Honoré de Balzac: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Balzac proveniva da una famiglia borghese abbastanza agiata: il padre Bernard-François Balssa, di origine contadina, aveva raggiunto una posizione di rilievo nell'amministrazione dello Stato e aveva sposato Anne-Charlotte-Laure Sallambier (quando lui aveva 51 e lei 19 anni<ref>Il matrimonio si celebrò il 30 gennaio 1797; lui era nato il 22 luglio 1746 e lei il 22 ottobre 1778; moriranno rispettivamente il 19 giugno 1829, lui a 82 anni, e il 1º aprile 1854, lei a 75 anni.</ref>), dalla quale ebbe poi quattro figli (Honoré, Laure<ref>Nata il 29 settembre 1800 e morta il 4 gennaio 1871.</ref>, Laurence<ref>Nata il 18 aprile 1802 e morta l'11 agosto 1825, tre anni dopo aver sposato tale Amand-Désiré Michaut de Montzaigle, dal quale ha due figli.</ref> e Henri<ref>Nato il 21 dicembre 1807, probabilmente illegittimo, e morto l'11 marzo 1858. Prima di tutti loro un piccolo Louis-Daniel morì a circa un mese di vita. Tra le due sorelle e il fratello, Honoré non ha mai negato di preferire Laure, poi sposata Surville. Anche lei scrittrice, lascerà anche una biografia del fratello nel [[1857]].</ref>).
[[File:Monument to Balzac.jpg|thumb|257x257px|[[Auguste Rodin]], ''Monumento a Balzac'', 1898, fusione in bronzo, New York, [[Museum of Modern Art]]: Balzac fu uno dei primi narratori di Parigi come metropoli.|alt=|sinistra]]Il primogenito studiò in collegio, prima a [[Vendôme]] ([[1807]]-[[1813|13]]) e a Tours ([[1814]]), poi a [[Parigi]]<ref>Presso l'istituto Ganser, che si trovava dove oggi è il [[Musée National Picasso|Museo Picasso]].</ref>, dove si trasferì con la famiglia nel [[1815]], nel quartiere del [[Le Marais|Marais]]. Iscritto alla Facoltà di [[Giurisprudenza]], lavorò come scrivano nello studio notarile di tale Jules Janin, quando a vent'anni scoprì la sua vocazione letteraria. In una mansarda del quartiere dell'[[Bibliothèque de l'Arsenal|Arsenale]], al numero 9 della rue Lesdiguières, dal [[1821]] al [[1829]], dopo aver tentato la strada del teatro con il dramma in versi ''Cromwell'', scrisse opere di narrativa popolare ispirandosi a [[Walter Scott]], con gli pseudonimi di Horace de Saint-Aubin, Lord R'hoone (anagramma di Honoré) o Viellerglé<ref>L'ultimo condiviso con l'amico Auguste Lepoitevin detto Le Poitevin de Saint-Alme.</ref>.
[[File:Monument to Balzac.jpg|thumb|257x257px|[[Auguste Rodin]], ''Monumento a Balzac'', 1898, fusione in bronzo, New York, [[Museum of Modern Art]]: Balzac fu uno dei primi narratori di Parigi come metropoli.|alt=|sinistra]].
Il primogenito studiò in collegio, prima a [[Vendôme]] ([[1807]]-[[1813|13]]) e a Tours ([[1814]]), poi a [[Parigi]]<ref>Presso l'istituto Ganser, che si trovava dove oggi è il [[Musée National Picasso|Museo Picasso]].</ref>, dove si trasferì con la famiglia nel [[1815]], nel quartiere del [[Le Marais|Marais]]. Iscritto alla Facoltà di [[Giurisprudenza]], lavorò come scrivano nello studio notarile di tale Jules Janin, quando a vent'anni scoprì la sua vocazione letteraria. In una mansarda del quartiere dell'[[Bibliothèque de l'Arsenal|Arsenale]], al numero 9 della rue Lesdiguières, dal [[1821]] al [[1829]], dopo aver tentato la strada del teatro con il dramma in versi ''Cromwell'', scrisse opere di narrativa popolare ispirandosi a [[Walter Scott]], con gli pseudonimi di Horace de Saint-Aubin, Lord R'hoone (anagramma di Honoré) o Viellerglé<ref>L'ultimo condiviso con l'amico Auguste Lepoitevin detto Le Poitevin de Saint-Alme.</ref>.
 
