Belmonte in Sabina: differenze tra le versioni

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inserimento della storia preromana e romana di Belmonte in Sabina
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==Storia==
A Belmonte in Sabina sorgeva Palatium, antica città degli * <nowiki>[[Aborigeni (mitologia)]]</nowiki>, riportata da Dionigi di Alicarnasso appena 4,5 km a sud di Rieti<nowiki><ref> Dionigi di Alicarnasso, </nowiki>''Storia di Roma arcaica (Le antichità romane),'' I, 14: “Palazio, che dista venticinque stadi (4,5 km) da Rieti, città abitata dai Romani fino ai miei giorni, vicino alla via Quinzia”. Ne parla anche Varrone, ''De lingua latina'', V, 53: ''aborigines ex agro Reatino, qui appellatur Palatium, ibi consederunt'' <nowiki></ref></nowiki>, lungo la Via Quinzia (corrispondente al tratto della Salaria compreso tra il capoluogo reatino e Passo Corese) <nowiki><ref> Secondo altri studiosi invece la Via Quinzia corrisponde grossomodo all’odierna Via Turanense. F. Martelli, </nowiki>''Le antichità de’ Sicoli,'' L’ Aquila, 1830-35, pagg. 194-195, 201 e 301  <nowiki></ref></nowiki>. La città di Palatium era compresa tra Reate e Trebula (oggi Monteleone in Sabina) ed è stata recentemente localizzata<nowiki><ref> Christian Mauri, </nowiki>''La Sabina prima dei Sabini: gli Aborigeni e l’età del Bronzo. I santuari romani in opera poligonale'', Aracne editrice 2018, pagg. 13-17 <nowiki></ref></nowiki>.
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In località Grotte Zoccani (presso la frazione di Seconde Ville) è venuto alla luce un insediamento in grotta di epoca pre-protostorica, con reperti pertinenti ad una lunga frequentazione del sito tra l’Eneolitico e l’età del Bronzo<nowiki><ref> M. Firmani, </nowiki>''Panorama archeologico sabino alla luce di recenti acquisizioni,'' in Preistoria, storia e civiltà dei Sabini, Rieti 1985, pagg. 99-124 ed anche M. Firmani, ''Ricerche nella Sabina velina e tiberina,'' in Archeologia Laziale II, 1979, pag. 18 <nowiki></ref></nowiki>.
 
In località Guardiola, presso la Valle del Turano, era presente un antico luogo di culto con tanto di menhir (oggi rotolato a valle).
 
La località continuò ad essere frequentata anche in epoca romana.
 
Non lontano da Belmonte, in località Terze Ville, è presente un muraglione in opera poligonale di III - IV maniera, lungo circa 20 metri ed alto 4, databile tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. Queste mura dovevano sostenere un terrazzamento soprastante a destinazione agricola oppure abitativa
 
Queste murature in opera poligonale attestano una continuità di vita del sito ancora in età repubblicana, confermando l’espressione di Dionigi che riporta ''Palatium'' “abitata dai Romani fino ai miei giorni”.
 
La chiesetta di Sant’Elena venne eretta al di sopra di un precedente tempietto romano, di cui si conservano sul posto alcuni elementi architettonici in marmo.{{...|centri abitati|arg2=storia}}
 
==Società==