Mano: differenze tra le versioni

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Lo sviluppo cerebrale e la locomozione bipede eretta hanno permesso di utilizzare, fin dai primi antenati dell'uomo attuale, come gli [[Australopiteco|australopitecini]], le mani come mezzo per costruire ed utilizzare strumenti e fare evolvere all'atto pratico molte delle variegate attività umane, liberandole dal compito locomotorio. Si ritiene che la specie ''[[Australopithecus garhi|A. garhi]]'' possa essere stata la prima ad evolvere strumenti in senso stretto. Le mani e la loro anatomia ed evoluzione permettono di ricostruire il percorso evolutivo che ha poi portato all'acquisizione di progressive abilità pratiche, fino alla capacità della [[cultura acheuleana]]. L'elongazione delle dita, che ha riguardato in parallelo anche i [[Pan (zoologia)|panini]], è uno degli elementi chiave riguardo a questo aspetto e viene completato dalla presa di precisione tra il pollice e le falangi distali delle dita reso possibile dai pollici opponibili. Nonostante la mano umana abbia uniche caratteristiche anatomiche, tra cui un pollice più lungo e le dita che possono essere controllate individualmente a un livello superiore, la destrezza della mano umana non può essere spiegata esclusivamente da fattori anatomici ma anche da aspetti neurali. Le proporzioni della mano umana sono sufficientemente plesiomorfiche con i progenitori delle scimmie antropomorfe attuali ma scimpanzé e gorilla, in modo indipendente, hanno acquisito metacarpi allungati come parte del loro adattamento alle loro modalità di locomozione; i pollici e le mani allungate si avvicinano maggiormente alle proporzioni della mano di scimmie del [[Miocene]] rispetto a quelle dei primati attuali: gli esseri umani non si sono evoluti da scimmie clinograde, ma sono probabilmente passate differentemente all'andatura bipede dalla [[brachiazione]], condivisa con gli antenati di scimpanzé e gorilla, che in modo indipendente acquisirono metacarpi allungati come parte del loro adattamento alle loro modalità di locomozione. Molti elementi di mani primitive hanno caratteristiche presenti molto probabilmente nell'[[Ultimo antenato comune tra uomo e scimpanzé|ultimo antenato comune tra esseri umani e scimpanzé]] (CHLCA) e assenti nella moderna specie ''sapiens'', sono ancora presenti nelle mani di ''Australopithecus'', ''Paranthropus'' e ''Homo floresiensis''. Questo suggerisce che i cambiamenti derivati negli esseri umani moderni (e affini, come i ''Neanderthal'') non si sono evoluti fino a 2,5 a 1,5 milioni di anni fa ma dopo la comparsa dei primi strumenti di pietra acheuleani. I pollici di ''[[Ardipithecus ramidus]]'', un candidato CHLCA, sono robusti come negli esseri umani, e quindi sono una caratteristica primitiva, mentre le palme di altri primati esistenti superiori sono allungate al punto che alcune delle funzioni originarie del pollice sono andate perse.
 
Dizionario:
 
Sinonimi: Ditrotera
 
==Anatomia umana==