Guerra dei trent'anni: differenze tra le versioni

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1{{Campagnabox Guerra dei trent'anni}}{{Infobox conflitto
 
Per '''guerra dei trent'anni''' s'intende una serie di conflitti armati che dilaniarono l'[[Europa centrale]] tra il 1618 e il 1648. Fu una delle guerre più lunghe e distruttive della storia europea. La guerra può essere suddivisa in quattro fasi: [[guerra dei trent'anni (fase boema)|boemo-palatina]] (1618–1625), [[guerra dei trent'anni (fase danese)|danese]] (1625–1629), [[guerra dei trent'anni (fase svedese)|svedese]] (1630–1635) e [[guerra dei trent'anni (fase francese)|francese]] (1635–1648). Molti storici riconoscono l'esistenza di un quinto periodo oltre ai quattro canonici: il "periodo italiano" (1628-1630), corrispondente alla guerra di successione di Mantova e del Monferrato<ref>{{Cita web|url=tua madre per|titolo=Trent'anni}}</ref>.
 
Iniziata come una guerra tra gli stati [[protestantesimo|protestanti]] e quelli [[Chiesa cattolica|cattolici]] nel frammentato [[Sacro Romano Impero]], progressivamente si sviluppò in un conflitto più generale che coinvolse la maggior parte delle grandi potenze europee, perdendo sempre di più la connotazione religiosa e inquadrandosi meglio nella continuazione della rivalità [[francia|franco]]-[[Casa d'Asburgo|asburgica]] per l'egemonia sulla scena europea.
 
La guerra ebbe inizio quando il Sacro Romano Impero cercò d'imporre l'uniformità religiosa sui suoi domini. Gli stati protestanti del nord, indignati per la violazione dei loro diritti acquisiti nella [[pace di Augusta]], si unirono formando l'[[unione evangelica]]. L'impero contrastò immediatamente questa lega, percependola come un tentativo di ribellione, suscitando le reazioni negative di tutto il mondo protestante. La [[Svezia]] intervenne nel 1630, lanciando un'offensiva su larga scala nel continente. La Spagna, intenzionata a piegare i [[Guerra degli ottant'anni|ribelli olandesi]], intervenne con il pretesto di aiutare il suo alleato dinastico, l'[[Austria]]. Temendo l'accerchiamento da parte delle due grandi potenze degli Asburgo, la cattolica [[Francia]] entrò nella coalizione a fianco della Germania protestante per contrastare l'Austria.
 
La guerra, caratterizzata da gravissime e ripetute devastazioni di centri abitati e campagne, da uccisioni di massa, da operazioni militari condotte con spietata ferocia da eserciti mercenari spesso protagonisti di [[saccheggio|saccheggi]], oltre che da micidiali [[epidemia|epidemie]] e carestie, fu una catastrofe epocale, in particolare per i territori dell'Europa centrale<ref>N. Merker, ''La Germania'', pp. 91-93.</ref>. Secondo l'accademico [[Nicolao Merker]], la Guerra dei trent'anni, che avrebbe provocato 12 milioni di morti, fu "in assoluto la maggiore catastrofe mai abbattutasi" sulla Germania<ref name="N. Merker, La Germania, p. 93">N. Merker, ''La Germania'', p. 93.</ref>.{{Infobox conflitto
|Tipo=Guerra
|Nome del conflitto= Guerra dei trenta anni
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|Perdite4= almeno 8.000.000 morti<ref>{{Cita web|url=http://necrometrics.com/pre1700a.htm#30YrW |titolo=Selected Death Tolls for Wars, Massacres and Atrocities Before the 20th Century |sito=Necrometrics |nome=Matthew |cognome=White}}</ref> (di cui 7.500.000 [[tedeschi]] e [[boemi]])<ref name=Clodfelter/><br>Altre stime: fino a da 12-13 milioni di morti, soprattutto tedeschi<ref name="N. Merker, pp. 92-93">N. Merker, ''La Germania'', pp. 92-93.</ref>
|Immagine=Schlacht am Weißen Berg C-K 063.jpg
}}Per '''guerra dei trent'anni''' s'intende una serie di conflitti armati che dilaniarono l'[[Europa centrale]] tra il 1618 e il 1648. Fu una delle guerre più lunghe e distruttive della storia europea. La guerra può essere suddivisa in quattro fasi: [[guerra dei trent'anni (fase boema)|boemo-palatina]] (1618–1625), [[guerra dei trent'anni (fase danese)|danese]] (1625–1629), [[guerra dei trent'anni (fase svedese)|svedese]] (1630–1635) e [[guerra dei trent'anni (fase francese)|francese]] (1635–1648). Molti storici riconoscono l'esistenza di un quinto periodo oltre ai quattro canonici: il "periodo italiano" (1628-1630), corrispondente alla guerra di successione di Mantova e del Monferrato<ref>{{Cita web|url=tua madre per|titolo=Trent'anni}}</ref>.
}}Il conflitto si concluse con i [[Pace di Vestfalia|trattati di Osnabrück]] e [[Pace di Vestfalia|Münster]], inseriti nella più ampia [[pace di Vestfalia]]. Gli eventi bellici modificarono il precedente assetto politico delle potenze europee. L'incremento del potere dei [[Borbone]] in Francia, la riduzione delle ambizioni degli Asburgo e l'ascesa della Svezia come grande potenza crearono nuovi equilibri di potere nel continente. La posizione dominante della Francia contraddistinse la politica europea fino al [[XVIII secolo]], quando in seguito alla [[guerra dei sette anni]] la [[Gran Bretagna]] assunse un ruolo centrale.
 
