Valeriano: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
 
{{Magistrato romano
| nome = Valeriano
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| princeps senatus = [[238 d.C.]]|
}}
 
{{Bio
|Nome = Publio Licinio
|Cognome = Valeriano
|PreData = [[lingua latina{{latino|latino]]: ''Publius Licinius Valerianus''}}<ref name="CIL11.826"/>
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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== Biografia ==
 
=== Origini familiari ===
 
Valeriano apparteneva a una famiglia dell'aristocrazia [[senato romano|senatoriale]] italiana; era sposato probabilmente con [[Mariniana]] e aveva un figlio, [[Gallieno]].
 
=== Carriera ===
 
Secondo la spesso inaffidabile ''[[Historia Augusta]]'', nel [[238]], in quanto ''[[princeps senatus]]'', negoziò il riconoscimento da parte del Senato di [[Gordiano I]].<ref>''Historia Augusta - I tre Gordiani'', IX, 7; [[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I, 14.1.</ref> Sempre la ''Historia Augusta'' racconta come, nel [[251]], l'imperatore [[Decio]] volle ripristinare la carica di [[censore]] conferendole i poteri civili dell'imperatore, e chiese al Senato di proporre un suo membro per la carica; i senatori scelsero all'unanimità Valeriano, cui Decio offrì la censura, ottenendo un rispettoso rifiuto.<ref>''Historia Augusta - Valeriano'', v.4-vi.9.</ref> La questione dell'attendibilità di questo racconto è dibattuta, ma pare certo che Valeriano abbia ricoperto importanti funzioni amministrative sotto Decio.<ref>Pohlsander, Hans, "The Religious Policy of Decius", in Temporini, Hildegard, e Wolfgang Haase, ''Aufstieg und Niedergang der römischen Welt'', Walter de Gruyter, ISBN 3-11-008289-6, p. 1830.</ref> Considerando che quando Decio partì per l'infausta campagna contro i [[Goti]] portò con sé il figlio maggiore [[Erennio Etrusco]] e lasciò a [[Roma]] la moglie e il figlio minore e l'adolescente [[Ostiliano]], si può ragionevolmente ritenere che Valeriano, dall'alto della sua funzione, agì da reggente fino alla morte di Decio ed Erennio e all'ascesa al trono di [[Treboniano Gallo]]. Durante la campagna gotica di Decio, a Roma si ribellò [[Giulio Valente Liciniano]], ma Valeriano soffocò rapidamente questa usurpazione.<ref>[[Sesto Aurelio Vittore]], ''Epitome de Caesaribus'', 29.5; ''Liber de Caesaribus'', 29.3; ''[[Historia Augusta]]'', ''Tyranni triginta''.</ref>
 
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=== Ascesa al trono (253) ===
 
Lo stesso [[Treboniano Gallo]] chiese poi aiuto a Valeriano nel [[253]], nominandolo governatore della [[Rezia (provincia romana)|Rezia]], quando [[Emiliano (imperatore romano)|Emiliano]], proclamato imperatore dalle truppe [[limes danubiano|danubiane]], marciò contro l'[[Italia romana|Italia]]. Valeriano marciò verso sud dalla Rezia, portando con sé le truppe renane, ma non fece in tempo a salvare Gallo, sconfitto da Emiliano e ucciso dai propri uomini; le truppe di Valeriano, però, rifiutarono di riconoscere il vincitore e acclamarono il proprio generale imperatore.<ref name="Eutropio9.7"/><ref>[[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', XXXII, 1.</ref>
 
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[[File:Bronze-Uranius Antoninus-Elagabal stone-SGI 4414.jpg|thumb|left|Moneta di [[Uranio Antonino]], la cui usurpazione in Oriente, iniziata come reazione alle invasioni dei [[Sasanidi]], terminò con l'arrivo di Valeriano.]]
 
{{Citazione|[...] Goti, Borani, Urgundi [''ndr. da identificarsi con i Burgundi, che premevano però lungo il Reno''] e Carpi depredavano le città dell'Europa [...] intanto i Persiani attaccavano l'Asia, occupando la Mesopotamia ed avanzando fino in Siria, addirittura ad Antiochia, che conquistarono, metropoli di tutto l'Oriente romano. E dopo aver ucciso una parte della popolazione e portato via come prigionieri gli altri, tornarono in patria. [...] I Persiani senza dubbio avrebbero conquistato tutta l'Asia con facilità se, felici per la ricca preda conquistata, non avessero ritenuto di portarlo in patria salvo con soddisfazione.|[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I.27.2}}
 
