Femminismo: differenze tra le versioni

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{{C|Stile di scrittura più da documento politico che da voce di enciclopedia|politica|ottobre 2016}}
[[File:Carla Lonzi 1.jpg|thumb|left|upright|Carla Lonzi]]
Di questi collettivi fanno parte anche uomini. Il gruppo ''Rivolta Femminile'', nato nel [[1970]] a [[Milano]] e a [[Roma]], vuole invece essere esclusivamente femminile e accoglie tra le sue fila, tra le altre, [[Elvira Banotti]], che nel [[1971]] scrive sul problema dell'aborto ''Sfida femminile'', la nota pittrice [[Carla Accardi]], che scrive ''Superiore e inferiore'', e [[Carla Lonzi]] ([[1931]]-[[1982]]), che redige con Accardi e Banotti il ''Manifesto di Rivolta Femminile''<ref>{{cita web|url=http://www.universitadelledonne.it/riv-femm.htm|titolo=Manifesto di Rivolta femminile|accesso=12 settembre 2014}}</ref> e alla quale si devono i primi, più importanti testi femministi scritti in Italia, ''Sputiamo su Hegel'', del [[1970]], e ''La donna clitoridea e la donna vaginale'', del [[1971]].
 
[[Hegel]], nella ''[[Fenomenologia dello spirito]]'', teorizzava l'inferiorità della donna, giustificata dalle superiori esigenze della realizzazione dello Spirito. Nella famiglia, fratello e sorella sono differenti ma eguali, e però dalla famiglia il fratello esce per realizzarsi come «individualità che si volge verso altro e passa nella coscienza dell'universalità». Il destino della sorella è invece di divenire moglie e madre, restando dunque nell'ambito della famiglia, vincolata al particolare ed esclusa dall'universalità della comunità sociale. Non a caso le donne, sosteneva ancora Hegel nelle ''Lezioni di filosofia del diritto'', «non sono fatte per le attività che richiedono una capacità universale, come le scienze più avanzate, la filosofia e certe forme di produzione artistica», né sanno agire «secondo esigenze di universalità, ma secondo inclinazioni e opinioni arbitrarie».