Cappella Antoniana: differenze tra le versioni

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L'attività della formazione corale è documentata sin dal [[1487]], quando il coro era formato dai soli frati e novizi del convento attiguo, anche se sin dai primi anni vi presero parte anche cantori e strumentisti laici o appartenenti al clero secolare.
Nel [[XVI secolo]], periodo d'oro per la [[polifonia]] classica, era diretta da padre [[Costanzo Porta]], discepolo di [[Willaert]] a [[Venezia]], anche se l'epoca di maggior splendore la cappella la visse durante il periodo [[barocco]], quando tra i suoi componenti figuravano musicisti quali padre [[Francesco Antonio Callegari]], padre [[Francesco Antonio Vallotti]], padre [[Luigi Sabbatini]] e il grande [[Giuseppe Tartini]]. Ne seguì un periodo di sostanziale decadenza che perdurò almeno fino alla seconda metà del [[XIX secolo]], quando si avviò una vera e propria ripresa della gloriosa istituzione per mano dei maestri [[Giovanni Tebaldini]] e soprattutto [[Oreste Ravanello]]. A partire dal [[1969]], col direttorato di padre [[Pio Capponi]] (che si concluse nel [[1984]], con la scomparsa di questi proprio durante la messa dell'[[Epifania]], il giorno 8 gennaio<ref>Si ricorda che la festa dell'Epifania fu trasferita nel 1977 alla domenica successiva il 6 gennaio (festa mobile); è stata ripristinata al 6 gennaio nell'anno 1986.</ref>) e con l'introduzione delle voci femminili, la cappella tornò sui livelli del secolo precedente. Dal [[1984]] al [[2006]] la cappella fu affidata alla direzione di padre [[Giancarlo Betteto]], quindi passò al maestro Valerio Casarin, attuale direttore del coro; dell'organista santo e accompagnata all'organoè dalil maestro Massimo Dal Prà.
 
== Direttori della cappella musicale ==