Offerta pubblica iniziale: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Sostituisco Collegamenti esterni ai vecchi template e rimuovo alcuni duplicati |
lingua |
||
Riga 1:
{{nota disambigua||IPO (disambigua)|IPO}}
Un’'''offerta pubblica iniziale''' o '''IPO''' (dall'inglese ''initial public offering'') è un'offerta al pubblico dei titoli di una [[società (diritto)|società]] che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato. Le offerte pubbliche iniziali sono promosse generalmente da un'impresa il cui capitale è posseduto da uno o più imprenditori, o da un ristretto gruppo di azionisti (ad esempio investitori istituzionali o ''venture
L'impresa che promuove un'IPO può scegliere fra le seguenti modalità per offrire sul mercato una quota del proprio capitale azionario:
* '''[[offerta pubblica di sottoscrizione]]''' ('''OPS'''), ovvero la possibilità data agli investitori di sottoscrivere azioni di nuova emissione;
Riga 18:
Una società quotata, inoltre, può avere accesso al capitale di rischio a costi più contenuti e con maggiore facilità rispetto a una società non quotata. Il capitale eventualmente raccolto con la quotazione può essere utilizzato per finanziare la crescita esterna attraverso future acquisizioni, oppure la crescita interna attraverso nuovi investimenti.<br />
Attraverso la quotazione, inoltre, si viene a creare un bene, '''il titolo quotato''', che può essere utilizzato come mezzo di pagamento o di scambio in operazioni straordinarie come fusioni e acquisizioni.<br />
Infine, la quotazione può rappresentare un'opportunità per sfruttare momenti particolarmente favorevoli nel ciclo del mercato finanziario, traendo vantaggio da un
==== Benefici operativi ====
Riga 37:
==== Costi diretti di quotazione ====
Rientrano in questa categoria i costi delle consulenze legali e strategiche fornite
Quando la quotazione comporta un collocamento di titoli sul mercato, devono essere tenuti in considerazione anche il compenso per l'intermediario che garantisce l'offerta (''underwriter''), quantificabile in una percentuale che varia solitamente dal 3% al 7% del capitale offerto, e i costi di marketing relativi alla promozione dell'offerta, ai ''roadshow'' e alla diffusione del prospetto informativo presso i potenziali investitori. La società di Borsa richiede inoltre una
Infine, poiché non vi è certezza ''ex ante'' sul valore delle azioni offerte, l'impresa potrebbe incorrere anche nel costo di ''underpricing'': potrebbe cioè sostenere un costo opportunità cedendo azioni ad un valore inferiore rispetto a quello riconosciuto dal mercato.
==== Costi indiretti di quotazione ====
Rientrano in questa categoria i costi indotti dallo
Innanzitutto, la quotazione in Borsa richiede che sia istituito, internamente all′impresa, un servizio di ''investor relation'', prima inesistente, deputato a produrre informativa minuziosa e costante al mercato e alla comunità finanziaria.<br />
Gli investitori che acquistano titoli di una società quotata, inoltre, sono generalmente interessati non tanto al successo di lungo periodo dell'impresa, quanto piuttosto al rendimento che essa è in grado di generare nel breve-medio periodo sul capitale da loro investito. Questo può disincentivare la realizzazione di quegli investimenti che promettono rendimenti solo nel lungo periodo (ad esempio quelli in attività di ricerca e sviluppo), poiché essa implicherebbe una riduzione nell'immediato dell'utile di bilancio e quindi dei dividendi che l'impresa sarebbe in grado di distribuire. Può verificarsi pertanto la rinuncia ad effettuare investimenti che sarebbero del tutto auspicabili dal punto di vista del rendimento economico e un indebolimento delle capacità dell'impresa di essere competitiva nel lungo periodo.<br />
Allo stesso modo, è possibile che il maggior flusso informativo verso l'esterno richiesto dallo
=== Struttura proprietaria ===
Riga 54:
L'IPO è una delle operazioni finanziarie più complesse e costose affrontate dalle imprese. Diverse metodologie possono essere utilizzate per effettuare un'IPO. Per metodologia di un'IPO si intendono le regole e le procedure che l'impresa che promuove l'offerta e gli intermediari che l'affiancano devono seguire per vendere le azioni agli investitori. L'insieme delle possibili metodologie è pressoché infinito e ciascuna produce un risultato differente sull'esito finale dell'operazione. Le metodologie si differenziano in particolare per il modo in cui viene determinato il prezzo di collocamento delle azioni e per il modo in cui queste ultime vengono allocate agli investitori che ne hanno fatto domanda.<br />
Pur con delle differenze significative, le '''metodologie utilizzate''' nella pratica sono classificabili in tre categorie:
* ''Book building (''che consiste nel raccogliere tutte le richieste degli investitori istituzionali ordinati cronologicamente per quantitativo e prezzo. Alla fine del ''bookbuilding'' viene indicata una forchetta di prezzo ottenuto proprio dalle indicazioni offerte dagli investitori istituzionali tenendo conto delle condizioni di mercato);
* Offerta a prezzo fisso;
* Asta.
Riga 66:
* Quotazione in Borsa.
La '''decisione della quotazione''' viene presa comparandone costi e benefici. In questa fase, l'impresa è affiancata da un
In seguito, '''l'impresa individua un intermediario''' che funge da
L'IPO è condotta da un sindacato di collocamento, di cui fanno parte il ''lead manager'' (o ''underwriter'') e altri ''co-manager'' a volte esteri, che si assumono l'onere di collocare sul mercato i titoli per conto dell'impresa, anche per la parte riservata agli investitori istituzionali. L’''underwriter'' si riserva spesso l'opzione di collocare sul mercato un'ulteriore frazione di titoli, in genere fra il 10% e il 15% dell'offerta totale (''green shoe'').
Una delle fasi più complesse di un'IPO è la '''decisione dell'intervallo di prezzo preliminare
Nel frattempo, il
Prima dell’'''apertura dell'offerta pubblica''', viene pubblicato il prezzo massimo dell'offerta, sulla base del feedback dell'attività di ''book building'' rispetto
Durante il primo giorno di quotazione, evidentemente, tutti sono ansiosi di osservare il prezzo di mercato della ‘matricola' neo-quotata. Quello che spesso succede è che il prezzo del titolo registrato durante il primo giorno di quotazione sia più alto del prezzo dell'offerta (''underpricing''). Non è escluso però che in alcuni casi, in particolare nei giorni successivi, la ''performance'' sul mercato borsistico sia più deludente; se accade questa evenienza, molto spesso l’''underwriter'' interviene direttamente sul mercato per sostenere il corso dei titoli, riacquistandoli, per non deludere i risparmiatori.
|