Harem: differenze tra le versioni

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[[File:Inspecting New Arrivals by Giulio Rosati 2.jpg|thumb|''L'harem'' ([[Giulio Rosati]])]]
[[File:HaremPool.jpg|thumb|left|''La piscina dell'harem'' ([[Jean-Léon Gérôme]])]]
Le disposizioni relative alle donne, frutto di una tradizione antica precedente l'islam e talvolta di una contaminazione derivante dall'acculturazione con i costumi [[Bisanzio|bizantini]], hanno presto comportato nell'ambito della cultura islamica che le donne vivessero, all'interno della casa, in uno spazio loro riservato, a cui aveva diritto d'accesso solo l'uomo che per età, grado di parentela o impossibilità fisica ([[Disfunzione erettile|impotenti]] o [[Eunuco|eunuchi]]) non potesse aver lecitamente rapporti sessuali con la donna.
 
Luoghi riservati alle donne erano anche identificati negli edifici pubblici, cosicché alle donne era ad esempio destinato, se possibile, uno spazio soprastante il luogo di preghiera (''muṣalla'') nella [[moschea]], ovvero era loro ritagliato un orario differenziato di accesso rispetto agli uomini che dovevano assolvere l'obbligo canonico della ''[[ṣalāt]]''. Del pari, nei bagni pubblici (''[[Hammam|ḥammām]]''), le donne potevano accedere in orari diversi da quelli degli uomini (sovente il pomeriggio), oppure in giorni alterni rispetto al sesso maschile.