Pellegrinaggio: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|pellegrinaggio cristiano}}
[[File:Enniscorthy St. Aidan's Cathedral West Aisle Fourth Window Apostle Jacobus Major 2009 09 28.jpg|thumb|upright=0.5|[[San Giacomo Maggiore]], tipicamente vestito da pellegrino cristiano]]
Nel mondo [[cristianesimo|cristiano]] sono esis
Nel mondo [[cristianesimo|cristiano]] sono esistite due forme di pellegrinaggio<ref>Per tutto il paragrafo [[Franco Cardini]] e Marina Montesano, ''Storia medievale'', Firenze, [[Le Monnier]] Università, 2006. ISBN 8800204740, pag. 248-250.</ref>, in seguito collegate e fuse tra loro:
# Il pellegrinaggio devozionale
# Il pellegrinaggio penitenziale
 
Il primo esiste fin dall'epoca paleocristiana e faceva parte del processo di conversione: per liberarsi dalle ansie e dalle tensioni del mondo si partiva verso [[Gerusalemme]], dove si viveva da "stranieri", da "esuli" (secondo l'etimologia del termine "pellegrino"), magari fino al resto della propria vita. Un famoso esempio di pellegrinaggio devozionale fu quello fatto da [[Flavia Giulia Elena|sant'Elena]], madre di [[Costantino I]], nel [[IV secolo]].
 
Il pellegrinaggio penitenziale, o [[espiazione|espiatorio]], invece ha origini più tarde, legate a tradizioni di origini insulari (anglosassoni e soprattutto irlandesi), dove si diffuse nell'[[alto medioevo]] per venire poi esportato nel [[Europa|continente europeo]] dai missionari nel [[VI secolo|VI]] e [[VII secolo]]. Esso era originariamente una forma di dura condanna verso una colpa molto grave (dall'[[omicidio]] all'[[incesto]]), nella quale incorrevano soprattutto gli [[clero|ecclesiastici]], non essendo essi sottomessi al [[diritto]] dei laici. Il reo era condannato a vagabondare in continuazione, per terre sconosciute e pericolose, vivendo nella [[povertà]] grazie solo alle [[elemosina|elemosine]], impossibilitato a stabilizzarsi altrove, lavorare e rifarsi una vita, in tutto simile alla vita fatta da [[Caino]] dopo l'[[omicidio]] di [[Abele]] (''[[Genesi]]'', 4, 12-14). Essi dovevano portare ben visibili i segni del loro [[peccato]]: giravano infatti nudi, scalzi e con ferri che ne cingevano i polsi e le gambe: non a caso in vari testi [[agiografia|agiografici]] altomedievali ci sono passi in cui le [[catena (meccanica)|catene]] si spezzano improvvisamente quale miracolo (piuttosto frequente) che segnalava la fine decisa da Dio della pena.
 
[[File:Ambrogio lorenzetti storie di san nicola 01 1332 (details).JPG|thumb|left|upright=0.8|[[Ambrogio Lorenzetti]], dettaglio dalle ''[[Storie di san Nicola]]'' (1332) dove si vede il [[diavolo]] travestito da pellegrino col tipico berretto e bastone]]
 
Le prime notizie di pellegrinaggi penitenziali diretti a una specifica meta risalgono all'[[VIII secolo]]. I pellegrini avevano anche alcuni segni non infamanti che li contraddistinguevano: il bastone (detto [[bordone del pellegrino|bordone]]), la [[schiavina]], soprabito lungo e ruvido, la [[bisaccia]] in pelle per il denaro e il cibo detta ''escarsela'' con termine [[provenzale]], la [[pazienza]], ossia un cordone in vita simile a quello dei frati, e i segni del [[santuario]] verso il quale si era diretti o dal quale si tornava, ben in vista sul copricapo o sul [[Sanrocchino]] (un mantello di tela cerata ispirato come forma a quello nell'iconografia di san Rocco). Sulla via del ritorno una palma, le chiavi di [[san Pietro]] o la conchiglia di [[san Giacomo]] rivelavano che il pellegrino era stato rispettivamente a [[Gerusalemme]], [[Roma]] o [[Santiago di Compostela]].<ref>''Atlante delle grandi trasformazioni tecnologiche, economiche e ambientali, vol. 1. L'esperienza della storia''. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, 2012, pag. 19.</ref>
 
Gli imperatori [[carolingi]] scoraggiavano tali pratiche per ragioni di [[ordine pubblico]]; nello stesso periodo i [[Vescovo|vescovi]] iniziarono a inviare questo particolare tipo di criminali direttamente al [[Papa|pontefice]], affinché fosse lui a comminare la penitenza o a concedere un'[[assoluzione (religione)|assoluzione]], anche se ciò causò talvolta conflitti tra alcuni vescovi e il pontefice: infatti i condannati, se pensavano di essere stati trattati con eccessiva durezza dal proprio vescovo preferivano migrare fino a [[Roma]] in cerca di pene meno severe, con un conflitto di competenza che all'epoca non era regolato da alcuna disciplina e che era segno della fatica di alcune [[diocesi]] di accettare la supremazia romana in maniera più che simbolica.
 
