Søren Kierkegaard: differenze tra le versioni

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===Le tre modalità esistenziali===
[[File:Kierkegaard Tomb.JPG|right|border|thumb|La lapide del filosofo nel cimitero centrale di Copenaghen]]
{{vedi anche|Stadi sul cammino della vita}}
Il padre di Kierkegaard fu un lettore di [[Christian Wolff]]<ref>{{en}} Garff, cit., [https://books.google.it/books?id=7ZOahuonc3UC&pg=PA13&dq=%22Michael+Kierkegaard%22%22For+long+periods+he+was+engaged+in+the+study+of+the+German+philosopher+Christian+Wolff%22#v=onepage&q=%22Michael%20Kierkegaard%22%22For%20long%20periods%20he%20was%20engaged%20in%20the%20study%20of%20the%20German%20philosopher%20Christian%20Wolff%22&f=false p. 13].</ref><ref>{{en}} Gary Dorrien, [https://books.google.it/books?id=B8JJYOysH9EC ''Kantian Reason and Hegelian Spirit. The Idealistic Logic of Modern Theology''], Hoboken (New Jersey), John Wiley & Sons, 5ª ed.: 2012. [https://books.google.it/books?id=B8JJYOysH9EC&pg=PA262&dq=%22Michael+Pedersen+Kierkegaard+was+intellectually+gifted,+an+earnest+reader+of+rationalist+philosophy,+especially+Christian+Wolff%22#v=onepage&q=%22Michael%20Pedersen%20Kierkegaard%20was%20intellectually%20gifted%2C%20an%20earnest%20reader%20of%20rationalist%20philosophy%2C%20especially%20Christian%20Wolff%22&f=false P. 262] ISBN 978-0-470-67331-7.</ref>, il maestro di [[Immanuel Kant|Kant]] che introdusse la distinzione fra le tre [[metafisiche speciali]], e Kierkegaard stesso restò influenzato sia da Wolff<ref>{{en}} {{cita libro |nome=Sven Hroar |cognome=Klempe |titolo=Kierkegaard and the Rise of Modern Psychology |url=https://books.google.it/?id=kTgrDwAAQBAJ&printsec=frontcover |anno=2017 |annooriginale=[https://books.google.it/?id=huy0ngEACAAJ 2014] |editore=[[Routledge]] |città=[[Abingdon-on-Thames]] |isbn=1-35151022-3 |id={{ISBN|978-1-351-51022-6}} |pagina=[https://books.google.com/?id=kTgrDwAAQBAJ&pg=PA74&dq=%22Michael+Pedersen%22%22especially+interested+in+Christian+Wolff%22%22with+his+father+so+often+explicitly+referring+to+Wolff,+it+is+no+surprise+that+there+was+an+effect+on+Søren.+Note%22%22Kierkegaard's+reference%22%22in+Stages%22 74]}}</ref> che da Kant<ref>{{en}} Craig Cambell (21 dicembre 2011), ''[https://web.archive.org/web/20140101174427/http://kierkegaardschallenge.wordpress.com/2011/12/ Kierkegaard's Challenge. A short introduction to his challenge]'', ''[[WordPress.com]]''. Url consultato il 10 settembre 2012.</ref>, forse sino a riprendere la struttura e il contenuto tripartiti del loro pensiero filosofico per formulare le proprie "tre modalità esistenziali".
 
Secondo Kierkegaard si può esistere in tre diversi modi che si escludono fra loro. Come già nel testo del [[1845]] ''[[Stadi sul cammino della vita]]'', le possibili tappe sono però meglio definite come «sfere di vita» chiuse, autonome e reciprocamente impermeabili, immobili polarità intellettuali ed emotive la cui dialettica non è temporale e progressiva come quella di Hegel, ma statica e spaziale, fatta di situazioni che non evolvono: si può vivere tutta l'esistenza in una sola dimensione, si può progredire ma anche regredire. Nell'opera ''[[Aut-Aut (Kierkegaard)|Aut-Aut]]'' del [[1843]], egli presenta l'alternativa fra le prime due sfere, quella estetica e quella etica. Nell'opera ''[[Timore e tremore]]'', sempre del [[1843]], emerge la terza sfera, quella religiosa. Il filosofo non si riconoscerà nelle prime due, ma si giudicherà pure inetto alla terza per via d'una sua "[[teologia sperimentale]]" che gli si dimostrerà fallimentare.
 
Secondo Kierkegaard, il passaggio da una forma di vita all'altra non avviene per necessità dialettica come in Hegel. Per Hegel, dialetticamente e necessariamente, cioè in modo inevitabile, l'uomo si costituisce prima come essere etico nello Stato; poi, sempre per necessità dialettica, si costituisce come essere estetico, religioso, e infine filosofico. Invece, secondo Kierkegaard, questo passaggio avviene per libera scelta. Inoltre, per [[Hegel]] la dialettica fa sì che nel terzo momento i primi due siano conservati (anche se superati). Invece, per Kierkegaard, attività estetica, etica e religiosa si presentano al singolo come possibilità tra le quali egli deve scegliere, cosicché, scegliendo l'una, è costretto a rifiutare le altre. Fra di esse c'è un abisso e un salto. La [[dialettica]] di Kierkegaard fra le forme alternative di vita è "qualitativa" e non "quantitativa" come quella di Hegel: non ammette sintesi, cioè conciliazione e armonia fra gli opposti, ma solo passaggio brusco da un opposto all'altro, e i due opposti si escludono a vicenda senza conciliarsi. Per esempio, tra la vita religiosa e le altre forme di esistenza non c'è mediazione: non è possibile essere cristiani "fino a un certo punto". O lo si è interamente o non lo si è. La dialettica quantitativa hegeliana si può riassumere nella formula "et-et", mentre la dialettica qualitativa kierkegaardiana nella formula "aut-aut", che sta a indicare la scelta esclusiva di uno degli opposti.