Grandi purghe: differenze tra le versioni

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{{F|Unione Sovietica|giugno 2012}}
 
Le '''Grandi purghe'''<ref name="etimo">Il termine ''purga'' deriva dadal tua sorellalatino ''purus''. La parola con cui in italiano si indicano le epurazioni, in russo si traduce con ''čistka'' (che deriva dal verbo ''čistit&#39;'', ''pulire''). Risulta del tutto erronea, invece, un'etimologia con una discreta circolazione in [[Italia]] che la vorrebbe discendere dal russo ''purga'' (pronuncia: ''purgà'') che vuole dire [[tormenta]], da considerarsi un [[falso amico]]. Per ulteriori approfondimenti sull'etimologia del termine, si veda {{Cita web |titolo=Stalin e Wikipedia: come si dice "purga" in russo? |url=http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/societa/Stalin_e_Wikipedia_come_si_dice_purga_in_russo.html |autore=Antonio Armano |sito=''PEM-Piazza Enciclopedia Magazine'' |editore=[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]] |data=25 marzo 2015 |accesso=26 marzo 2015}}</ref> furono una vasta [[repressione]] avvenuta nell'[[Unione Sovietica|URSS]] nella seconda metà degli [[Anni 1930|anni trenta]], voluta e diretta da [[Stalin]] dopo l'[[omicidio]] di [[Sergej Mironovič Kirov|Sergej Kirov]], importante dirigente del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|Partito]] a [[Leningrado]]<ref>Sergej Kirov fu ucciso a [[San Pietroburgo|Leningrado]], odierna San Pietroburgo, il 1º dicembre [[1934]].</ref>, per ''epurare'' il [[partito comunista]] da presunti cospiratori<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bogatzky Nikolay|data=Maggio 2017|titolo=Uno sguardo su Kondràt’ev|rivista=MRC|città=Sofia|volume=Working Papers: No 15/2017|numero=ISSN 2534-9465|url=http://www.mrcenter.info/Doc/WorkingPapers/WP__N_Bogattzky.pdf}}</ref>. Il periodo viene pure indicato con i termini di ''Terrore'', ''Grande Terrore'' (Большой террор, ''Bol'šoj terror'') o, in [[Russia]], con quello di ''Ežovščina'' (ежовщина, era di [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Ežov]])<ref>N.I. Ežov, successore di [[Genrich Grigor'evič Jagoda|Jagoda]], fu capo dell'[[Narodnyj komissariat vnutrennich del|NKVD]] dal 1936 al 1938. Caduto in disgrazia presso Stalin fu destituito e sostituito da [[Lavrentij Pavlovič Berija|Berija]], per poi essere giustiziato, presumibilmente, nel 1940.</ref> dal nome del capo dell'[[Narodnyj komissariat vnutrennich del|NKVD]] nel periodo più tragico delle purghe.
 
La repressione, eseguita spesso con procedimenti giudiziari sommari, colpì anche semplici cittadini, non iscritti al partito, considerati ostili al [[regime (politica)|regime]], ed ebbe vasta risonanza in [[Civiltà occidentale|Occidente]] in seguito ad alcuni processi celebrati dal [[1936]] al [[1938]] contro i massimi dirigenti del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|PCUS]]. Oggetto di arresti e condanne furono, anche, numerosi esponenti delle comunità straniere, inclusa quella italiana, emigrati nella nuova [[patria]] [[Socialismo|socialista]] per sottrarsi alle persecuzioni politiche dei paesi di origine o per contribuire al suo sviluppo. Le grandi purghe staliniane possono essere interpretate anche come un caso estremo di [[arrivismo]] politico che giunge, come prassi, all'eliminazione fisica degli avversari diretti personali.<ref>William J. Chase, ''Enemies within the Gates? The Comintern and the Stalinist Repression'', 1934–1939. New Haven, CT: Yale University Press, 2001, ISBN 0-300-08242-8.</ref><ref>Gianni Rocca, ''Stalin. Quel "meraviglioso georgiano"'', Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1988, ISBN 880431388-9, p. 269: «In effetti l'odio del segretario generale verso i suoi autorevoli nemici non era mai stato solo di natura politica. C'è un disprezzo quasi cannibalesco fra quei protagonisti dell'Ottobre che lascia sgomenti, trattandosi di vecchi compagni di battaglie rivoluzionarie. Un disprezzo reciproco che tutti coinvolgeva, che non lasciava spazio a un momento di umanità, di generosità, di amicizia.»</ref>
[[File:Radek's action.jpg|thumb|upright=1.4|Il procuratore [[Andrej Januar'evič Vyšinskij|Vyšinskij]], al centro, nel secondo processo di Mosca (1937).]]
 
== I processi. L'epurazione nel Partito Comunista e nell'Armata Rossa ==
I processi, negli anni delle Grandi purghe, furono numerosi, ma quelli principali sono generalmente considerati i tre, pubblici, svoltisi a [[Mosca (Russia)|Mosca]] davanti al Tribunale del collegio militare della Corte suprema dell'[[Unione Sovietica]] ed un quarto, segreto, contro alcuni tra i più alti ufficiali dell'[[Armata Rossa]]. Nei tre processi pubblici [[Vasilij Ulrich]] esercitò le funzioni di presidente della corte ed il procuratore generale dell'Unione Sovietica [[Andrej Januar'evič Vyšinskij|Andrej Vyšinskij]] quelle di [[pubblico ministero]]. In questi quattro processi, su un totale di sessantadue [[Imputato|imputati]], cinquantacinque furono condannati alla [[pena di morte|pena capitale]], sette a pene detentive varianti tra gli otto ed i venticinque anni. Neppure questi sette, comunque, scamparono alla morte: furono tutti uccisi, in varie circostanze e pochi anni dopo la sentenza, durante il periodo di prigionia.