Movimento Ceciliano: differenze tra le versioni

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Tutte le fonti concordano nell'individuare Perosi come guida ed esponente principale del Movimento Ceciliano e lo stesso Tebaldini ammise che quel che egli aveva sognato e sperato era divenuto realtà grazie al sacerdote e compositore [[Tortona|tortonese]].
 
Il movimento, come già detto, trovò il massimo appoggio nella persona di [[papa Pio X]], che, il 22 novembre [[1903]] (non a caso il giorno di Santa Cecilia), emanò quello che è considerato il "manifesto" del movimento, cioè il [[Motu Proprio]] [[http://w2.vatican.va/content/pius-x/it/motu_proprio/documents/hf_p-x_motu-proprio_19031122_sollecitudini.html]]''Tra le sollecitudini'', dove ribadiva tutti i concetti cari ai cecilianisti ed esortava tutta la [[Chiesa cattolica]] ad uniformarvisi.
 
Al Movimento aderirono musicisti, liturgisti ed altri studiosi, che intendevano "restituire dignità" alla musica liturgica sottraendola all'influsso del melodramma e della musica popolare, fondando anche - sempre sotto il nome di Santa Cecilia - scuole, associazioni e periodici.