Accadde, anche, che una [[esercito sasanide|colonna militare sasanide]] non solo non riuscì nell'impresa di conquistare la città di [[Emesa]], ma fu sconfitta dagli stessi abitanti della città [[assedio (storia romana)|assediata]] che presero l'iniziativa, compiendo una sortita contro l'armata nemica.<ref name="OracoliSib13.150">[[Oracoli sibillini]], XIII, 150-155.</ref><ref>''Inscriptiones Graecae et Latinae Syriae'', 1799-1801.</ref> Alla fine di questa nuova incursione sasanide, l'imperatore Valeriano fu costretto ad intervenire, dopo aver lasciato la cura dell'Occidente al figlio [[Gallieno]].<ref>Southern, p. 84. Nel [[253]] Valeriano ricostituì la [[Legio III Augusta|Legio III ''Augusta'']], ''Iterum Pia Iterum Vindex'', per combattere contro i [[Berberi]] una guerra terminata solo nel 260.</ref> Valeriano, partito da Roma, giunto in Oriente, riuscì a riconquistare la capitale della Siria, [[Antiochia di Siria|Antiochia]], quello stesso anno ([[253]]) o l'anno successivo ([[254]]), facendone poi il suo "quartier generale" per la ricostruzione dell'intero [[limes orientale|fronte orientale]].
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{{Citazione|('''24''') Una [[battaglia di Edessa|grande battaglia]] fu combattuta tra [[Carrhae]] e [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]] tra noi [Sasanidi] e il ''Cesare'' Valeriano, e noi lo catturammo facendolo prigioniero con le nostre mani, ('''25''') così come altri generali dell'armata romana, insieme al [[prefetto del Pretorio]],<ref>Il [[prefetto del pretorio]] del periodo era un certo [[Successiano]] (cfr. L.L. Howe, ''The Pretorian Prefect from Commodus to Diocletian (AD 180-305)'', pp. 80-81.).</ref> alcuni senatori e ufficiali. Tutti questi noi facemmo prigionieri e deportammo ('''26''') in [[Persia]].|''[[Res Gestae Divi Saporis]]'', riga 24-25 da ''The American Journal of Semitic Languages and Literatures'', University of Chicago, 1940, vol. 57-58, p. 379.}}
 
[[File:Bishapur (Iran) Sassanid Period.JPG|thumb|Rilievo sasanide a [[Bishapur]] raffigurante Shapour I /[[Sapore I]] con [[Gordiano III]] (a terra calpestato dal cavallo), Valeriano (dietro Shapour (- Sapore) -, che lo afferra per le mani, prigioniero) e [[Filippo l'Arabo]] (in ginocchio davanti Sapore, che tratta la resa).<ref name=southern240>Southern, p. 240.</ref>]]
 
E sulla base di quest'ultima fonte alcuni autori moderni ipotizzano che Valeriano sia stato condotto a costruire [[Bishapur]] assieme a parte dei suoi soldati,<ref>{{cita|Zarinkoob|p. 195.}}</ref> mentre il resto dei prigionieri romani avrebbero costruito ''[[Band-e Kaisar]]'', "la diga di Cesare", nei pressi di Shoosh [[Susa (Elam)|Susa]].<ref>Zarinkoob, Abdolhossein, ''Ruzgaran: tarikh-i Iran az aghaz ta saqut saltnat Pahlvi'', Sukhan, 1999, ISBN 964-6961-11-8, p. 195.</ref>
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;Romanzi storici sul periodo
* {{cita libro | cognome=Sidebottom | nome=Harry | wkautore=Harry Sidebottom | titolo=Il Guerriero di Roma. Fuoco ad Oriente | editore=Newton Compton | città=Roma | anno=2009 | isbn=978-88-541-1700-6 }} Primo [[romanzo storico]] della saga ambientata nell'Oriente romano durante le campagne di Sapore I degli anni 255-256.
* {{cita libro | cognome=Sidebottom | nome=Harry | wkautore=Harry Sidebottom | titolo=Il Re dei Re | editore=Newton Compton | città=Roma | anno=2010 | isbn=978-88-541-1657-3 }} Secondo romanzo storico della saga, ambientato nel 256-260.
* {{cita libro | cognome=Sidebottom | nome=Harry | wkautore=Harry Sidebottom | titolo=Il Guerriero di Roma. Sole bianco | editore=Newton Compton Editori | anno=2011 | isbn=978-88-541-2815-6 }} Terzo romanzo storico della saga.
 
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