Tony Wolf: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Trasferitosi in tenera età a Cremona, città dove crebbe e dove ha vissuto fino alla scomparsa, iniziò la sua attività professionale negli [[anni 1950|anni cinquanta]] collaborando con i Fratelli Pagotto ([[Nino Pagot]] e [[Toni Pagot]]), poi con la casa editrice britannica Fleetway, da allora inventò personaggi fiabeschi e illustrò varie storie. Tra il 1974 e il 1975 realizzò per il [[Corriere dei Piccoli]] la serie ''Ciccio Sprai'', su testi di [[Carlo Triberti]], oltre ad alcuni adattamenti di favole celebri, come ''Lo schiaccianoci''. Anni dopo iniziò a lavorare con la casa editrice italiana [[Fratelli Fabbri Editori]] e la [[Dami Editore]] illustrando favole e libri per l'infanzia, anche con l'altro pseudonimo di '''Oda Taro'''.
 
Ha poi avuto una lunga collaborazione con l'editore [[Lo Scarabeo]] di Torino pubblicando, senza pseudonimi, svariati mazzi di [[tarocchi]] tra i quali ''I tarocchi degli gnomi'', famosi per essere il più piccolo mazzo di tarocchi mai pubblicato. A queste illustrazioni si ispirò [[Giordano Berti]] per scrivere la favola omonima (1988) e per un gioco di società, ''Gnomopoli'' (1994), entrambi editi da Lo Scarabeo. Lo stesso Giordano Berti, poi, utilizzò ''I tarocchi dei folletti'' come illustrazioni per il suo romanzo ''Il monte dei folletti'' (Araba Fenice, Boves, 2012), ambientato sull'Alpe di [[Monghidoro]], con un'introduzione di [[Gianni Morandi]].