Fiat C.R.42: differenze tra le versioni

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Il 6 novembre 1940 fu forse il giorno di maggior successo dei C.R.42 di tutta la seconda guerra mondiale. In una serie di scontri durante il primo giorno dell'offensiva britannica contro l'[[Etiopia]], i biplani Fiat, infatti, abbattevano sette Gloster Gladiator, senza subire alcuna perdita. Durante una prima battaglia aerea, i C.R.42 della 412ª Squadriglia del capitano Antonio Raffi facevano precipitare cinque Gladiator.<ref>{{Cita|Neulen|p. 41}}.</ref> I C.R.42 guidati da Raffi e dall'asso [[Mario Visintini]] si scontrarono con i Gloster del [[1° Squadron SAAF]] e abbattevano il ventiquattrenne ''Flight lieutenant'' Kenneth Howard Savage e il ''Pilot officer'' Kirk, costringendo il parigrado J. Hamlyn ad un atterraggio di emergenza nel suo aereo. Frattanto, il ''Major'' Schalk van Schalkwyk, sempre del 1 SAAF ''Squadron'', veniva attaccato da biplani Fiat che incendiavano il suo Gladiator, costringendolo a lanciarsi con il paracadute. Egli tuttavia non sopravvisse alle ferite ed alle ustioni. Il ''Captain'' Brian Boyle decollò in aiuto di van Schalkwyk ma fu lui stesso immediatamente attaccato e ferito e atterrò rovinosamente. Sempre il 6 novembre, intorno a mezzogiorno, un'altra pattuglia di Gladiator, mentre si preparava ad attaccare una formazione di bombardieri [[Caproni Ca.133]], veniva a sua volta intercettata da Fiat C.R.42 e il ''Flying officer'' Haywood, colpito, precipitava in fiamme. Alla fine dei combattimenti del 6 dicembre, i sudafricani rivendicarono l'abbattimento di due "Falchi" ma nessun aereo italiano venne distrutto e soltanto il biplano del sottotenente Rosmino venne colpito ed egli ritornò con il paracadute crivellato di pallottole. Due o tre di queste vittorie vennero attribuite al capitano Visintini.<ref>{{Cita web |url=http://surfcity.kund.dalnet.se/italy_visintini.htm |titolo=Italian biplane fighter aces - Mario Visintini |autore=Håkan Gustavsson |editore=Håkans aviation page: Biplane Fighter Aces from the Second World War |data=13 dicembre 2010 |lingua=en |accesso=18 marzo 2011}}</ref>
Il 29 dicembre, Franco De Michelis e Osvaldo Bartolozzi, della 413ª Squadriglia, dopo un duello aereo durato una decina di minuti, nell'area di Bardery, abbatterono due Hurricane del [[2 Squadron SAAF]]. Di contro, nel corso del 1940, almeno sei Fiat furono distrutti e una dozzina danneggiati.<ref name="Skulski 2007, pp. 40-41" /> TuttaviaE quando, il 19 gennaio 1941, le forze britanniche avviarono una decisa controffensiva., Lala 412ª Squadriglia, preposta alla difesa del Settore Nord, èdicentava la protagonista di una serie di attacchi per cercare di ridurre l'accresciuto potenziale nemico. Così il 9 febbraio, all'alba, cinque C.R.42 della 412ª Squadriglia, capitanati Mario Visintini, compivano un'incursione a volo radente sul campo di Agordat, durante la quale danneggiavano o distruggevano 16 velivoli nemici, inclusi un Lysander, due Gladiator, due Hurricane e due Wellesley. Per questa missione, il gregario di Visintini, Sergente Maggiore Soffritti, veniva decorato "al valor militare". <ref name="Emiliani, Ghergo, Vigna p. 58."> Emiliani, Ghergo, Vigna 1979, p. 58.</ref> Visentini restava ucciso due giorni dopo durante la ricerca di due gregari costretti ad atterraggi di emergenza. E dopo cinque mesi di combattimenti, il 6 giugno 1941, in Africa orientale rimanevano, in grado di volare, solo il C.R.42 del tenente [[Ildebrando Malavolta]] della 413ª Squadriglia e il C.R.32 del maresciallo Giardinà della 410ª Squadriglia. I due caccia coglievano di sorpresa le formazioni della RAF abbattendo un Wellesley il 2 luglio e un altro sette giorni più tardi.<ref>{{Cita|Emiliani, Ghergo, Vigna|p. 63}}.</ref> Il C.R.42 di Malavolta era l'ultimo aereo italiano a sostenere un duello aereo in quella regione il 24 ottobre 1941, anche se le versioni sull'ultimo combattimento aereo in Africa orientale discordano. Decollato per mitragliare gli aeroporti britannici di [[Dabat]] ed [[Adi Arcai]], secondo alcuni storici, fu intercettato da tre Gladiator ed abbattuto dopo che era riuscito a distruggere due aeroplani nemici.<ref name="FIAT CR.42"/>. Per altri autori, Malavolta riuscì soltanto a mitragliare i due Gladiator. Secondo lo storico Hakan Gustavsson, invece, quando Malavolta fu udito sorvolare l'aeroporto di Dabat il pilota dell'aeronautica sudafricana ''Lieutenant'' Lancelot Charles Henry "Paddy" Hope, decollò per intercettare il suo C.R.42 (MM7117) e lo abbatté, nonostante le manovre di fuga del pilota italiano. Il giorno seguente fu trovato il relitto dell'aereo con Malavolta ancora nel posto di pilotaggio. Hope lanciò un messaggio di cordoglio e stima sulle linee italiane ad Ambazzo e Malavolta ricevette una [[medaglia d'oro al valor militare]] postuma. Questo del 24 ottobre fu comunque l'ultimo combattimento aereo in Africa orientale.<ref>{{Cita web |url=http://surfcity.kund.dalnet.se/commonwealth_hope.htm |titolo=Commonwealth biplane fighter aces – Lancelot Charles Henry Hope |autore=Håkan Gustavsson |editore=Håkans aviation page: Biplane Fighter Aces from the Second World War |data=21 marzo 2009 |lingua=en |accesso=18 marzo 2011}}</ref>
In Africa orientale la Regia Aeronautica perse non meno di 87 C.R.42.