Bersaglieri: differenze tra le versioni

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IIl '''Corpo dei bersaglieri''' sonoè una specialità dell'[[Arma di fanteria]] dell'[[Esercito italiano]]. Ogni 18 giugno si festeggia l'anniversario della loro costituzione, avvenuta nel [[1836]]. L'associazione d'arma di riferimento è l'[[Associazione nazionale bersaglieri]].
 
== Storia ==
===Fondazione===
Il Corpo dei bersaglieri venne istituito, con regio brevetto del 18 giugno 1836, dadal re di Sardegna [[Carlo Alberto di Savoia]] su proposta dell'allora capitano del [[Reggimento guardie]]<ref>Oggi [[Brigata meccanizzata "Granatieri di Sardegna"|granatieri]].</ref> [[Alessandro La Marmora]].
 
Il compito assegnato alla nuova specialità prevedeva le tipiche funzioni della [[fanteria leggera]] - esplorazione, primo contatto con il nemico e fiancheggiamento della fanteria di linea (senza però schierarsi e frammischiarsi con quest'ultima) - ma si caratterizzava, come nelle intenzioni del suo fondatore, per un'inedita velocità di esecuzione delle mansioni affidate ed una versatilità d'impiego che faceva dei suoi membri, ancorché appiedati, oltreché dei [[Cacciatore (tattica)|cacciatori]], anche delle guide e dei guastatori ''ante litteram''<ref>La fanteria sardo-piemontese dell'epoca contava già alcune compagnie di cacciatori che si formavano in una preesistente scuola detta dei bersaglieri, da cui il nome del corpo, ma il modello cui maggiormente si ispirò il La Marmora nel proporne l'istituzione, dopo aver lungamente viaggiato in Europa per studiare la riorganizzazione post-napoleonica dei principali eserciti, fu quello degli [[Chasseurs alpins|Chasseurs des Alpes]] francesi (da non confondersi con i [[Cacciatori delle Alpi]]).</ref>.
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[[File:Stanislao_Grimaldi_del_Poggetto,_Bersaglieri_alla_Battaglia_di_Rivoli,_22_luglio_1848_(Bersaglieri_at_the_Battle_of_Rivoli,_22_July_1848)_(1850).jpg|thumb|4 giugno 1859. Bersaglieri combattono a [[Battaglia di Magenta|Magenta]] nel 1859]]
[[File:Porta Pia Pagliari Vizzotto.JPG|thumb|20 settembre 1870. Il maggiore [[Giacomo Pagliari]], comandante del 34º Bersaglieri, colpito a morte durante la [[presa di Porta Pia]]]]
===Nel regnoRegno d'Italia===
Con la proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e la trasformazione dell'[[Armata Sarda]] nel [[Regio Esercito]] con i trentasei battaglioni esistenti vennero creati sei reggimenti bersaglieri, che avevano compiti disciplinari e amministrativi. i reggimenti vennero assegnati ai [[Corpo d'armata|corpi d'armata]] e i battaglioni assegnati alle [[Divisione (unità militare)|Divisioni]] facenti parte dei corpi come unità da ricognizione.
 
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Nel 1997 la Brigata è entrata a far parte del [[Comando delle forze operative di proiezione]].
 
Oggi vi sono attivi i seguenti reggimenti bersaglieri:
*[[1º Reggimento bersaglieri]]
*[[8º Reggimento bersaglieri]]
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[[File:2010-09-19 Roma Monumento bersagliere con basamento.jpg|thumb|Monumento al bersagliere, [[Roma]], piazza di [[Porta Pia]] (1936)]]
 
== I simboli del corpoCorpo ==
=== La bandiera ===
La [[bandiera]] fu adottata con [[regio decreto]] di re Carlo Alberto dell'11 aprile [[1848]].
 
I bersaglieri, in quanto ordinati al livello massimo di battaglione, non avevano né potevano avere la bandiera, concessa ai soli reggimenti. Non la ebbero nemmeno alla fine del 1870 quando i loro battaglioni furono ordinati in Reggimenti. Si ritenne, forse, che le sue dimensioni avrebbero potuto ostacolare l'alfiere nelle sfilate a passo di corsa alla testa del reggimento, e che comunque fossero inutilizzabili sul campo di battaglia, dove i reparti di Bersaglieri avrebbero comunque operato in piccoli distaccamenti con compiti di fanteria leggera. Fu solo con il Regioregio Decretodecreto 17 ottobre [[1920]] n. 1488 che i reggimenti Bersaglieri ebbero le loro prime insegne, sotto forma di [[labaro|labari]], contemporaneamente ai reggimenti Alpini ed ai reparti [[Arditi]], per consentirvi l'apposizione delle decorazioni al Valorevalor Militaremilitare "alla bandiera" conferite ai reparti per i fatti d'arme della Prima Guerraguerra Mondialemondiale.
 
Il 7 giugno del [[1938]], infine, il labaro venne sostituito dalla bandiera nazionale, adottando un “formato ridotto” che offrisse meno resistenza al vento nella corsa.
Con l'avvento della Repubblica, il “formato ridotto” lasciò il posto al “tipo unico”. L'alfiere dei bersaglieri, tuttavia, ha continuato a sostenerla per tradizione in modo da farla sventolare in alto, visibile da lontano a tutto il reparto.
 
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Dopo il cappello piumato (chiamato vaira) il fez diventò, ed è tuttora, un elemento tipico del bersagliere. Il regolamento disciplina il trattamento del fez: non dev'essere riposto in tasca, né arrotolato in mano, né piegato sotto la spallina. La nappa azzurra (la "ricciolina") deve avere il cordoncino corto (massimo 30&nbsp;cm) in modo da consentirgli di dondolare rapido da una spalla all'altra.
 
=== Il Bascobasco nero ===
 
[[File:Baber.jpg|thumb|150x150px|Nuovo basco nero in uso al Corpo dei Bersaglieri dal giugno 2011]]
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** Museo storico dei bersaglieri di Roma, Comando militare della Capitale.
 
Le [[bandiereBandiere di guerra]] dei 6 Reggimenti attuali sono decorate di: 9 croci di Cavaliere dell'Ordine Militaremilitare d'Italia, 12 Medaglie d'Orooro, 11 d'Argentoargento, 28 di Bronzobronzo e 1 Croce di Guerraguerra al Valorevalore Militaremilitare, 1 Medaglia d'Orooro, 3 d'Argentoargento e 1 di Bronzobronzo al Valorevalore dell'Esercito, 1 Medaglia d'Argentoargento a Valorevalor Civilecivile (oltre ad una Medaglia di Bronzobronzo al Meritomerito Civilecivile, 1 Medaglia d'Argentoargento di Benemerenzabenemerenza per il Terremototerremoto calabro-siculo del 1908 e 2 Attestati di Pubblicapubblica Benemerenzabenemerenza al Valorevalor Civilecivile, non presenti sulle Bandiere di Guerra).
 
== Reparti non più esistenti ==