Bandiera della Sardegna: differenze tra le versioni

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[[File:Creu-Alcoraz-1524-Jeronimo-Martinez-Retablo-San-Jorge.Salvador-Merce-Teruel.jpg|thumb|San Giorgio e Pietro I di Aragona]]
[[File:Cruz de Alcoraz. Armorial of Aragon, 1536.jpg|thumb|left|Bandiera dei quattro mori o ''Croce di Alcoraz'' - Gaspar de Torres - ''Armorial de Aragón'' 1536]]
Nei secoli molti studiosi si sono mossi in un complesso pieno di leggenda e realtà storica, tra [[Spagna]] e Sardegna, ma la sua origine rimane dibattuta. Il primo studioso che affrontò scientificamente la genesi del vessillo sardo fu, nel [[1624]], il biblista, teologo e storico gesuita [[Jaime Pinto]] che attribuì il vessillo a [[Benedetto VIII]] nel [[1020]] (che volle inviare all'Isola uno stendardo con la Croce come invito della Sede Apostolica a scacciare gli arabi - di cui poi i sardi aggiunsero le effigi a ricordo della loro umiliazione e sconfitta)<ref>Marcello Derudas, ''Il Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari. Una finestra aperta su quattrocento anni di storia'', Sassari, Carlo Delfino, 2018, p. 171. ISBN 978-88-9361-071-1</ref>.
 
La tradizione spagnola la considera una creazione di Re [[Pietro I di Aragona]], quale celebrazione della [[Battaglia di Alcoraz|vittoria di Alcoraz]] ([[1096]]). La vittoria sarebbe stata ottenuta grazie all'aiuto di [[San Giorgio]] (il cui stendardo era una croce rossa su sfondo bianco), il quale sarebbe intervenuto lasciando poi sul campo le quattro teste recise dei re saraceni (quattro mori).