Mira (Italia): differenze tra le versioni

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*'''Palazzo Bonlini''', a Mira Taglio riva sinistra, XVI secolo. Il corpo padronale è caratterizzato dall'ampia scala ellittica verso la strada, dalla serliana al piano nobile e dal timpano; a ovest dei muri di cinta che delimitano un ampio parco è presente una barchessa. Si ha memoria di un oratorio ora scomparso<ref>IRVV scheda 172</ref>.
*'''Villa Corbelli, Alessandri''', a Mira Taglio riva sinistra, XVI-XVII secolo. Il corpo padronale risulta poco appariscente probabilmente a causa di rimanaggiamentirimaneggiamenti ottocenteschi. Elegante invece la barchessa su cui si innesta a “L” la foresteria con un elegante porticato (XVII secolo), ed, al fondo di quanto rimane del parco, un cospicuo arco trionfale e le scuderie. All'interno sono presenti notevoli cicli di affreschi a carattere mitologico (inizio XVIII secolo) di Antonio Pellegrini e Alessandro Lanfranchi. Le statue sul muro di cinta ed i mascheroni in chiave di volta dell'arco trionfale e delle aperture della foresteria e della barchessa sono attribuibili all'ambito di [[Giuseppe Torretto]].<ref>{{cita|IRVV}} scheda 159</ref>
 
* V'''illa Bon, Varisco, Tessier''', a Mira Taglio riva destra, XVIII secolo. Il fianco sulla strada del corpo padronale è tripartito da quattro lesene a bugnato e culmina in un timpano con acroteri a forma di vaso agli angoli. Nell'ampio parco due pregevoli statue settecentesche ed una vera da pozzo con decorazioni in ferro battuto. All'interno decorazioni a stucco e fresco attribuite a [[Costantino Cedini]] (fine XVIII secolo)<ref>{{cita|IRVV}} scheda 170</ref>.
 
*'''Villa Contarini, Pisani, detta “dei Leoni”''', a Mira Taglio riva sinistra, XVI secolo. Il corpo padronale deve prevalentemente il suo aspetto alle trasformazioni settecentesche, quando era di proprietà dei [[Pisani (famiglia)|Pisani]]. All'epoca dei Pisani risale il ciclo di affreschi di [[Giambattista Tiepolo]] staccati nel 1893 ed ora nel [[Museo Jacquemart-André]] di [[Parigi]]. L'edificio a pianta rettangolare è sopraelevato dallo zoccolo rastremato in bugnato, l'accesso è consentito dalla parte della strada tramite una scala guardata da due leoni in pietra e sul lato interno attraverso una loggia a cinque arcate preceduta da un'ampia gradinata, sul cornicione una coppia di guglie per lato. una barchessa, un oratorio del XVII sec. e un ampio parco. Sul confine meridionale del lotto si eleva l’oratorio della Beata Vergine del Rosario del tardo seicento; la facciata tripartita da lesene ioniche culmina in un timpano coronato da tre statue attribuibili ad [[Angelo Marinali]]. La barchessa restaurata è stata tresformatatrasformata in teatro comunale. Il parco un tempo molto più esteso è ora un giardino pubblico<ref>{{cita|IRVV}} scheda 180</ref>.
 
*'''Villa Pio''', a Mira Porte riva sinistra, prima metà XVIII secolo. Il piccolo edificio, caratterizzato dalle eleganti finestre timpanate, ospita l'Ecomuseo “Le Terre del Brenta”. Sul soffitto del salone troviamo l’affresco di ''Apollo citaredo e le nove Muse'' (1714-1729) attribuito a [[Niccolò Bambini|Nicolò Bambini]]<ref>{{cita|IRVV}} scheda 221</ref>.
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*'''Villa Querini, Dalla Francesca, Tiozzo''', in località Chitarra vicino a Mira Porte riva destra, prima metà XVI secolo. La villa costituita dal corpo padronale, due barchesse simmetriche ed un parco è appartenuta alla famiglia [[Querini]] sino alla fine dell'Ottocento. All'interno sono presenti diversi cicli di affreschi a carattere mitologico e religioso dovuti ad un anonimo pittore veneto del XVI secolo<ref>{{cita|IRVV}} scheda 224</ref>.
 
* [[Villa Valier|'''Villa Valier, Bembo, detta "La Chitarra"''']], in località Chitarra vicino a Mira Porte riva destra, XVI secolo. Il corpo padronale è stato ridotto dalla demolizione della porzione che si allungava verso la Brenta e si concludeva con una facciata marcata da quattro lesene a bugnato e affiancata da due setti murari con nicchie e statue. Al di sotto dell'attico con vasi scolpiti si aprivano delle finte finestre affrescate da [[Giambattista Zelotti]] con varie figure tra cui una donna che suona la chitarra (da qui il nome della località), i cui residui sono ora conservati alle [[Gallerie dell'Accademia|Gallerie dell’Accademia]]. Più arretrata nel grande parco, la facciata attuale del vecchio edificio è ottocentesca ma al suo interno permangono gli affreschi di [[Pietro Ricchi]] (XVII secolo). Collegata al corpo principale si allunga verso sud la cospicua barchessa verso il pregevole oratorio (fine XVII sec.).<ref>{{cita|IRVV}} scheda 239</ref>
 
* [[Villa Widmann|'''Villa Seriman, Foscari Widmann - Rezzonico''']], in località Riscossa a est Mira Porte riva sinistra, XVIII secolo. Il corpo padronale è stato ripetutamente modificato nel settecento sino ad assumere l'attuale conformazione con il colonnato del portico d'accesso unica rimanenza dell'originario. Il secondo piano con le finestre mistilinee e gli abbaini con il timpano centinato ne sono fra gli ultimi episodi assieme al salone con gli affreschi del XVIII secolo di attribuiti dubitativamente a [[Giuseppe Angeli (pittore)|Giuseppe Angeli]]. Caratteristico è l'annesso rustico porticato che si sviluppa attorno ad una corte quadrata. Ad esso è addossato un oratorio della fine XVII secolo. Al margine nord del vasto parco vennero costuitecostruite delle serre<ref>{{cita|IRVV}} scheda 231</ref>. Attualmente è sede dell'APT.
 
*'''Villa Moscheni,''' Volpi, in località Riscossa a est Mira Porte riva sinistra, XVIII secolo. Il corpo padronale a due piani è sormontato dagli abbaini disposti a croce ornati da quattro lesene pseudo-doriche e coronati da timpani, le due barchesse perpendicolari all'edificio centrali sono state molto rimaneggiate ma risultano ancora leggibili. Il parco retrostante risulta in buono stato. Nel salone del piano nobile sono riapparsi affreschi della fine del XVIII secolo purtroppo deturpati dalla picchiettatura<ref>{{cita|IRVV}} scheda 211</ref>.