Con l'uso di andare a Roma dei pellegrini penitenziali, essi si sovrapposero ai pellegrini devozionali, che ivi visitavano le tombe e le [[reliquia|reliquie]] degli [[apostoli]] [[San Pietro|Pietro]] e [[San Paolo di Tarso|Paolo]]. Durante il medioevo le due forme di pellegrinaggio si sovrapposero fino a confondersi e uniformarsi: ogni pellegrino cercava l'espiazione di qualcosa.
 
Ai pellegrinaggi verso Roma e la [[Terrasanta]] nel corso dell'[[XI secolo]] la potente [[abbazia di Cluny]] si fece promotrice di un'altra destinazione, la città di [[Santiago di Compostela]] in [[Galizia (Spagna)|Galizia]], dove esiste la tomba dell'[[Giacomo Maggiore|apostolo Giacomo]]. Santiago aveva il vantaggio di unire il flusso dei pellegrini al processo di ''[[Reconquista]]'' della Spagna allora musulmana.
Perfino [[Dante]] parlò dei tre diversi pellegrinaggi maggiori nella ''[[Vita Nova]]'': "È però da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'Altissimo: chiamansi palmieri in quanto vanno oltremare, la onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa di Galizia, però che la sepoltura di Sa' Iacopo fue più lontana della sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi romei quanti vanno a Roma" (Dante, ''Vita Nova'', XL).
 
Per quanto riguarda Gerusalemme essa era fin dal [[VII secolo]] in mano dei [[musulmani]], in un'area contesa tra i califfati del [[Cairo]] ([[fatimide]], [[sciita]]) e di [[Baghdad]] ([[abbaside]], [[sunnita]]). I pellegrini cristiani potevano visitare la città e le chiese al prezzo di pagare per i [[salvacondotto|salvacondotti]].
 
Fino all'XI secolo i pellegrinaggi furono un fenomeno esistente ma piuttosto limitato, per l'insicurezza generale e anche per una certa diffidenza da parte della stessa Chiesa: essi andavano oltre il controllo delle diocesi, che era saldamente territoriale, e non era gradito dagli [[ordini monastici]], che seguivano il precetto della ''[[stabilitas loci]]'', che impediva a un monaco di cambiare [[monastero]]. Essi inoltre sostenevano in genere che la propria "Gerusalemme" andasse trovata nel cuore di ogni cristiano, piuttosto che nel viaggio. In seguito la Chiesa riconobbe nel pellegrinaggio un'esperienza fondamentale della vita religiosa e lo disciplinò, corredandolo di un apposito voto e delle relative indulgenze spirituali.
 
I pellegrinaggi furono dopo l'[[1000|anno Mille]] uno dei motori della ritrovata mobilità delle persone e affiancarono il rinascere dei commerci. Le vie dei pellegrinaggi si attrezzarono con ''hospitalia'' (ospizi) per garantire una modesta sistemazione, con vitto e alloggio per tre giorni, rifocillarsi e curarsi, se infermi.
A Roma alcuni erano talmente grandi da ospitare non meno di 600 viaggiatori, tuttavia per poter accedere a tale beneficio era necessario farsi riconoscere.
Di fatto, i pellegrini per essere riconosciuti erano in possesso di una tessera di cuoio, che dava loro diritto all'ospitalità.
Era il sindaco della città di provenienza che in questo modo poteva garantire sull'identità, in assenza di codesto documento si poteva ricorrere ad un attestato rilasciato dall'autorità religiosa da cui proveniva il pellegrino.
Tuttavia non erano inconsueti tentativi di raggiro a mezzo di documenti apocrifi, sovente questi soggetti provenivano dal Regno di Napoli e venivano chiamati "i rinnicoli".
 
== Nel mondo islamico ==
{{vedi anche|pellegrinaggio islamico}}
Nei [[cinque pilastri dell'Islam]] è compreso il ''[[Hajj]]'', il pellegrinaggio rituale, obbligatorio almeno una volta nella vita a [[La Mecca|Mecca]] per chi ne abbia le possibilità fisiche ed economiche.
 