Le sue prime prove artistiche non furono molto apprezzate dalla critica, tanto che Balzac si diede ad altre attività: divenne editore, stampatore e infine comprò una fonderia di caratteri da stampa, ma tutte queste imprese si rivelarono fallimentari, indebitandolo pesantemente.
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Durante la sua vita aveva viaggiato molto all'estero: in [[Ucraina]], [[Polonia]], [[Germania]], [[Russia]], [[Prussia]] austriaca, [[Svizzera]] e [[Italia]] (che appare spesso nei "racconti filosofici"), ma anche ampiamente nella provincia francese e nei dintorni di Parigi, puntualmente ripresi nella sua enorme mole di scritti.
 
== Abitudini e metodi lavorativi ==
Le abitudini di lavoro di Balzac sono leggendarie. Scriveva dall'1 alle 8 ogni notte e talvolta anche di più. Balzac riusciva a scrivere molto rapidamente; alcuni dei suoi romanzi, scritti con una piuma, erano scritti in un ritmo pari a trenta parole al minuto su una macchina da scrivere moderna.<ref>{{Cita libro|nome=Graham|cognome=Robb|titolo=Balzac, A biography|url=https://books.google.it/books?id=sJe8DgAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=Balzac,+A+Biography,+Graham+Robb&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjZpPKij4TgAhWS3KQKHR7BDJ0Q6AEILDAA#v=onepage&q=Balzac,%20A%20Biography,%20Graham%20Robb&f=false|accesso=2019-01-23|data=2017-05-18|editore=Pan Macmillan|lingua=en|p=243|ISBN=9781509855674}}</ref> Il suo metodo preferito era mangiare un pasto leggero alle cinque o sei del pomeriggio, poi dormire fino a mezzanotte. Poi si alzava e scriveva per molte ore, alimentato da innumerevoli tazze di caffè nero. Lavorava spesso per quindici ore o più di seguito; ha affermato di aver lavorato una volta per 48 ore con solo tre ore di riposo nell'intermezzo.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Saintsbury George|wkautore=George Saintsbury|titolo=Honoré de Balzac|url=http://hdl.handle.net/2027/mdp.39015005707404|accesso=2019-01-23|edizione=University ed.|data=1901|editore=Philadelphia|volume=Vol. I|opera=The works of Honoré de Balzac and other stories|OCLC=6314807}}</ref>
 
Balzac revisionava in modo ossessivo, ricoprendo le prove scritte a macchina di modifiche e aggiunte da ripristinare. A volte ripeteva questo processo durante la pubblicazione di un libro, causando notevoli spese sia per se stesso che per l'editore. Di conseguenza, il volume finito, abbastanza spesso, era diverso dal testo originale. Sebbene alcuni dei suoi libri non abbiano mai raggiunto il completamento, alcuni, come ''Les employés (Gli impiegati, 1840)'', sono tuttavia presi in considerazione dalla critica.<ref name=":0" />
 
Benché Balzac fosse ''"di volta in volta eremita e vagabondo"'',<ref>{{Cita libro|autore=Saintsbury, George|titolo=Balzac, Honoré de.|url=http://archive.org/details/encyclopaediabrit03chisrich|accesso=2019-01-23|edizione=11|data=1910-1922|editore=Encyclopaedia Britannica|città=New York|lingua=en|p=299|volume=Vol. 3|opera=Hugh Chisholm, The Encyclopaedia Britannica : a dictionary of arts, sciences, literature and general information}}</ref> riuscì a rimanere in sintonia con le sfere sociali che alimentavano la sua scrittura. Era amico di [[Théophile Gautier]] e [[Pierre-Marie-Charles de Bernard del Graal de la Villette]], e conosceva [[Victor Hugo]]. Tuttavia, non ha trascorso tanto tempo nei salotti e nei club di Parigi come molti dei suoi personaggi. ''"In primo luogo era troppo occupato" -'' spiega Saintsbury- ''"in secondo, non si sarebbe sentito a casa lì ....e sentiva che era suo compito non frequentare la società ma crearla".''<ref name=":0" /> Tuttavia trascorreva spesso lunghi periodi nel [[castello di Saché]], vicino a [[Tours]], la casa del suo amico Jean de Margonne, amante di sua madre e padre del suo [di lei] figlio più piccolo. Molti dei tormentati personaggi di Balzac furono concepiti nella piccola camera da letto del secondo piano, nel castello. Oggi il castello è un museo dedicato alla vita dell'autore.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20150930091618/http://www.leschateauxdelaloire.org/chateaux/273091-musee-balzac|titolo=Musée Balzac {{!}} Les chateaux de la Loire|sito=web.archive.org|data=2015-09-30|lingua=fr|accesso=2019-01-23}}</ref>
 
== La ''Comédie humaine'' ==