Lolicon: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo il template:Avvisounicode come da discussione
m →‎Risposte alle critiche: eliminata una sezione vuota e ridondante (includibile benissimo nel paragrafo appena sopra)
Riga 71:
 
Alcuni paesi considerano le forme sessualmente esplicite di ''Lolicon'' come [[pedopornografia]]. Esse sono state vietate in diversi stati del mondo: in [[Australia]], [[Canada]], [[Nuova Zelanda]], [[Norvegia]], [[Sudafrica]] e [[Svezia]] ne è stato reso illegale il traffico, la distribuzione, la fruizione e il possesso. Le leggi [[Paesi Bassi|olandesi]] che riguardano la pornografia, modificate nel [[2002]], definiscono pedopornografia "immagini realistiche di minori in comportamenti sessualmente espliciti"<ref>{{cita web|url=http://www.iwar.org.uk/law/resources/eu/cybercrime.htm|titolo=First Draft of International Convention}}</ref>, escludendo il ''Lolicon'' poiché non è considerato realistico. In [[Italia]] il Lolicon non è considerato illegale poiché le leggi sulla [[pedopornografia]] non possono perseguire dei disegni che, in quanto tali, non coinvolgono persone reali.<ref>In un'intervista, il vicequestore aggiunto Elvira D'Amato del Centro Nazionale per il contrasto alla pedofilia in rete ha dichiarato: «In Italia il cartone animato, così come il fumetto o la riproduzione 3D, non sono contemplati dagli articoli del Codice Penale, che si occupano in questo caso di perseguire i delitti contro la persona, proprio perché i soggetti raffigurati non sono persone reali. Viceversa [...] un fotomontaggio che raffigurasse un minore, nonostante non ritragga una situazione verificatasi nella realtà, sarebbe incriminabile. [...] La legge non può punire l'intenzione di reato. Per quanto il contenuto di un fumetto sia di carattere palesemente pedopornografico, non è perseguibile penalmente al pari di un fumetto che raffiguri scene di omicidio o qualsiasi altra forma di violenza.». {{cita web|url=http://www.linkiesta.it/gli-hacker-all-attacco-dei-pedofili-su-internet|titolo=Gli hacker all’attacco dei pedofili su Internet|accesso=15 febbraio 2012|editore=Linkiesta.it|data=29 agosto 2011|urlmorto=sì}}</ref>. Tuttavia la [[Corte di cassazione (Italia)|Corte di Cassazione]], con una recente sentenza, ha creato una sorta di ''grey area''.<ref>[http://www.canestrinilex.com/risorse/detenere-fumetti-pedoporno-e-reato-cass/ Sentenza Cass.22265/17 del 9 maggio 2017]</ref> Tra i paesi in cui la legalità di questo genere di pubblicazione è oggetto di discussione vi sono il [[Regno Unito]], gli [[Stati Uniti d'America]] e lo stesso [[Giappone]].
 
===Risposte alle critiche===
{{...}}
 
== Note ==