Bruno Lauzi: differenze tra le versioni

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Rifiuterà anche un ruolo in ''[[Il Casanova di Federico Fellini|Casanova]]'' di [[Federico Fellini]] preferendo il programma televisivo in cui era all'epoca impegnato, e un'esibizione al [[Festa de l'Unità|Festival dell'Unità]], chiedendo invece all'organizzatore della serata di occuparsi prima della liberazione dai [[gulag]] degli artisti [[sovietici]] lì imprigionati.<ref name=mare/><ref>[http://segnavi.blogspot.it/2013/05/la-lezione-di-bruno-lauzi-uomo-libero.html Lorenzo Randolfi ''La lezione di Bruno Lauzi, uomo libero'']</ref>
===L'interesse per la politica===
Negli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]], mentre molti tra i più noti cantautori, come gli amici [[De André]], [[Gino Paoli|Paoli]] e [[Luigi Tenco|Tenco]], "militavano", in vario modo, a [[Sinistra (politica)|sinistra]], Lauzi scelse di intervenire in diversi comizi e prodigarsi per il [[Partito Liberale Italiano|Partito Liberale]], ironizzando anche su [[Mao Tse-tung]], con ''Arrivano i cinesi'' (1969).<ref>[http://www.radioradicale.it/il-liberale-bruno-lauzi ''Il liberale Bruno Lauzi''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140307173512/http://www.radioradicale.it/il-liberale-bruno-lauzi |date=7 marzo 2014 }}, su [[Radio Radicale]]</ref> Nel [[1977]], in un periodo di intensa politicizzazione della musica, scrisse ''Io canterò politico'', una canzone-invettiva contro i cantautori politici di sinistra, definiti ''«i miei finti colleghi che fan rivoluzioni / seduti sopra a pacchi di autentici milioni»'' (salvando tra tutti solo [[Francesco Guccini|Guccini]]<ref>''«lasciando intatto il candido e poetico Guccini»'' (Io canterò politico)</ref>), e che fu presentata al [[Premio Tenco]].<ref name=Lauzi>[http://www.storiaradiotv.it/bruno%20lauzi.htm ''Bruno Lauzi: l'oscurato dalla RAI fu pioniere a Telebiella'', rassegna-stampa]</ref> Negli anni '50 aveva collaborato alla nascita del quindicinale politico liberale ''L'Altolombardo''.
Lauzi era amico anche di [[Enzo Tortora]], che difese e sostenne quando venne licenziato dalla [[RAI]] e quando sarà ingiustamente arrestato nel [[1983]], venendo poi candidato dal [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]].<ref name=Lauzi/> Bruno Lauzi fu iscritto per molti anni al Partito liberale - e attivo militante per lo stesso - fino al [[1988]], in cui lasciò il gruppo in polemica per l'appoggio al governo di [[Giovanni Goria]] (anni dopo presenzierà invece al congresso di fondazione dell'[[Unione di Centro (1993)|Unione di Centro]] [[liberalismo|liberale]], tenutosi a [[Sanremo]] nel [[1993]]<ref name=UDC>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/08/14/Politica/UNIONE-DI-CENTRO-LADESIONE-DI-LAUZI-RIFN54_112100.php Politica: Unione di Centro, l'adesione di Lauzi]</ref> e continuerà comunque a scrivere di politica), inviando al XX congresso un messaggio ironico per il segretario: "Da questo momento smetto di essere un militante liberale. Tornerò nel partito a due condizioni: la mia elezione a segretario del PLI oppure che [[Renato Altissimo|Altissimo]] impari a suonare la chitarra".<ref>[http://lanfrancopalazzolo.blogspot.it/2006/10/addio-bruno-lauzi.html Lanfranco Palazzolo, ''Addio a Bruno Lauzi'']</ref>
Egli dichiarò, sul suo impegno politico nel PLI e nell'UDC:{{Citazione|Sono naturalmente un uomo di centro. Sono nato con il liberismo e già negli anni '50 andavo in calzoncini corti ai comizi del [[Partito Comunista Italiano|partito comunista]], dove c'era il ritratto di [[Stalin]] alto 20 metri, con in tasca "giustizia e libertà" di [[Edgardo Sogno]] [''probabilmente si riferisce alla rivista "Pace e libertà", NDR''] e in copertina la scritta "Stalin assassino". Ed ero solo. Ora possiamo costruire una forza equa che recuperi i valori del centrismo con un piede nella tradizione e uno nel futuro''.<ref name=UDC/>}}Mostrò interesse per [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] di [[Silvio Berlusconi]], ma non lo appoggiò, come ricorda nell'autobiografia, perché lo considerava affetto da "sindrome di [[Peter Pan]] italiano", a base di gadget, spille, battute e musichette («orribili, ma pur sempre meglio di ''[[Bandiera Rossa]]''», dirà).<ref name=mare/> Poco prima di morire, pubblicò invece una dichiarazione di voto per il [[Casa della libertà|centro-destra]] perché favorevole all'uso dell'[[energia nucleare]].<ref>[https://web.archive.org/web/20060618004710/http://www.brunolauzi.com/ Bruno Lauzi, ''Dichiarazione di voto'']</ref>