Il ''ḥajj'' va obbligatoriamente compiuto nel [[mese sinodico|mese lunare]] di [[Dhu l-Hijja|Dhū l-Ḥijja]], ultimo mese dell'[[calendario islamico|anno islamico]]. In tutti gli altri mesi il rito è chiamato ''[[ʿumra]]'', pellegrinaggio "minore" non obbligatorio che si differenzia dal ''ḥajj'' per la sua minor durata e per i suoi diversi e più semplici passaggi liturgici. La [[Shari'a|giurisprudenza islamica]] permette a chi ne sia impedito fisicamente, ma ne abbia la possibilità economica, di delegare qualcun altro all'assolvimento dell'obbligo religioso, i cui vantaggi spirituali saranno lucrati da chi abbia provveduto al pagamento del viaggio e al mantenimento sul posto della persona incaricata. È anche possibile lasciare appositi fondi in eredità perché il rito sia compiuto in nome e a vantaggio di un defunto. Chiunque abbia adempiuto all'obbligo del ''ḥajj'' acquista una particolare buona nomea agli occhi dei correligionari. Ha diritto talora a indossare un copricapo particolare che ricordi l'assolvimento dell'obbligo ed è insignito del titolo onorifico di ''Ḥājjī''.
 
Per quanto non contemplati dall'Islam, sono pur tuttavia estremamente popolari i pellegrinaggi devozionali alle tombe di mistici e di persone ritenute di elevata spiritualità. Ciò avviene specialmente in [[Nordafrica]] (dove tali personaggi sono chiamati [[marabutti]] - dall'[[Lingua araba|arabo]] ''murābiṭ'': che vive cioè in un ''[[ribāṭ]]'') e in [[Egitto]], dove si celebra un elevato numero di ''[[mawlid]]'', ovvero giorno natale, ma questo può avvenire in tutto il mondo islamico, [[Vicino Oriente|vicino]], [[Medio Oriente|medio]] ed [[Estremo Oriente|estremo-orientale]].
 
== Nel mondo ebraico ==
L'[[Ebraismo]] antico prevedeva il pellegrinaggio al Tempio di [[Gerusalemme]] in occasione di tre feste: [[Pesach]], [[Shavuot]] e [[Sukkot]]. In seguito alla distruzione del [[Secondo Tempio]] e alla conseguente dispersione del popolo ebraico, nella religione ebraica vennero a mancare gli spazi sacri dove effettuare i pellegrinaggi<ref>[http://www.morasha.it/zehut/rds28_pellegrinaggio.html Identità ebraica-Il pellegrinaggio]</ref>. Dopo la costituzione dello stato di [[Israele]] avvenuta nel [[1948]], c'è stata una ripresa dei pellegrinaggi religiosi. Oggi la meta principale dei pellegrinaggi ebraici è costituita dal [[Muro Occidentale]] (meglio conosciuto come ''Muro del Pianto'') nella [[Città Vecchia di Gerusalemme]]. Altre mete di pellegrinaggio per gli ebrei sono la [[Tomba dei Patriarchi]], la [[Tomba di Rachele]], la [[Tomba di Giuseppe]], la [[Tomba di Maimonide]] e le tombe di alcuni grandi [[rabbino|rabbini]] definiti [[zaddiq|zaddik]] (cioè giusti), come [[Shimon bar Yohai]] e [[Jonathan ben Uzziel]]<ref>David M. Gitlitz-Linda K. Davidson, ''Pilgrimage and the Jews'', Praeger Publishers, 2006</ref>.
 
== Nel mondo buddhista ==
{{vedi anche|pellegrinaggio buddhista}}
Tra le devozioni del [[Buddhismo]] è presente il pellegrinaggio nei luoghi più importanti della vita di [[Gautama Buddha]], e precisamente: [[Lumbinī]], luogo di nascita; [[Bodh Gaya|Bodhgayā]], il luogo del Risveglio spirituale; [[Sārnāth]], (anticamente: Isipathana), dove predicò il primo sermone; [[Kuśīnagar]], luogo dove morì.
 
== Nel bahaismo ==
{{vedi anche|pellegrinaggio bahai}}
Il [[Bahaismo]] prevede tra le sue prescrizioni il pellegrinaggio ai luoghi sacri della fede bahai.
 
== Uso metaforico del termine ==
Ogni viaggio, reale o metaforico, che implichi nessi con la memoria o la ricerca spirituale, può essere definito metaforicamente «''pellegrinaggio''».
 