Iniziata come una guerra tra gli stati [[protestantesimo|protestanti]] e quelli [[Chiesa cattolica|cattolici]] nel frammentato [[Sacro Romano Impero]], progressivamente si sviluppò in un conflitto più generale che coinvolse la maggior parte delle grandi potenze europee, perdendo sempre di più la connotazione religiosa e inquadrandosi meglio nella continuazione della rivalità [[francia|franco]]-[[Casa d'Asburgo|asburgica]] per l'egemonia sulla scena europea.
 
La guerra ebbe inizio quando il Sacro Romano Impero cercò d'imporre l'uniformità religiosa sui suoi domini. Gli stati protestanti del nord, indignati per la violazione dei loro diritti acquisiti nella [[pace di Augusta]], si unirono formando l'[[unione evangelica]]. L'impero contrastò immediatamente questa lega, percependola come un tentativo di ribellione, suscitando le reazioni negative di tutto il mondo protestante. La [[Svezia]] intervenne nel 1630, lanciando un'offensiva su larga scala nel continente. La Spagna, intenzionata a piegare i [[Guerra degli ottant'anni|ribelli olandesi]], intervenne con il pretesto di aiutare il suo alleato dinastico, l'[[Austria]]. Temendo l'accerchiamento da parte delle due grandi potenze degli Asburgo, la cattolica [[Francia]] entrò nella coalizione a fianco della Germania protestante per contrastare l'Austria.
 
La guerra, caratterizzata da gravissime e ripetute devastazioni di centri abitati e campagne, da uccisioni di massa, da operazioni militari condotte con spietata ferocia da eserciti mercenari spesso protagonisti di [[saccheggio|saccheggi]], oltre che da micidiali [[epidemia|epidemie]] e carestie, fu una catastrofe epocale, in particolare per i territori dell'Europa centrale<ref>N. Merker, ''La Germania'', pp. 91-93.</ref>. Secondo l'accademico [[Nicolao Merker]], la Guerra dei trent'anni, che avrebbe provocato 12 milioni di morti, fu "in assoluto la maggiore catastrofe mai abbattutasi" sulla Germania<ref name="N. Merker, La Germania, p. 93">N. Merker, ''La Germania'', p. 93.</ref>.{{Infobox conflitto
 
}}Il conflitto si concluse con i [[Pace di Vestfalia|trattati di Osnabrück]] e [[Pace di Vestfalia|Münster]], inseriti nella più ampia [[pace di Vestfalia]]. Gli eventi bellici modificarono il precedente assetto politico delle potenze europee. L'incremento del potere dei [[Borbone]] in Francia, la riduzione delle ambizioni degli Asburgo e l'ascesa della Svezia come grande potenza crearono nuovi equilibri di potere nel continente. La posizione dominante della Francia contraddistinse la politica europea fino al [[XVIII secolo]], quando in seguito alla [[guerra dei sette anni]] la [[Gran Bretagna]] assunse un ruolo centrale.
 
== Le ragioni del conflitto ==