Data integration: differenze tra le versioni

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Problemi nella combinazione di fonti di dati [[Eterogeneità|eterogenee]], spesso identificati come silos di informazioni, attraverso una singola interfaccia per ''[[query]]'' esistettero per diverso tempo.
 
Nei primi [[anni ottanta]] del [[XX secolo]] i tecnici informatici cominciarono a progettare sistemi per l'interoperabilità di basi di dati eterogenee.<ref>{{Cita news|autore= John Miles Smith |titolo= Multibase: integrating heterogeneous distributed database systems |anno=1982 |rivista=AFIPS '81 Proceedings of the May 4–7, 1981, national computer conference |pp= 487–499 |url=http://dl.acm.org/citation.cfm?id=1500483}}</ref>
Il primo sistema di integrazione dei dati guidato da metadati strutturati è stato progettato presso l'[[Università del Minnesota]] nel 1991 per Integrated Public Use Microdata Series (IPUMS). IPUMS impiegava un approccio in stile [[data warehouse]] che estrae, trasforma e carica i dati provenienti da sorgenti eterogenee in una unica vista, affinché i dati diventino compatibili..<ref>{{Cita news|autore= [[Steven Ruggles]], J. David Hacker, and Matthew Sobek |titolo= Order out of Chaos: The Integrated Public Use Microdata Series |anno=1995 |rivista=Historical Methods |volume=28 |pp= 33–39}}</ref>
Rendendo interoperabili centinaia di basi di dati relative alla popolazione, IPUMS ha dimostrato la praticabilità di integrazione di dati su larga scala. L'approccio data warehouse offre un'architettura fortemente accoppiata, perché i dati sono già fisicamente riconciliati in un unico archivio interrogabile, in modo che di solito richieda poco tempo risolvere le ''query''.<ref>{{Cita news|autore= Jennifer Widom |titolo= Research problems in data warehousing |anno=1995 |rivista=CIKM '95 Proceedings of the fourth international conference on information and knowledge management |pp= 25–30 |url=http://dl.acm.org/citation.cfm?id=221319}}</ref>