Body art: differenze tra le versioni

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Piero Manzoni, e propone anche un 'prodotto' escreto dal proprio corpo e confezionato in scatola firmata ("''Merda d'artista''"), mentre [[Gina Pane]] sembra in preda alla sofferenza per le automutilazioni che si produce ad ogni happening d'arte estrema. [[Ketty La Rocca]] negli anni settanta si distingue per l'uso delle mani e di radiografie di crani nei suoi lavori.
 
Kyrahm e Julius Kaiser sono considerati la nuova evoluzione della body art storica. Ferdy Colloca, artista contemporaneo, oltre che usare il corpo come tela vivente sviluppa attraverso il suo fare una body art che si potrebbe definire concettuale, Massimo Nardi la sua pittura, dall’inconfondibile stile, riveste il corpo femminile di “entropico astrattismo” rendendolo opera in movimento.
 
Sotto le sue dita, corpi vivi e pulsanti divengono tele vergini pronte a raccogliere nuovi impulsi vitali.