Alcuni esempi e spunti:
* «[[Saṃsāra]]», il termine di origine [[sanscrito|sanscrita]] che indica il ciclo morte / rinascita nelle [[filosofie orientali]], significa appunto - percorso, o pellegrinaggio;
* le ''Années de pèlerinage'' di [[Franz Liszt|Liszt]];
* i "''pellegrinaggi ai luoghi''..." dell'infanzia, della giovinezza ecc. ecc., ricorrenti nella letteratura e nelle memorie private, e i più generici «''pellegrinaggi della memoria''»;
 
== Principali luoghi di pellegrinaggio ==
Nel mondo [[Chiesa cattolica|cattolico]] i pellegrinaggi per antonomasia sono quello a [[Gerusalemme]], in [[Terra Santa]], a [[Roma]] e a [[Santiago di Compostela]]; il termine pellegrino è usato a proposito solo per quest'ultima meta: il pellegrino diretto a [[Roma]] veniva chiamato in [[lingua spagnola|spagnolo]] ''romería'', e anche nell'italiano antico il termine ''romeo'' indicava il pellegrino.
 
Nel mondo [[Islam|musulmano]] il pellegrinaggio per antonomasia è quello verso [[la Mecca]], e tradizioni di pellegrinaggi esistono in molte altre culture e religioni: in [[India]] per esempio esistono un gran numero di luoghi sacri, che attirano fedeli dell'[[Induismo]], [[Sikhismo]], [[Buddhismo]] e di altre religioni e sette. In [[Giappone]] esiste un tipo di pellegrinaggio detto ''junrei'' che consiste nel visitare un numero fisso e definito di templi in un ordine dato. L'esempio più popolare di questo tipo di pellegrinaggio è il pellegrinaggio ''henro'' sull'isola di [[Shikoku]].
* In Italia: [[Roma]], [[Assisi]], [[Loreto]], [[San Giovanni Rotondo]], [[Santuario di San Gabriele dell'Addolorata|San Gabriele dell'Addolorata]], [[Santuario di Oropa|Oropa]]
* In Europa: [[Lourdes]], [[Fátima (Portogallo)|Fatima]], [[Medjugorie]], [[Cammino di Santiago di Compostela|Santiago de Compostela]]
* In Africa: [http://www.kibeho-sanctuary.com/ Kibeho] in Rwanda
* altrove: [[La Mecca]], [[Gerusalemme]] e [[Palestina]], [[Lalibela]]
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita web|http://www.gabrielesorrentino.it/saggistica/I%20pellegrinaggi%20nel%20Medioevo.pdf|I pellegrinaggi nel Medioevo}}
* Kerschbaum & Gattinger, ''Via Francigena – A piedi fino a Roma,'' Documentazione DVD, ISBN 3200005009, casa EUROVIA, Viena 2005
* Piero e Alberto Angela ''La grande storia dell'uomo'' Documentazione DVD
* Andrea Conti, ''Il cammino delle stelle. Sui passi dei pellegrini medievali a Santiago di Compostella'', Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo 2013, ISBN 9-788821-578199.
*Gianni Amerio, ''[http://www.incamminopersantiago.it In cammino per Santiago. Storie, pensieri, incontri.]'' Edizioni L'Età dell'Acquario, 2015.
*Marco Dispenza, [https://www.amazon.it/cammino-nelle-scarpe-mio-padre/dp/8899240159/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1468012215&sr=8-1&keywords=Marco+Dispenza In cammino nelle scarpe di mio padre], Roma, Edizioni dei cammini, 2016.
*{{Cita libro|autore=Riccardo Latini|titolo=Requiem del pellegrino|collana=Viator|anno=2017|editore=Itinera Progetti|città=Bassano del Grappa|p=|ISBN=978-88-88542-83-6}}
 
== Voci correlate ==
* [[Via Francigena]]
* [[Via degli Abati]]
* [[Vie romee]]
* [[Crociata]]
* [[pellegrinaggi cristiani]]: [[Cammino di Santiago di Compostela]], [[Sacro Monte]], [[Pellegrinaggio Macerata - Loreto]], [[Žemaičių Kalvarija]], [[Pellegrinaggio Militare Internazionale]]
* pellegrinaggi islamici: [[Hajj]] e [[ʿumra]]
* pellegrinaggi ebraici: [[Sukkot]]
* pellegrinaggi buddisti: [[Shikoku]]
* [[pellegrinaggi africani]]
* [[Confraternita di San Jacopo di Compostella]]
*[[Turismo religioso]]
 
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== Collegamenti esterni ==
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