Bellum Africum: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m "accertamento dalle"= accerchiamento da parte delle;" "dichiarare la resa" = arrendersi a. Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
"il genere Labieno"= Labieno; " la città roccaforte " = la città fortificata; "obbligando..." = provocando; "a esercito schierato" = in campo aperto. Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 16:
== Contenuto ==
Il periodo compreso è il 46-45 a.C. [[Cesare]] dopo la morte di [[Pompeo]] sbarca immediatamente il 25 dicembre 47 a.C. da Lilibeo in [[Sicilia]], con 17 legioni e 2600 cavalieri. A causa del cattivo tempo lo sbarco ad Hadrumentum è molto difficile, e Cesare scopre l'Africa è stata trasformata in un campo di battaglia dai pompeiani. Dunque occupa [[Leptis Magna]] come quartier generale. Dal punto di vista repubblicano dei pompeiani le loro forze disponevano dell'appoggio del faraone Tolomeo e del re [[Giuba]] di [[Numidia]], con 10 legioni di 1400 cavalieri. Cesare attende il 3 gennaio del 46 perché solo allora giungono le navi di rinforzo disperse nella tempesta siciliana. Nel primo assalto Cesare rischia l'accerchiamento da parte delle truppe
Il 27 gennaio Cesare giunge a Uzitta e circonda le mura, provocando il generale nemico Scipione a combattere schierando le sue truppe in campo aperto, ma lui si rifiuta. Nel frattempo i repubblicani approfittano del clima invernale per assaltare ancora una volta il porto di Leptis Magna, senza successo. Cesare dunque, vedendo la difficoltà del suo esercito e quello dei repubblicani, punta verso Aggar, dove Scipione ha le vettovaglie. Successivamente è la città di Zeta a cadere, e iniziano ambasciate di pace che partono per Cesare. Tuttavia Cesare punta verso la città di Sarusa il 22 marzo, la postazione principale dei rifornimenti repubblicani, e così
|