Roald Dahl: differenze tra le versioni

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== Tematiche e contenuti ==
Per ciò che riguarda la produzione di libri per ragazzi, Dahl è spesso confrontato con [[Enid Blyton]], altra autrice prolifica del periodo. Tuttavia questa associazione per certi versi penalizza l'autore poiché si tratta di personalità e stili molto diversi. La [[Enid Blyton|Blyton]] è prolifica, Dahl scrisse una ventina di libri in tutto; il linguaggio della scrittrice inglese è semplice, quello di Dahl è creativo e originale. Creatività e originalità si ritrovano anche nei personaggi e nelle trame, mentre [[Enid Blyton|Blyton]] ripresenta più volte le stesse formule e stereotipi. Inoltre Dahl è stato definito ribelle e irriverente nonché irrispettoso nei riguardi delle figure adulte di cui scrive, mentre [[Enid Blyton]] si conformava alla morale del periodo. Anche la loro visione del [[fantasy]] è diversa: nei romanzi di Dahl la magia si manifesta all'interno del mondo urbano della piccola borghesia o della classe operaia, mentre [[Enid Blyton]] crea da zero mondi fantastici.
Dahl presenta anche situazioni dagli echi dickensiani: nelle sue storie il bambino protagonista è spesso oppresso da povertà, figure adulte, o da entrambi. Tuttavia l'autore viene in aiuto ai piccoli protagonisti utilizzando mezzi fantastici, come la pesca gigante che schiaccia le zie del protagonista in "[[James e la pesca gigante]]". Quando non sono malvagi o oppressivi gli adulti di Dahl sono generalmente incapaci di provvedere ai bambini, come i poverissimi genitori di Charlie in "[[La fabbrica di cioccolato (romanzo)|La fabbrica di cioccolato]]", che non lo aiutano come invece l'imprevedibile e surreale Willy Wonka.
Come nella tradizione ottocentesca, Dahl punisce i suoi personaggi, che siano genitori malvagi e incapaci di educare, o il frutto di questa incapacità, bambini viziati con il ruolo di antagonisti.