Costanzo Cloro: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Origini e carriera militare ===
[[File:Constantian Dynasty, the children of Constantius.png|thumb|left|Albero genealogico della [[dinastia costantiniana]] che ha in Costanzo Cloro il vero capostipite, ede una discendenza da [[Claudio il Gotico|Claudio II]].]]
 
Passato alla storia come ''Chlorus'' ("pallido"), un epiteto datogli dagli storici bizantini, era originario dell'[[Illiria]].
 
Secondo l'''[[Historia Augusta]]'', Costanzo era figlio di Flavio Tito Eutropio, un nobile proveniente dalla [[Dardania (Balcani)|Dardania]] settentrionale, nella provincia della [[Mesia|Mesia Superiore]], e di Flavia Claudia Crispina, figlia di [[Bruzia Crispina]] e [[Abiatico|abiatica]] dei due fratelli e imperatori [[Claudio il Gotico]] e [[Quintillo]]. Molti storici moderni, tuttavia, dubitano che egli potesse essere realmente imparentato ai due augusti, e sospettano che tali genealogie nobiliari possano essere un'invenzione di suo figlio [[Costantino I|Costantino]]<ref>{{Cita libro|autore = Southern|titolo = |anno = |editore = |città = |p = 172|pp = |ISBN = }}</ref>, e che la sua famiglia potesse essere di umili origini, ipotesi peraltro avvalorata dal fatto che nell'esercito aveva iniziatoincominciato la propria carriera dai gradi inferiori. Nondimeno, tramite tale discendenza fittizia da Claudio il Gotico, la sua famiglia avrebbe potuto rivendicare anche una discendenza dai [[Dinastia flavia|Flavi]], come ancora affermato dall'Historia Augusta.
 
Nell'[[esercito romano]] fece carriera, ricoprendo le cariche di ''[[Protector (esercito romano)|protector]]'' sotto gli imperatori [[Aureliano]] e [[Marco Aurelio Probo|Probo]],<ref>[[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', xxxix.28; [[Anonimo Valesiano]], i.2; Pierfrancesco Porena, ''Le origini della prefettura del pretorio tardoantica'', L'erma di Bretchneider, 2003, ISBN 88-8265-238-6, p. 108.</ref> ''tribunus'', e ''[[praeses]] Dalmatiarum'' (governatore della [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmazia]]) sotto l'imperatore [[Marco Aurelio Caro|Caro]].<ref>''[[Historia Augusta]]'', ''Caro'', xvii.6; {{CIL|3|9860}}; {{CIL|3|08716a}}.</ref> Ebbe un legame con [[Flavia Giulia Elena|Elena]], che gli diede un figlio, [[Costantino I|Costantino]], nato all'inizio degli [[anni 270]].
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Costanzo svolse il proprio compito velocemente ed efficientemente, ed entro il [[293]] espulse le forze di [[Carausio]] dalla [[Gallia]] settentrionale; quello stesso anno il sovrano ribelle fu assassinato e sostituito dal suo tesoriere [[Alletto]].<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', p. 15; Potter, p. 288; Rees, ''Layers of Loyalty'', p. 99; Southern, pp. 149–50; Williams, pp. 71–72.</ref> Costanzo marciò su per la costa fino agli estuari del [[Reno (Germania)|Reno]] e dello [[Sheldt]], dove riportò una vittoria sugli alleati [[franchi]] di Carausio e assunse il titolo di ''[[Germanicus maximus]]'';<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', pp. 15–16; Barnes, ''New Empire'', p. 255.</ref> il suo successivo obiettivo era la Britannia, e quindi passò gli anni successivi a costruire una flotta d'invasione.<ref>Barnes, ''Constantine and Eusebius'', pp. 15–16; Southern, p. 150.</ref> Massimiano, che si trovava ancora in Italia dopo la nomina di Costanzo, fu soddisfatto dei piani di invasione e nell'estate del [[296]] tornò in Gallia,<ref>Barnes, ''New Empire'', pp. 58–59.</ref> dove controllò le frontiere renane difendendole dagli alleati franchi di Carausio mentre Costanzo lanciò l'invasione della Britannia.<ref>Barnes, ''New Empire'', p. 59; Southern, p. 150; Williams, p. 73.</ref> Alletto fu sconfitto e ucciso in battaglia dal [[prefetto del pretorio]] di Costanzo, [[Giulio Asclepiodoto]]; Costanzo sbarcò nei pressi di ''[[Dubris]]'' ([[Dover]]) e marciò su ''Londinium'' ([[Londra]]), dove fu accolto come un liberatore dalla popolazione.<ref>Southern, p. 150; Williams, pp. 73–74; Barnes, ''Constantine and Eusebius'', p. 16.</ref><ref>Per celebrare la sua vittoria, Costanzo fece coniare dalla zecca di [[Treviri]] un multiplo da 10 [[aureo (moneta)|aurei]] (RIC Volume VI, Treveri, n. 34) al cui rovescio, con la leggenda REDDITOR LVCIS AETERNAE ("restitutore della luce eterna") è raffigurato Costanzo a cavallo fuori dalle mura di Londra, con una donna in ginocchio che lo accoglie fuori dalla porta principale e una nave militare pronta allo sbarco.</ref>
 
