisica'', VI (Ε), 1026, a 18-21}}
 
[[Aristotele]] tuttavia, pur assegnando la priorità alla metafisica, teneva in grande considerazione la [[sperimentazione]], utilizzando anche quella operata dai suoi allievi, primo tra tutti [[Teofrasto]]. In tal modo Aristotele sintetizzò il sapere scientifico dell'epoca in osservazioni di grande acutezza, che sarebbero state poi modelli d'autorità per la [[filosofia della natura]] almeno sino al XVII secolo. Svolgendo una grande opera di sistematizzazione, i suoi resoconti sulle tipologie, forme, abitudini e caratteristiche di animali e piante risulteranno un esempio indiscusso di "metodo descrittivo".<ref>[http://www.emsf.rai.it/scripts/interviste.asp?d=475 Aristotele filosofo della natura].</ref>
 
==Scienza nel Medioevo==