Svetlana Allilueva: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Lavrenti Beria Stalins family.jpg|thumb|Svetlana da bambina, sulle ginocchia di [[Lavrentij Pavlovič Berija|Berija]], col padre sullo sfondo]]
Come molti figli di alti ufficiali della ''[[nomenklatura]]'', Svetlana fu cresciuta da una balia e vide i suoi genitori solo in saltuarie occasioni. Sua madre, [[Nadežda Allilueva]], seconda moglie di Stalin, morì il 9 novembre
Svetlana si innamorò a sedici anni di un regista [[ebreo]], tale Aleksej Kapler, allora quarantenne. Ma Stalin non era assolutamente d'accordo con questa storia d'amore. Così, successivamente, Kapler fu internato nel [[gulag di Vorkuta]], nell'estremo nord della Russia. Il processo a Kapler fu palesemente una [[Farsa (genere teatrale)|farsa]], portato a termine solo per evitare che la storia d'amore dei due sfociasse in un matrimonio "scomodo".
A 17 anni si innamorò di un compagno dell'[[Università statale di Mosca|Università di Mosca]], [[
Dopo la morte del padre nel [[1953]], Svetlana adottò il cognome da nubile della madre e lavorò come insegnante e traduttrice a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Nel [[1963]] incontrò ed entrò in intimità con un comunista indiano in visita nella capitale sovietica, [[Brajesh Singh]]. Egli fece ritorno a Mosca nel [[1965]], per lavorare come [[traduttore]], ma ai due non venne permesso sposarsi. Singh morì nel [[1966]] e a Svetlana venne concesso di viaggiare in [[India]] per riportare le ceneri alla famiglia, in modo da poterle versare nel [[Gange]]. Svetlana restò in India per due mesi e si immerse nella cultura locale.
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