Critica cinematografica: differenze tra le versioni

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Nonostante una costante confusione di ruoli, competenze e professionalità di tre mezzi d'espressione diversi come le testate cinematografiche, blog personali e blog professionali di cinema, confusione per lo più imputabile alla superficialità con la quale la stampa cartacea solitamente identifica i colleghi della rete (genericamente ritenuti tutti "blog"), la critica in rete ha assunto negli ultimi anni una dimensione più strutturata grazie al posizionamento di alcune testate specializzate come [[MyMovies]], quest'ultimo è da tempo il sito di critica cinematografica più visitato in Italia<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=dV5UXjl1dXo|titolo=RAI TGR Neapolis}}</ref>. Concentrando sulle loro pagine la maggior parte del traffico<ref>Dati Audiweb Agosto 2010</ref>, contando su uno staff di critici ristretto e fisso (a differenza dei siti meno strutturati che sono soliti appoggiarsi ad appassionati genericamente in alcuni casi anche non retribuiti per il proprio lavoro) e mescolando infine critici formatisi online ad altri provenienti dalla carta (come Giancarlo Zappoli e [[Pino Farinotti]]), la testata ha contribuito a mutare il pregiudizio prevalentemente negativo sulla critica online.
 
La maggior parte dei siti e blog italiani di critica cinematografica hanno redazioni giovani, più appassionate, solo in alcuni casi meno preparate rispetto alle corrispettive testate per la rete più strutturate o ai corrispettivi cartacei (sia quotidiani che periodici). Discorso che va tuttavia separato da quello sull'affidabilità nel campo della cronaca cinematografica, {{Citazione necessaria|in cui l'accuratezza, la precisione e la tempestività dell'informazione che si raggiunge in rete superano di gran lunga il corrispettivo cartaceo, non solo più pigro ma anche meno preparato}}.
 
Come scrive Maria Cristina Russo, nell'uniconel suo studio italiano sulla critica cinematografica italiana online<ref>Maria Cristina Russo, "Attacco alla casta - La critica cinematografica al tempo dei social media", Le Mani edizioni, 2013</ref>: "In realtà (e solo apparentemente si tratta di un paradosso) le nuove generazioni cinefile sono molto più vicine, almeno idealmente, ad un certo mondo accademico di quanto si immagini [...] Non è difficile infatti, all'interno del panorama della nuova critica digitale, imbattersi in giovani cinefili che mostrano di avere una certa conoscenza di autori e testi accademici storici, acquisita per lo più da autodidatti. È il caso di [[Gabriele Niola]], Gabriele Farina o gli autori di Stanze di cinema".
 
== La critica teorica ==