Pietro Nardini: differenze tra le versioni

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==Opere e fonti==
La sua opera è quasi tutta violinistica (molti concerti, soli, duetti, sonate, romanze)<ref name="MGG" />, a parte alcune ''ouvertures'' (in cui è evidente l'influsso di Jommelli<ref name="GROVE" />), 6 quartetti, 8 trii, alcuni duetti per viola, un concerto per viola d'amore<ref>{{cita|Catalogo|p. 413-416.}}</ref>, 6 sonate per flauto<ref name="GROVE" />, 4 composizioni per clavicembalo<ref>{{cita|Catalogo|ppp. 438-440.}}</ref> e un inno per Sant'Anna a due voci rimastoci in un'unica copia manoscritta alla Biblioteca Palatina di Parma.<ref>{{cita|Catalogo|p. 453.}}</ref>
 
===Autografi===
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===Copie manoscritte===
====In Italia====
Padova è la città che conserva il maggior numero di opere di Nardini in copie manoscritte (43 manoscritti), divise tra la Biblioteca Antoniana e quella del Conservatorio "Cesare Pollini".<ref>{{cita|Catalogo|p. 104.}}</ref> Seguono Genova (39 manoscritti conservati al Conservatorio, nel Fondo Antico e nel Dono Delius), Firenze (28 manoscritti al [[Conservatorio Luigi Cherubini|Conservatorio Cherubini]]) e Napoli (14 copie nella biblioteca di [[Conservatorio di San Pietro a Majella|San Piero a Majella]]).<ref>{{cita|Catalogo|ppp. 103-104.}}</ref> 9 manoscritti sono nel Conservatorio di Bergamo, 7 nell'Istituto Brera di Novara, nel Fondo Noseda del Conservatorio di Milano<ref>{{cita web|url=http://id.sbn.it/bid/MSM0173492|titolo=Manoscritto nardiniano a Milano|sito=SBN}}</ref><ref>{{cita web|url=http://id.sbn.it/bid/MSM0140341|titolo=Sonata manoscritta nardiniana a Milano|sito=SBN}}</ref> e nella città di Modena (tra la Biblioteca Estense e l'Istituto Vecchi/Tonelli).<ref>{{cita|Catalogo|pp. 103-104.}}</ref> Un numero minore di copie sono ad Ancona, Bologna, Campobasso, Roma, Venezia (le su elencate copie alla Marciana e altre al Conservatorio), Pistoia (Archivio Capitolare), Brescia (Conservatorio), l'inno a Sant'Anna citato alla Biblioteca di Parma, e una sonata per flauto e due violini nel [[Fondo musicale Venturi]] di Montecatini Terme.<ref>La sonata è nel documento segnato A11 nella prima ricognizione di Raymond Meylan, ''La collection Antonio Venturi, Montecatini Terme (Pistoia), Italie'', in «Fontes artis musicae», n. 5 (1958), Kassel, Bärenreiter, 1958, pp. 21-44, presente fisicamente nella Biblioteca Comunale a Villa Forini-Lippi a Montecatini, ma non incluso nel catalogo di Hiroko Kishimoto (a cura di), ''Il Fondo musicale Venturi nella Biblioteca comunale di Montecatini Terme: catalogo'', Firenze, Giunta Regionale Toscana/Milano, Editrice Bibliografica, 1989. Vedi anche {{cita|Catalogo|p. 436.}}</ref> Risulta strano che a Firenze, città di maggiore attività di Nardini, sia rimasta così poca sua musica: si ritiene che nelle vicissitudini della collezione granducale, molto complesse dall'Ottocento e soprattutto dall'Unità in poi, possano essere andate perdute la maggior parte dei documenti musicali, oppure che gran parte dei prodotti nardiniani siano rimasti negli archivi privati dei discendenti dei nobili committenti.<ref>{{cita|Catalogo|pp. 106, 226-227.}} Sulla storia della collezione granducale vedi Stefania Gitto, ''La collezione musicale di Palazzo Pitti I: il catalogo del 1771'', in «Fonti musicali italiane», 17 (2012), Lucca, LIM, 2012, pp. 175-192; Stefania Gitto, ''La collezione musicale di Palazzo Pitti II: il «Catalogo della libreria di S.A.R. il Granduca di Toscana» Ferdinando III (ca. 1799)'', in «Fonti musicali italiane», 19 (2014), Lucca, LIM, 2014, pp. 23-47.</ref>
 
====All'estero====