Clarice Orsini: differenze tra le versioni

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Sono registrati viaggi di Clarice a [[Volterra]], [[Colle Val d'Elsa]], [[Badia a Passignano]] e altri luoghi nel [[1485]], mentre nel [[1488]] tornò a Roma di nuovo, in visita ai parenti. In queste occasioni e viaggi, veniva accompagnata da amici e persone vicine a Lorenzo di cui Clarice si fidava e, inusuale per il tempo, spesso la donna rappresentava il marito, quando questi non poteva presentarsi di persona, venendo accolta con tutti gli onori e rispetto nella sua figura di moglie del Magnifico. <ref name=":0" />
 
Morì nel 1488 per [[tubercolosi]] quando il marito era assente perché si stava curando della dolorosa gotta che affliggeva gli uominjuomini della sua famiglia e non potè tornare per i funerali. In una lettera a [[Papa Innocenzo VIII]], Lorenzo espresse tutto il suo dolore e difficoltà nell'accettare la perdita della consorte:
 
{{Citazione|''Troppo spesso sono costretto a dare solicitudine, e molestia a V. Beatitudine per i casi, che tutto giorno ne prepara la fortuna, e la divina disposizione, a la quale, come non è possibile resistere, così sarìa conveniente, che ciascuno li acquiescessi, e pazientemente sopportassi quello, che dà la sua bonità così dolce, come amata. Ma la morte della Clarice mia carissima, e dolcissima consorte nuovamente successa me è stata, ed è di tanto danno, pregiudicio, e dolore per infinite cagioni, che ha vinto la mia pazienzia, ed obdurazione nelli affanni, e persecuzioni della fortuna, la quale non pensavo, che mi potessi portare cosa, che mi facesse molto risentire. E questo, per essere privato di tanto dolce consuetudine, e compagnìa, certamente ha passati i termini, e mi ha fatto, e fa risentire tanto cordialmente, che non truovo luogo.