Personaggi del Mondo Emerso: differenze tra le versioni

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===Rekla===
'''Rekla''' è la Guardia dei Veleni e una delle più vecchie e fanatiche adepte della [[Gilda degli Assassini]]. Nata nella Terra del Mare da una donna che non la voleva, costretta a contrarre un [[matrimonio riparatore]] con uomo [[Alcolismo|alcolizzato]] e violento proprio a seguito del concepimento di Rekla, la bambina ha un'infanzia desolata, fino a quando pone fine all'ennesimo litigio dei genitori accoltellandoli. Convinta di essere dannata, Rekla viene trovata da un Vittorioso, che le insegna il credo di Thenaar e la fa entrare nella Gilda ancora negli anni in cui domina il Tiranno. Ella sposa appieno gli ideali della Gilda e si specializza nella preparazione di pozioni magiche, una delle quali le occorre per mantenere fisico e aspetto giovanili, per quanto, quando appare per la prima volta in [[La setta degli assassini|''La setta degli assassini'']], abbia circa sessant'anni. La Suprema Guardia affida a Rekla l'addestramento e la sorveglianza della [[Noviziato|novizia]] [[Dubhe (personaggio)|Dubhe]], ma la donna, diffidando di lei, non perde occasione per tormentarla, profittando del fatto che solo lei conosce la ricetta della pozione che a Dubhe occorre per tenere a bada la Bestia dentro di lei. Ma quando Dubhe fa la conoscenza di [[Lonerin]], coglie l'occasione per scappare. Rekla viene inviata con altri due Assassini a catturarli, ma nel corso dell'inseguimento attraverso le Terre Ignote Dubhe riesce a disperdere la pozione con la quale la Guardia si manteneva giovane. Nel confronto finale Rekla trova comunque la forza di sopraffare la ragazza, sicché questa dà sfogo alla Bestia dentro di lei, che le permette di spezzare il collo a Rekla.
 
===San===
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}}
'''Theana''' è una maga, allieva di Folwar insieme a Lonerin. Dopo la sconfitta della Gilda degli assassini si sposa con il suo compagno di studi e diventa la Suprema Ufficiante dei Fratelli della Folgore, adoranti del Culto di Theenar, che era un culto disprezzato da tutti perché, in precedenza, la Gilda, vedendo solo una parte distruttrice in questo culto, uccideva per "suo volere" e cioè per volere di Theenar.
 
=== Volco ===
'''Volco''' è un attendente della corte reale di Makrat, nella Terra del Sole. Dopo l'allontanamento di Neor, Volco è l'unico che mantiene un comportamento gentile verso il principe [[Learco (Mondo Emerso)|Learco]], che invece il re Dohor disprezza apertamente, ritenendolo un rammollito. In ''[[Un nuovo regno]]'' Volco, ancorché estraneo alla congiura di palazzo, viene arrestato e decapitato per tradimento per ordine del re, che in questo modo pensa di infliggere un castigo ulteriore al figlio Learco.
 
===Yeshol===
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===Amhal===
{{Vedi anche|Amhal }}
'''Amhal''' è un soldato dell'esercito unitario che salva Adhara quando due elfi l'aggrediscono; in lui scorre sangue di ninfa poiché sua madre è nata dall'unione di una ninfa e di un uomo. Ma nessuno vide di buon occhio l'unione dei genitori e la madre di Amhal vive senza amici circondata da un'aura di sospetto e ostilità. La cosa si aggrava quando la ragazza si lascia andare con un cavaliere di drago di passaggio che dopo pochi giorni se ne va. Quando scopre di essere incinta se ne va per disonore. Amhal vive questa cosa sulla pelle quando i suoi amici cominciano a prenderlo in giro perché sua madre si è lasciata andare per poco e per il suo sangue bianco e vischioso tipico delle ninfe. È durante un gioco allora che Amhal perde il controllo e ferisce gravemente il bambino che lo prendeva in giro. Da allora combatte contro questa Furia (così la chiama lui) che lo invita a uccidere e godere del sangue delle vittime. Ogni volta che sgarra a questa sua regola s'infligge delle ferite. Quando però il suo maestro muore ucciso da un sicario stregato da San con una formula proibita. il mondo intorno a lui vacilla e si allea a San pensando che sia la cosa giusta e che è nato per essere un Marvash. Quando incontra Adhara è lui a darle un nome e una speranza ed è di quel giovane che Adhara s'innamora. Ma quando si allea con gli elfi che attaccano il Mondo Emerso pronti a vendicarsi chiede in cambio della sua obbedienza che lo aiutino a cancellare ogni sentimento dal suo corpo perché nonostante tutto prova ancora pietà e orrore quando uccide. Così Kryss, il re degli elfi, gli dona un medaglione che risplende di una luce rossa. Questo medaglione permette ad Amhal di non sentire più emozioni se non dolore fisico. Durante l'ultimo scontro che ha con Adhara uccide il creatore di Chandra che all'inizio lei odiava ma con cui poi lega un forte legame quasi come padre e figlia. Accecata dalla rabbia Adhara ha la possibilità di uccidere Amhal ma dopotutto lo ama e gli regala un bacio mentre il medaglione di Amhal si spegne quasi del tutto. Adhara se ne va dandogli la possibilità di colpirla alle spalle cosa che lui non fa. Le emozioni di Amhal prendono il sopravvento ma quando sviene il medaglione riprende potere e torna a brillare più che mai. Continua a seguire San (arrivando a distruggere tutta la popolazione della Terra del Vento con una Magia Proibita) ma alla fine, durante un combattimento con Adhara, la ragazza lo libera dal medaglione che era incollato al suo petto, per poi morire insieme a lui per uccidere San e salvare Nuova Enawar, dove si trovavano in quel momento.
 
===Kryss===
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===Klarath===
'''Klarath,''' giovane mago [[Elfo|elfico]] della città di Nelor. Scapestrato e interessato solo al guadagno, vende i suoi servigi a [[Nihal]], quando gli chiede di liberare [[Sennar]] da un incantesimo di possessione, ma lui ha dei ripensamenti quando la mezzelfo si scontra con alcuni suoi concittadini, sicché lei usa la forza per portarlo con sé e costringerlo a onorare gli accordi. Nel rituale per liberare Sennar, Klarath ha sottoscritto un contatto con lo spirito di una bambina uccisa: tale esperienza, così come i racconti di Nihal, lo lasciano sconvolto, per cui rigetta completamente i principi guerreschi e di superiorità delle altre razze del suo popolo. Per questa ragione, quando fa ritorno a Nelor e non riesce a rientrare in quella società, viene brutalmente torturato ed infine costretto a rivelare dove abitano Nihal e Sennar, che gli altri elfi considerano responsabili del suo cambiamento. Klarath assiste poi al processo e al suicidio di Nihal. Morirà in miseria e abbandonato da tutti, con i famigliari, disonorati a causa sua, che lo ritengono un pazzo. Solo la nipote Ekhtir gli rimase vicino occupandosi di lui. Klarath fino alla fine, fu distrutto e consumato dai sensi di colpa, per avere condannato Nihal e la sua famiglia.
 
===Lefthika===