Spagna (poema): differenze tra le versioni

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L'autore ci racconta nel primo canto di come Carlo intendesse soggiogare la [[Spagna]] per poi darne la corona al nipote, il conte [[Orlando (paladino)|Orlando]], e di come avesse inviato un messaggero a Marsilio per dichiarare guerra ai Saraceni. Questo viene già dalla ''[[Chanson de Roland]]'', che canta però solo la parte finale dell'[[Poema epico|epopea]]. Successivamente Carlo si reca in Spagna con il suo esercito ed espugna via via le maggiori città, soprattutto Pamplona, retta dal re [[Isolieri]]. Orlando sfida a duello ed uccide il forte [[Ferraù]], che si converte in punto di morte (tema ripreso da altri successivamente). Il paladino in seguito viene creduto morto e passa attraverso una serie di viaggi e di [[avventura|avventure]] che lo conducono in [[Nordafrica]], nei territori [[arabi]].
 
Alla fine, vi è il famoso episodio del tradimento di [[Gano di Maganza]], invidioso della gloria della famiglia di Orlando. Nella grande battaglia di Roncisvalle (non così grande nella realtà), perdono la vita i principali personaggi, salvo poi essere vendicati da Carlo, che riesce infine a conquistare la Spagna e a condannare a morte il fraudolento Gano.
 
L'autore de ''La Spagna'' non è l'unico a cantare questi fatti, già molto noti al tempo. In particolare l'autore ripercorre le vicende del precedente poema ''[[Entrée d'Espagne]]'', trasponendoli in [[lingua italiana]] e in ottava rima.