[[File:Argenteus-Constantius I-antioch RIC 033a.jpg|thumb|left|upright=1.4|Sul rovescio di questo [[argenteo]] coniato ad [[Antiochia di Siria|Antiochia]] a nome di Costanzo Cloro, i [[Tetrarchia di Diocleziano|tetrarchi]] sacrificano per celebrare la vittoria contro i [[Sarmati]].]]
 
Nel [[298]] Costanzo spinse gli [[Alemanni|Alamanni]] nel territorio dei Lingoni (nella moderna [[Langres]] in Francia) e rinforzò le difese sul fiume [[Reno]]. Durante le persecuzioni dei cristiani nel [[303]] non si verificarono grandi episodi di violenza nella zona amministrata da Cloro, sia per il suo animo relativamente tollerante sia per l'impegno preponderante mosso nel contenimento delle popolazioni ostili, che assorbì l'imperatore per la quasi totalità del suo principato.
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I [[Onorificenze romane per le vittorie|titoli onorifici]] e i [[console (storia romana)|consolati]] assunti da Costanzo Cloro furono, in ordine cronologico:
* [[293]]: accetta il titolo ''[[Germanicus maximus]]'' per la campagna in Batavia;
* [[294]]: console assieme a [[Galerio]]; Accettaaccetta il titolo ''[[Sarmaticus maximus]]'' per la campagna gotico-sarmatica di Diocleziano;
* [[295]]: accetta il titolo ''[[Persicus maximus]]'' per una vittoria di Galerio;
* [[296]]: console (II) assieme a Diocleziano (VI); Accettaaccetta il titolo di ''[[Carpicus maximus]]'' per una vittoria di Galerio;
* [[297]]: accetta il titolo ''[[Britannicus maximus]]'' per la vittoria su [[Alletto]];
* [[298]]: accetta i titoli di ''Armeniacus maximus'', ''Medicus maximus,'' ''Adiabenicus maximus'' e di ''Persicus maximus'' per le vittorie in Oriente di Galerio;
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* [[301]]-[[306]]: accetta tre iterazioni del titolo Germanicus ''maximus'' (V);
* [[302]]: console (IV) assieme a Galerio (IV);
* [[304]]-[[306]]: Accettaaccetta il titolo ''Britannicus maximus'' II;
* [[305]]: console (V) assieme a Galerio (V);
* [[306]]: console (VI) assieme a Galerio (VI).
 
== Costanzo Cloro e il cristianesimo ==
Nell'opera ''Vita Constantini'', [[Eusebio di Cesarea]] sostiene che Costanzo Cloro fosse un [[cristianesimo|cristiano]] che fingeva di essere pagano e che per questo non applicò nei propri domini le persecuzioni deliberate da [[Diocleziano]]. Un indizio in questa direzione sarebbe il fatto che diede ada una figlia il nome [[Anastasia]], che significa "[[resurrezione]]". In mancanza di dati certi la grande maggioranza degli storici ritiene che Costanzo Cloro, come tutti gli imperatori da Aureliano fino a Costantino, fosse piuttosto un aderente del culto del ''[[Sol Invictus]]''.
 
== Leggenda medioevale ==
[[Goffredo di Monmouth]] scrive nella sua leggendaria ''[[Historia Regum Britanniae]]'' che Costanzo sarebbe stato un senatore romano all'inizio della sua carriera. Nel testo si afferma che all'inizio della sua attività avrebbe costretto la [[Hispania|Spagna]] a sottomettersi all'impero romano e che durante la sua carriera avrebbe continuato ada elevare la potenza di Roma. Questa versione dei fatti non coincide con il racconto riguardo [[Coel Hen]], secondo il quale le rivolte erano state placate prima della sottomissione a Roma.
 
Le leggende si riferiscono anche alla figura della madre di Costantino, Elena, che viene riportata come una schiava costretta a prostituirsi in una taverna.