Terremoto di Catania del 1169: differenze tra le versioni

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==Storia==
La scossa raggiunse il X grado della [[Scala Mercalli|scala MCS (Sieberg)]]<ref name="guidoboni"/> e l'[[epicentro]] fu individuato nel [[mare Ionio]] lungo la costa tra Catania e [[Siracusa]]. In base alle testimonianze storiche dell’epoca la [[Scala di magnitudo del momento sismico|magnitudo momento (Mw)]] del fenomeno è stata stimata dai ricercatori di geologia storica dell’[[INGV]] in 6.6<ref>{{cita web|url=http://www.blueplanetheart.it/2018/02/forte-terremoto-mw-6-del-4-febbraio-1168-colpi-la-sicilia-orientale/?fbclid=IwAR2PQW1lPbuvnMoKLm8RSRrBaFrKeprXHLU7vHFQS6FawyuTuxJWDEgPoIw|titolo=Il forte terremoto di Mw 6.6 del 4 febbraio 1168 che colpì la Sicilia Orientale|autore=Lorenzo Pasqualini|sito=blueplanetheart.it|editore=|data=3 febbraio 2018|accesso=4 febbraio 2019}}</ref>.
 
Il numero delle vittime, nel [[Catania|capoluogo etneo]], venne stimato in 15.000 persone (la quasi totalità della popolazione)<ref name="guidoboni"/> e i 20.000<ref name="stucchi et al">{{cita pubblicazione|autore=Stucchi et alias|titolo= DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04|anno=2007||}}</ref>. I paesi principali della provincia e le città del [[Val di Noto]], della [[Piana di Catania]] e della [[Val Demone]] furono falcidiati dal terribile sisma. Le città di Catania, [[Lentini]], [[Modica]] e [[Piazza Armerina]] vennero rase al suolo<ref name=corriere/>. Secondo alcune fonti antiche si verificò anche un'eruzione dell'Etna con crollo parziale del versante orientale<ref>{{cita web|url=http://www.meteoweb.eu/2011/11/gli-tsunami-italiani-antichi-dal-neolitico-al-500/97701/|titolo=Gli Tsunami Italiani antichi, dal neolitico al ‘500|autore=redazione meteoweb|accesso=8 agosto 2017}}</ref><ref>Le fonti che parlano di eruzione contemporanea non sembrano del tutto affidabili. cfr. {{cita|Agnello|pp. 108-110|agnello}}</ref>.