Teogonia (Esiodo): differenze tra le versioni

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[[Esiodo]] racconta una vera e propria [[Teofania|epifania]]: le dee incontrano il pastore Esiodo «mentre pascolava agnelli sotto il divino Elicone» apostrofandolo tra i «pastori campestri, vili creature obbrobriose, niente altro che ventri», ma le dee consegnano al pastore Esiodo il bastone (o lo scettro) decorato di alloro trasformandolo da «'ventre', ovvero rozzo contadino e pastore in poeta: una divina grazia tanto eccezionale quanto misteriosa»<ref>[[Cesare Casanmagnago]] in [[Esiodo]], ''Tutte le opere''. Milano, Bompiani, 2009, p. 925</ref>.
 
Le Muse, dunque, sono le dee che donano agli uomini la possibilità di parlare secondo il "vero"<ref>{{cita libro|autore=[[Eric R. Dodds]]|titolo=I greci e l'irrazionale|anno=2009|editore=Rizzoli|città=Milano|p=126|citazione=Il dono delle Muse dunque, o meglio uno dei loro doni, è la capacità di parlare secondo verità}}</ref>, e, figlie di Mnemosine (la Memoria), consentono ai cantori di "ricordare" avendo questa stessa funzione uno statuto religioso e un proprio culto<ref>[[Marcel Detienne]]. ''I maestri di verità nella Grecia arcaica''. Milano, Mondadori, 1992, p. 4</ref>. La potenza del canto propria aidei cantori ispirati dalle Muse arriva daa dare l'"oblio dei mali e tregua alle cure"<ref>Esiodo, ''Teogonia'' 55.</ref>; un potere religioso che arriva loro dalla chiaroveggenza dovuta alla memoria<ref>[[Pierre Hadot]]. ''Che cos'è la filosofia antica''. Torino, Einaudi, 1998, p. 22</ref>.
 
== Analisi ==