Battaglia delle Isole Lipari: differenze tra le versioni

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Scipione, dopo aver ordinato ai capitani delle navi di partire per Messina appena pronti, era partito in anticipo con 17 navi diretto allo [[Stretto di Messina|Stretto]]. Nel tragitto passò vicino all'isola di Lipari, controllata da Cartagine, e dotata di una guarnigione di dimensioni ridotte. Scipione decise di occupare le isole Lipari, ''en passant'', probabilmente certo di una facile vittoria.<br />Gneo occupò la città e il suo porto.
 
Le comunicazioni cartaginesi erano certamente buone in quanto la notizia giunse velocemente a Palermo. Il comandante Cartaginese era quell'[[Annibale di Giscone]] che era riuscito a fuggire da [[battaglia di Agrigento|Agrigento]] dopo l'assedio e l'intervento di [[Annone]]. Annibale inviò [[Boode]], un membro del Senato cartaginese con venti navi.
 
{{Citazione|Questi, compiuta la navigazione di notte, bloccò nel porto Gneo e i suoi. Quando sopraggiunse il giorno, gli equipaggi si dettero alla fuga nella terraferma e Gneo, che era terrorizzato e non poteva fare nulla, alla fine si arrese ai nemici.|[[Polibio]], ''Storie'', I, 21, BUR. Milano, 2001. trad.: M. Mari.}}